da Vittorio Grondona – Bologna
Il guaio nostro è che siamo abituati a parlare per sentito dire anziché per effettive esperienze fatte. Proviamo a pensare per esempio ad un bambino sfortunato ficcato dai parenti in un orfanotrofio tanto per scavarselo di dosso. Chissà se quel bambino fra una sberla e l’altra chiamerà mamma quella femmina isterica ed insoddisfatta messa lì a badarlo a pagamento. O se chiamerà papà quel prete timoroso di Dio che per spirito di penitenza lo costringe in ginocchio in mezzo al refettorio a mangiare quel cibo rimasto dal pranzo precedente, rifiutato tanto era schifoso. Ad un certo punto non ce la fa più, chiude gli occhi e manda giù senza masticare. Sicuramente quel bambino non imparerà ad amare. Per il bambino papà e mamma vuol dire solo amore e nient’altro.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Se Galloni, che è stato politico di rilievo e vice Presidente del CSM, dice che Moro sapeva che nelle BR c’erano infiltrati del Mossad e della CIA, bisogna prenderlo sul serio. Se fosse vero, andrebbe riscritto un pezzo di storia d’Italia e tirate le orecchie a quanti hanno sempre dato per certo che le vicende delle BR fossero state raccontate per intero. Credo che bisognerà interrompere le tournee da big di tutti gli ex brigatisti allegramente in circolazione e interrogarli, seriamente. Se dovesse emergere una conferma, gli ex terroristi dovranno pagare ancora per il male che hanno fatto a questo Paese e ad un’intera generazione, la mia, di giovani e poi si dovrà aprire un dibattito sugli USA e su Israele.
da Pino Granata
Tutto questo parlare del pane mi ha fatto venire in mente che mia madre Santina nella Catania della fine anni 40 proibiva tassativamente di tagliare il pane con il coltello. Il pane andava spezzato con le mani. I motivi potete immaginarli. E’ un ricordo che è affiorato nella mia mente ed un po’ mi intenerisce.
da Gianluca Freda, Arezzo
Vedere un individuo adulto, come il signor Gian Paolo De Tomasi da Busto Arsizio, che in pieno governo Berlusconi crede ancora in cose come la “concorrenza” (oh!) e il “libero mercato” (ah!) fa una grande tenerezza. Un pò come vedere un novantenne che crede ancora in Babbo Natale. Mi chiedo dove siano queste due misteriose entità quando cerco un’assicurazione o una banca che mi permettano di pagare, oltre al pizzo che è loro dovuto per legge, anche l’affitto e magari un chilo di carciofi. Mi chiedo quale senso della giustizia possiedano queste due divinità se permettono che un Tar condanni decine di assicurazioni italiane a risarcire i consumatori per aver fatto cartello, condanna prontamente aggirata con apposito provvedimento del governo,al cui vertice c’è un proprietario di compagnie d’assicurazione. Forse, mentre tutto ciò accadeva, concorrenza e libero mercato erano in volo sui tetti, portando doni ai bambini buoni.
da Luca Serpieri
Caro Sabelli Fioretti, non le basta il il fatto che un bambino abbia bisogno di una figura paterna e materna sia sostenuto come opinione personale? Dobbiamo forse ricordare che nell’interocorso della STORIA UMANA i bambini hanno avuto questo tipo di cura parentale?
da Feliciano Bechelli
Ho avuto l’occasione di assistere (Gay Pride a Torre del Lago, agosto 2003) a un dibattito sulla possibilità, per le coppie omosessuali, di avere figli. Sul palco psicologi, sociologi, coppie gay e lesbiche. La discussione fu interessante, ma neppure i partecipanti riuscirono a sopire i dubbi in proposito. Anzi, le principali riserve furono espresse da un tizio che, regolarmente sposato e con prole, una volta lasciata la moglie per andare a convivere con un uomo, aveva avuto il problema di dover spiegare la nuova situazione al figlio di dieci anni. E raccontava poi le bugie, le omissioni, i pregiudizi del bambino con i coetanei, i compagni di scuola, le insegnanti, nonché i timori che egli (il padre) presupponeva avrebbe avuto una volta entrato nell’età adolescenziale nel rapporto con amici e conoscenti. Non sono pregiudizialmente contrario o favorevole al matrimonio tra omosessuali, ma sarebbe bene approfondire meglio tutti i risvolti psicologici e tutte le conseguenze prima di esprimersi: è giusto prendere in considerazione il fatto che il bambino preferisce comunque una famiglia a un orfanotrofio, ma è giusto pure non sottovalutare la reazione sociale. Non viviamo nel regno di Utopia, dove nessuno è giudicato sulla base di come ama o di come si veste o di quali genitori si ritrova.
da Franco Ghezzi, Annecy
Certo che ogni scusa è buona per prendersela con gli americani. Che non siano dei santi disinteressati è ovvio, ma le proteste sarebbero più credibili se si evitasse di dargli addosso per ogni cosa che fanno. es: la privacy delle comete.
da Claudio Urbani, Roma
Se un ladro in una casa vede il padrone di casa che sta per sparargli, ma lui è più svelto, può invocare la legittima difesa?
dal blog di Beppe Grillo
Mi hanno colpito dell’attentato a Londra le immagini di estrema normalità, di compostezza dei feriti e dei soccorsi.La foto di un uomo con la testa fasciata, il giornale sotto braccio e una bottiglietta d’acqua in mano in un impeccabile vestito grigio.Le immagini trasmettono un senso surreale di normalità delle bombe, dei morti.Oggi a Londra, domani a Milano o a Parigi o a Il Cairo.Le reazioni, sempre le stesse, solidarietà, orrore, ripudio della violenza, condanna del terrorismo.In più, anzi prima, la comunicazione del crollo delle borse, delle monete, del commercio.Chi gestisce questa situazione sicuramente più grave della crisi dei missili a Cuba tra Unione Sovietica e Stati Uniti?La gestiscono politici qualificati come ?moderati?, ma Bush è un moderato, lo è Putin?Il prezzo del petrolio è oltre i 60 dollari al barile, dicono che arriverà ai 100 dollari.Questa per me è la soluzione, sostituire velocemente il petrolio con energie alternative, si può. Inaridire le fonti economiche dell’attuale conflitto, in cui paghiamo il petrolio con gli armamenti che consentono alle compagnie petrolifere di approvvigionarsene.Meno petrolio, meno guerre, meno terroristi. Subito.E poi l’integrazione, chi viene in Europa dovrebbe rispettarne le leggi o andarsene. Voglio un’Europa sorridente, multirazziale, unita dagli stessi valori, in cui lo Stato viene sempre prima delle dottrine religiose e dei fanatici.
Ma chi ha l’abitudine di fregarsene dei cieli di Ustica e di Cermis, dovrebbe avere scrupoli di una cometa?