da Giorgio Trono
E’ normale che la carriera di un magistrato sia dovuta in larga parte all’anzianità di servizio e all’ appartenenza alle correnti varie? E’ normale che il Csm sia organo controllore di coloro che lo hanno eletto? E’ normale che solamente passando un sia pur massacrante esame di teoria si possa decidere della vita delle persone senza che nulla si sappia sulle attitudini psicologiche del singolo giudice? E’ normale che un magistrato possa abbandonare la toga per darsi alla politica e riprendere la carriera di togato come se nulla fosse? Il guaio di questa riforma della giustizia è che individua i vari punti critici ma propone soluzioni non proprio soddisfacenti.
da Michele Lo Chirco, Cinisi
Caro CSF, la prima volta che a scuola, leggendolo su di un libro, seppi che c’era gente che buttava il pane rimasi inorridito: nella mia famiglia era prassi consolidata congelare il pane avanzato o farlo diventare duro per farne il pan grattato. Abitudine che mantengo ancor oggi, salvo qualche pezzo di pane duro che lascio volentieri sgranocchiare ai miei cani. Mi pare però che il pane di oggi diventi quasi subito una roba molle e poco invitante al palato, se confrontato con quello che si mangiava un tempo. Ma Voi, un chilogrammo di pane bianco quanto lo pagate? Qui da noi viene 2,30 euri.
da Alessandro Ceratti
In questi giorni si fa un gran parlare della concorrenza cinese, che sarebbe sleale a causa della differenza incolmabile del costo del lavoro. Pongo allora una questione: esaminiamo il caso dei sandali infradito. Il costo vivo del materiale di cui sono fatti è modestissimo. Anche se prendessimo la suola della miglior qualità e il laccetto più colorato e sofisticato che si possa immaginare, difficilmente esso potrebbe essere superiore a 4-5 euro (diciamo 10 per esagerare). Quanto tempo si può impiegare per fabbricare un paio di sandali, con qualche semplice macchinario? 5 minuti? 10 minuti? 20, per esagerare. Un’operaio italiano che prendesse 2000 euro al mese (e vedete quanto stoesagerando) graverebbe sul costo del sandalo per circa un euro (un po’meno). Il costo del lavoro di un cinese sarebbe irrisorio. Se gli operai italiani fossero pagati quanto i cinesi i nostri sandali costerebbero un euro in meno e il loro prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 10-15 euro(ma esagerando di brutto). Perché quando guardo le vetrine dei negozi di calzature vedo spesso sandali a 50 e più euro. Perché paghiamo troppo i nostri operai?
da Virgilio Mancini
Anche nella serissima e preoccupante vicenda della ‘polizia parallela’ c’è un elemento comico. Parlo dell’atteggiamento di uno dei capi dell’organizzazione, Gaetano Saya, il quale mi ricorda molto le macchiette dei film di Verdone, quelli che si vantano di conoscere questo e quello. Infatti, nel sito del suo partito, ?Destra Nazionale? ( che in passato visionai; un mio amico me lo segnalò per i contenuti particolarmente deliranti ), sono presenti in bella mostra una dedica di Licio Gelli, l’invito a un ricevimento dell’ambasciata israeliana, un biglietto di auguri del direttore del Sismi e le foto del Saya con la divisa della PS o con i ‘paramenti Massonici di Maestro Venerabile’. A proposito, i punti di riferimento di Saya, razzista dichiarato e mussoliniano convinto, sono: gliStati Uniti d’America versione imperiale, la destra israeliana e Oriana Fallaci.
da Luigi Semenzato
Le più alte cariche dello stato Italiano vanno in Spagna a criticare una legge di quel paese……. ma non dovrebbero essere al disopra delle parti e cercare di volare alto? Più che onorevoli dello stato Italiano mi sembrano cardinali del tipo Ruini. Vorrei vedere se venisse in Italia il presidente della camera Spagnola a criticare le leggi fatte dal centrodestra favorevoli a Berlusconi.
da Paola Ragone, Altamura (di passaggio)
Esportata la democrazia sulla cometa Tempel.
da Alberto Arienti
Normalmente di musica parlo su altri blog, ma la Palombi mi provoca… I Pink Floyd d’immenso a me pare che abbiano solo la stazza di Gilmour. Ci sono stati tanti interventi di artisti bravi ed importanti oscurati dai soliti big ormai strabolliti (a parte Who e Stevie Wonder). Per quanto riguarda gli italiani, tanti potevano restare a casa , però a Parigi hanno cantato Bocelli e Zucchero e forse qualcosa vuol dire…
da Marcello Ugliano, Potenza
Gentile Signora Palombi,a dire il vero la Mannoia e Battiato a Roma c’erano, e Fiorella ha offerto il più alto e intenso momento di spettacolo dall’Italia, al pari di Ligabue e De Gregori (nessuna sorpresa, in questo…). Anch’io ho sentito la mancanza di Fossati, soprattutto, o di Modena City RAmblers, Gang o Bandabardò; disponendo dell’abbonamento a Sky ho potuto felicemente dribblare le esibizioni di Zero, Baglioni Pausini e tanti altri, potendo al contrario godermi Annie Lennox, U2 e Rem (mica pizza e fichi!).
da Roberto Pellicciari, Reggio Emilia
Dato che si continua a parlare di pane, non posso trattenermi dal raccontare un aneddoto. Anni “50, sono alle elementari e vengo invitato a pranzo dal mio compagno di banco. Famiglia di onesti mezzadri, comunisti rigorosamente ortodossi. Mentre si apparecchia io leggo il “Corriere dei Piccoli”, il mio amico è invece abbonato a “Il Pioniere”, che già magnifica le imprese dello Sputnik. Menù a base di minestra, più pane e salame e via andare. A un certo punto, annoiato, mi metto a giocherellare infilando ripetutamete i denti della forchetta in una pagnotta. Ma la “rèzdora” di casa insorge: “Non sai – mi dice senza ironia – che se furi il pane (dal dialetto “furér”, forare) furi gli occhi a Dio?”. Gli altri commensali, tutti targati Mosca, non hanno nulla da ridire e nessuno abbozza un commento o un sorriso. Da allora conservo il rispetto assoluto per il pane e la convinzione delle radici cristiane, se non dell’Europa, almeno della rossa gente padana di queste parti.
da Feliciano Bechelli
Cosa succederebbe se il presidente dei deputati spagnoli venisse in Italia e dicesse che la legge 40 è roba da medioevo? Probabilmente molti italiani, forse anche qualcuno che al referendum ha votato sì, si offenderebbe: “Cazzo vuole ‘sto qui?”Bon… Io ho una una chiave di lettura per la svolta clericale di Marcello Pera: la smisurata ambizione. E’ quella che gli fa perdere il senso della realtà, il ruolo super partes che ricopre, la correttezza diplomatica quando si trova all’estero. Forse pensa di poter essere candidato, nel 2006, a Capo dello Stato, senza rendersi conto che da Ciampi a lui c’è un abisso e ci vuole gente seria, mica pseudofilosofi voltagabbana. E allora “fa” l’ateo devoto, confidando nell’appoggio della Chiesa, che quando c’è dafare lobby non è seconda a nessuno. Con un occhio al suo collegio elettorale (il più clericale della Toscana), dove nel 1996 fu sconfitto (andò in Parlamento grazie ai ripescaggi), nel 2001 passò soltanto per un pugno di voti regalati da Rifondazione e nel 2006 potrebbe rischiare a causa del suo appoggio a un’autostrada inutile (Lucca – Modena) che i suoi concittadini non vogliono.