da Massimo Puleo
Per ripicca una mia agiata amica comunista (perché la maggioranza dei comunisti in Italia è agiata?) m’ha regalato un abbonamento al Manifesto. A me… Doppia sorpresa quando m’è arrivata la prima copia: che roba è? perché è di una settimana fa? Svelato il primo arcano, mi sto adesso perdendo nel secondo: perché questo glorioso quotidiano arriva agli abbonati con ritardi inaccettabili? Francamente mi sembra di vivere in una bizzarra macchina del tempo, anche se non penso che m’arriverà mai qualche copia dal futuro… C’entrano sicuramente le Poste Italiane che – scusate se mi lamento – in Sicilia fanno ancora più schifo, ma a che livello? Sarà mica il postino forzitaliota? Siccome “io ho un debole per le cause perse, ma quando sono proprio perse”(Rhett Buttler), chiedo informazioni ai bloggisti sulle loro esperienze in materia per agire a ragion veduta.
Così impari a leggere il Manifesto. La Padania arriva puntualissima. (csf)
da Silvia Palombi
L’avvocata e’ tornata finalmente in se’…
Bushiana come sempre (csf)
dall’avv. Lina Arena
Prima di ogni esternazione o commento desidero far pervenire , tramite il suo blog, gli auguri agli americani per la festa dell’indipendenza.Non esiste altra nazione al mondo , al di fuori degli USA, che possa sventolare la bandiera della libertà.
Se parallelo è il governoALESSANDRO ROBECCHI PER IL MANIFESTO
Ok, tutti più divertiti che scandalizzati dalla polizia parallela, una delle più gustose patacche degli ultimi tempi, con tanto di tatuaggi massonici sotto le ascelle (!), P2, dediche del Gran Maestro, grande attività di intelligence (?) volta a scoprire «moschee sotterranee» e inni a George Bush. Un impasto memorabile, tanto memorabile che c’è da scommetterci: passerà qualche giorno e nessuno se ne ricorderà più, archiviato come una delle tante stramberie italiane dove basta farsi la carta intestata coi trasferelli per difendere l’Occidente minacciato (e chiedere soldi). Per contorno – e perché non si sa mai – qualche arma in cantina, retaggio culturale dei boia chi molla. Servirebbe qualche cautela: ogni volta che ci si è trovati di fronte a simili associazioni benefico-manesche è scattato immediato il tam-tam della ridicolizzazione. La P2? Una sciocchezza, una pantomima risibile, tanto che il tesserato numero 1816 (dott. S. Berlusconi) ricevette la tessera con scritto «muratore» e ne rise coi suoi sodali: muratore a me? E se non ci fosse stato il Cossiga a rivendicare, e se i «combattenti contro il comunismo» non avessero chiesto la pensione da gladiatori, anche l’armata parallela di Capo Marrangiu sarebbe virata in operetta. Troncare, sopire, far finta di niente, riderne un po’ finché si calmano le acque e poi passare ad altro. Illuminante il titolo del Tg5 dell’altra sera che alla polizia parallela del fascista Saya affiancava per metafora le truffe di Totò. SEGUE SU DOCUMENTI
da Giorgio Guiotto
Vacanze, di giugno, terminate. Live 8: l’ho visto e non mi è piaciuto. A Roma poi… l’unico artista che ha coinvolto e trascinato il pubblico è stato R. Williams a Londra; anche Keane a dir il vero, tutto il resto una delusione a cominciare da Verdone alla batteria per finire ai B.E.P. a Philadelphia. Ho visto tutto su SKY senza commenti idioti. I come back!
di Silvia Palombi da Milano
Dai Arienti i Pink Floyd sono stati immensi anche emotivamente, santoiddio invecchiamo tutti no? e una leggera pinguedine preserva da un sacco di rogne, come ci insegna csf (per il quiz del Corsera naturalmente) e Ugliano che vuoi che ti dica, faccio ammenda, ho beccato solo quelli che ho menzionato e ho fatto di quei tre fili d’erba un fascio; non lo faccio mai e m’e’ andata male. Poi vorrei dire una cosa sul bombardamento della cometa: penso che gli USA ne abbiano fin sopra la punta dei capelli di bombardare e infastidire la terra perche’ Viet-Nam o Iraq, Afghanistan, Nicaragua o Chile, se non e’ zuppa e’ pan bagnato, come dar loro torto? Adesso finalmente vanno a rompere le palle al cielo per assaggiare le comete. La gioia esplosa alla Nasa mi ha ghiacciato, speriamo solo che le comete, come quelle belle piante tropicali urticanti, siano molto velenose.
da Pier Franco Schiavone, Milano
L’esito dei due congressi di partito di AN e dell’UDC mi ha lasciato un senso misto di stupore e delusione. È come quando vedi i mendicanti che salgono in metropolitana con i piedi innaturalmente storti e poi li vedi in gruppo, belli atletici, mentre contano il malloppo. Follini e i colonnelli di Fini hanno fatto dichiarazioni che lasciavano presagire chissá quali sfracelli e poi tutto è finito a tarallucci e vino e ti è restata la sensazione che te l’abbiano fatta e che per l’ennesima volta abbiano catalizzato l’attenzione degli italiani sul nulla. La differenza coi mendicanti è che di questi scopri le furbizie accidentalmente mentre per Follini, Alemanno, Storace e Fiori, è necessario accendere la televisione o comprare il giornale.
di Paolo Beretta
Premesso che sono d’accordissimo con la legge sulle unioni gay approvata in Spagna, mi ritrovo dalla parte dei piú critici sulla questione delle adozioni. Non tanto per dubbi sulla effettiva capacitá di amare i figli da parte delle coppie gay o single, quanto per il fatto che una famiglia con questa composizione possa causare problemi nello sviluppo psicologico del bambino. Insomma, personalmente ritengo che un bambino abbia bisogno di una figura paterna e materna anche come connotazione sessuale.
Molte di queste lettere finiscono con la frase “personalmente ritengo che un bambino abbia bisogno di una figura paterna e materna”. Ma oltre che “personalmente” qualcuno riesce a citare giudizi un po’ meno soggettivi?(csf)
da Vittorio Grondona – Bologna
Quattro anni di malgoverno alla cieca dipendenza del grande padrone, hanno risvegliato nell’opinione degli elettori di AN e dell’UDC latenti sintomi di disagio evidenziando nel contempo un possibile pentimento per la scelta fatta nel 2001. In prospettiva delle imminenti elezioni politiche era pertanto necessario fare qualcosa che confondesse le idee al fine di riottenere la completa fiducia della base. Si doveva assolutamente mettere una pietra sopra al passato dando la colpa della disfatta politica a qualche fantasma. Ed ecco che nasce la finta litigata pubblica. Fini e Follini si sono sfogati fingendo di litigare coi loro dirigenti e di conseguenza hanno fatto sfogare i loro elettori, i quali mentalmente esausti, ma probabilmente soddisfatti delle chiacchiere e dei toni imperiosi dei loro idoli, alla fine li hanno forse perdonati. Ora tutti insieme ritorneranno con la solita faccia tosta ai loro posti e faranno le stesse cose di prima. L’Italia da parte sua continuerà ad andare in malora nonostante la benedizione di Casini e di tutto il clero.
da Gianluca Freda
Lo Chirco dice bene: certe persone è megliosaperle in carcere che in giro a predicare nuovi integralismi. E basta leggere, per rendersene conto, il suo intervento intriso d’integralismo razzista, dove si dà per scontato che Abu Omar fosse a Milano per delinquere, senza che nessuno ci abbia mai detto di quali reati esattamente fosse sospettato; e senza neppure far cenno al fatto che quest’uomo è stato rapito, torturato, fatto sparire nel nulla, con metodi che vanno contro ogni principio di umanità. Ricordo perfettamente quando la predicazione di quest’integralismo è iniziata: è stato a metà degli anni ’80, quando la Lega iniziò a fare i suoi proclami e le sue sfilate razziste senza che né l’opinione pubblica, né la magistratura avessero nulla da dire. Auspico, per il futuro, la tolleranza zero verso chi professa opinioni simili. Anche la libertà d’espressione deve avere limiti penali, quando in gioco c’è l’incolumità fisica di intere categorie di cittadini, che è poi quella dell’Italia intera.