Ho trovato vecchio materiale di Cuore. Ho una mezza intenzione di metterlo a disposizione di chi lo vuole ed è disposto a fare una piccola offerta per il mio amico prete che se ne è andato in Brasile, Don Giuliano Zatterin. Però devo lavorarci un po’ per metterlo in ordine e descrivervelo. Per esempio chi è disposto a cacciare un po’ di lira a fin di bene per avere a casa il mitico numero di Cuore col titolo SCATTA L’ORA LEGALE PANICO FRA I SOCIALISTI?. Ma forse fin d’ora si potrebbe distribuire un po’ di materiale propagandistico pro Prodi. Ricordate? Se non Prodi non godi. Oppure All you need i Prodi. Il potere nasce sulla canna della bici. Con il compagno Prodi fino alla dittatura del proletariato. Sono degli adesivi. Che ne dite? Ogni serie un’euro da versare sul c/c di don Giuliano? Fatemi sapere. Ovviamente a lotti di almeno venti altrimenti le spese postali incidono troppo. Ma volete mettere che figurone ci fate per le primarie? (csf)
da Vittorio Grondona ? Bologna
Chiarissimo discorso gentile signora Silvia Palombi. L’ho capito al volo senza bisogno di rileggerlo. Facile ed orecchiabile come le canzoni di Lucio Battisti. Però non riesco a condividerlo. Le garantisco che i maschi, quelli veri, al pari delle femmine sanno cosa significhi lo stupro. I farabutti che lo praticano non sono maschi, non sono uomini, non sono nemmeno bestie? Sono farabutti e basta. Maschi e femmine non sono uguali, guai se lo fossero, le caratteristiche degli uni e delle altre sono ben diverse… L’emancipazione della donna si potrà finalmente realizzare solo quando entrambi i sessi capiranno che devono assolutamente integrare le rispettive intelligenze e condividere le esperienze. Farsi visitare da una ginecologa che non ha mai avuto il dolore che si accusa equivale a farsi visitare da un ginecologo. Infine un tribunale di donne per le donne mi fa solo ridere e dondolare la testa in segno di disapprovazione. Dopo questa azzardata conclusione non mi sarei meravigliato se dallo schermo fosse uscita la sua mano a mollarmi una sonora sberla.
da Paola Ragone, Altamura
Stazione di Caserta, sotto un sole da savana aspettavo un treno che facesse al caso mio. Per ingannare l’attesa mi sono messa a leggere il quadro dei treni in partenza, anche quelli che non mi riguardavano. E’ stato in quel momento che ho percepito un boato e un lampo di luce abbagliante: un corto circuito neuronale ha colpito le mie aree cerebrali di Broca, di Wernicke, di Geschwinde eccetera, quando ho letto che sui treni EuroStar è obbligatoria la ?riservazione?. Tornata a casa, ho frugato un po’ nel web e ho scoperto che la parola ?riservazione? è un elvetismo (si usa infatti in Ticino), inserito nello Zingarelli a partire dal 2002. Va bene, rispetto lo Zingarelli, ammetto che la lingua si evolve (l’evoluzione se ne infischia dell’estetica, è solo un adeguamento alle condizioni ambientali attuali). Per quanto mi riguarda, comunque, ho deciso: non salirò mai su un EuroStar.
da Alessandro Ceratti
No caro Grondona, nessuno ha il DIRITTO di dire stronzate, neppure al bar. Tantomeno sul più importante quotidiano nazionale. Il problema sta nel riconoscerle in maniera indubitabile e nei provvedimenti possibili da prendere per impedirle. Non vorrei che capitasse, mentre si sta giustamente dando la caccia alle stronzate, di sparare cinque colpi in testa ad una innocentissima idea poco convenzionale e anticonformista. Così come nel campo della sicurezza antiterroristica siamo tutti disposti ad esercitare una certa severità, sempre attenti ovviamente che non degeneri rapidamente in abuso (e i casi d’attualità ci insegnano quanto questa degenerazione sia facile), così nel campo delle idee dovremmo avere il coraggio di stigmatizzare in maniera perentoria (i 5 colpi in testa) le stronzate insopportabili e lasciar vivere tranquillamente la libertà di pensiero. Può essere difficile, ma non è impossibile. In fin dei conti questo blog, grazie alla sapiente guida di Claudio, nel suo piccolo ci sta riuscendo
da Vittorio Grondona – Bologna
La signora Oriana Fallaci ha il diritto di dire e scrivere quello che vuole. Approfittando di questo momento di terrorismo inquietante, il direttore del Corriere della Sera ha altresì il diritto di pubblicizzare per intero i suoi scritti grondanti di rancori antipatici verso una parte del genere umano. Si sa, quando la pubblicità è tempestiva procura quattrini a palate… E’ il lettore che dovrebbe avere il buon senso di non leggerli. Sarebbe una buona occasione per ascoltarsi in alternativa Bach, Beethoven o, perché no, Eminem.
Questa l’ho sentita oggi: chi vince alle primarie decide. Pare che la frase sia stata pronunciata da Prodi. Sta andando quindi tutto alla rovescia di quello che si annunciava all’inizio. In pratica con le primarie si vorrebbe legittimare un Berlusconi di sinistra? Se così fosse sarei molto preoccupato… A questo punto urgono chiarimenti inequivocabili sulle mansioni che verranno attribuite al leader eletto.
da Giorgio Goldoni
In un recente post del Sig. Mauro Manco sparare è usato come verbo transitivo: “sparare i sospetti”. L’uso corretto richiede invece una preposizione articolata: “sparare AI sospetti”.Una piccola nota per l’avv. to Arena. Che significa: “non c’è pace senza giustizia al Lido di Venezia”? Pace e giustizia servono ovunque, non solo al Lido (forse manca una virgola?).
da Silvia Palombi
Ecco, gli amici se ne vanno, Schiavone mi molla qua tra le grinfie delle avvocate che trovano una cattiva idea l’istituzione di tribunali di donneper la tutela delle donne. Ne potremo discutere all’infinito e forse lofaremo ma il nostro pugnace avvocato pensa che davvero un maschio possa capire cosa significa avere due farabutti che cercano di aprirti le gambe mentre un terzo cerca di cacciarti dentro a forza il suo indesideratopisello? Io per esempio ho scelto una ginecologa, perche’ stia certo, avvocato, che quando dico che mi fanno male le ovaie, lei sa esattamente quello che sento, se permette un maschio puo’ solo immaginarselo, professionalita’ a parte ovviamente. Io imperversero’ ancora qualche giorno e poi ci si risente a settembre.
da Alberto Arienti
Inizio intanto condannando ferocemente il terrorismo. E’ una banalità ma se non la si dice Guiotto s’incazza. Quanto all’uccisione del giovane brasiliano, vorrei fare mie le parole di Ostellino (non di Travaglio, notare) il quale ha sottolinato la necessita di ESPLICITARE PRIMA le nuove regole del gioco. In soldoni avrebbero duvuto dire in tv: “Signori da domani chi non si ferma ad un altolà si becca una sventagliata in testa!”. Invece vai coi peana sulla “normalità”. Caro Guiotto, se due tizi in borghese ti rincorrono urlando cose che magari non comprendi neanche bene, in questo clima generale che fai? Ah, come diceva il poeta “se me lo dicevi prima!”.
Eh no! Goldoni che mette la “S” del plurale alla parola “Imam” è veramente troppo! E inoltre credo che il Corano preveda in questo caso, per una simile offesa, la lapidazione del computer!P.S. Per Schiavone. Evidentemente un ingorgo postale ha impedito che CSF pubblicasse rapidamente la mia lettera sulle Maestrine. E così è stata pubblicata quando ormai si dimostrava obsoleta a causa della sua Crocefissione 2. Dopo quella ovviamente non l’avrei scritta.