da Gianluca Freda
Ogni idraulico dotato di un’oncia di raziocinio è solito, di fronte ad un rubinetto dell’acqua rotto, procedere nel seguente modo: prima si chiude la chiave centrale, per far sì che l’acqua smetta di scorrere; poi si ripara il rubinetto; infine si asciuga l’acqua rimasta sul pavimento. Ragion vorrebbe che si usasse per il terrorismo lo stesso, semplice metodo: prima il ritiro delle truppe (la guerra è la chiave centrale dell’espansione del terrorismo in Europa); poi la riparazione del rubinetto (ricomposizione progressiva, per via diplomatica, di una situazione vivibile nei paesi occupati); infine si passa lo straccio (eliminazione delle cellule del terrore rimaste attive in Europa). Abbiamo invece governi che continuano a passare e ripassare il cencio, mentre il rubinetto continua a gettare acqua a tutta forza e a nessuno viene in mente che ripararlo sia una priorità. Finiremo così per rendere la nostra casa inabitabile, non prima di aver consumato un sacco di cenci e un oceano d’acqua. Per non dire di sangue.
da Pino GranataGrondona introduce un problema di grande importanza oggi: la vecchiaia. Si l’argomento è di quelli da far rabbrividire e nessuno vorrebbe discuterne perchè tutti prima o dopo si ritrovano ad occuparsi di genitori o parenti anziani. Grondona accusa le strutture pubbliche di scarsa sensibilità e di cinismo ed è difficile non dargli torto. Ma anche noi non siamo meno insensibili, cinici e insensibili dello Stato. Non so voi, ma io noto che quando ci si deve occupare di persone anziane, tutti glissiamo. Alla meno peggio , li mettiamo in qualche casa di riposo ed andiamo a trovarli quando proprio non possiamo farne a meno. Consideriamo il problema come un male da affrontare e cerchiamo di parlarne il meno possibile. Per non parlare poi dell’assoluta mancanza di comprensione che abbiamo quando rifiutiamo di prendere atto che molte volte le persone molto anziane hanno bisogno di essere capite e trattate con delicatezza. Ogni estate leggo decine di inviti a non abbandonare gli animali, ma non leggo niente sui vecchi abbandonati al loro destino dalle proprie famiglie e dalle istituzioni.
da Michele Lo Chirco, Cinisi
Caro signor Freda, ho già dato mandato al mio legale avv. Lina Arena di querelarla per avermi definito berlusconiano ex-irriducibile. Mi avesse dato del fascista, avrei anche soprasseduto, ma berlusconiano proprio no: Alleanza Nazionale o Rifondazione Comunista, ma Forza Italia mai, mi creda. La citerò per danni morali e biologici.
da Alessandro Ceratti
Se non ho capito male, il catechismo appena stampato è una versione ridotta di quella edita nel 1992, di 787 pagine, che posseggo e ho in gran parte letto. Vi parrà strano, ma è un libro che vi consiglio. La sua lettura non è sgradevole, grazie allo stile piano e semplice che è stato adottato e soprattutto, al suo notevole interesse. Io credo che una maggiore conoscenza del testo ufficiale servirebbe a dare un taglio netto a numerosi luoghi comuni sulla Chiesa Cattolica e anche a capire quand’è che un Vescovo o un Cardinale sta sparando la sua personale cazzata (sapete, anch’essi sono umani, proprio come i dirigenti del centrosinistra). Provate e sappiatemi dire.Cioè, fammi capire, dovremmo leggere 787 pagine di catechismo? (CiSF)
da Vittorio Grondona – Bologna
E sì, anche qui da noi i morti non hanno valore soprattutto quando si tratta degli altri. Basta dare il giusto senso alle continue allusioni dei politici all’allungamento dell’attesa di vita quando hanno l’intenzione di rendere tristi anche quei pochi anni in più che ci siamo conquistati grazie alla scienza e all’istruzione. Purtroppo qui da noi si è già morti prima di morire. Voglio dire che non contano niente nemmeno i vecchi. Rappresentano solo una gravosa spesa sociale da evitare. Molti di loro non votano più ed altrettanti che voterebbero volentieri non vengono messi in condizione di farlo. E’ bene quindi che tolgano il disturbo, il risparmio sarebbe enorme. Se si decidessero in fretta ad andarsene senza tante storie, forse con i soldi risparmiati nella sanità, gestiti comunque sempre malissimo da amministratori politici incompetenti, potrebbero concedere ai cittadini perfino di fare un’ecografia mutuata nel giro di un anno. Il risparmio è l’arma micidiale di sterminio di massa utilizzata nel nostro misero ordinamento sociale, miete più vittime delle armi da fuoco e nel contempo consente a medici senza scrupoli di lucrare esageratamente sui risparmi della povera gente.. Ma nessuna eco si senteï?½ Al funerale dei vecchi sarebbe fuori luogo perfino chiedere: scusi, chi è morto? Ormai è tanta l’indifferenza che risponderebbero sorridendo: quello della prima carrozza!Aiuta lo Stato. Uccidi un pensionato (CiSF)
da Isabella Guarini
Caro CSF e cari bloggisti, in questi giorni di lutto per gli attentati di Londra, di afa estiva, tanto da non vedere più la linea d’orizzonte tra il mare e il cielo, di miasmi da putrescenza di rifiuti urbani, di superlavoro prima delle vacanze, ho trovato il tempo per riflettere su alcuni argomenti del blog. Innanzi tutto mi sembra che non si debba rimproverare CSF se non pubblica tutti i post che arrivano e lasciargli la libertà che è dovuta all’ospite. Sarà un’antica tradizione, ma vale la pena di conservarla, visto il dilagare del politicamente corretto al contrario, ovvero a favore delle minoranze. Nel merito riporto la polemica sollevata contro la decisione del Sindaco di Bologna di non concedere la Piazza Maggiore alla manifestazione “Miss Alternative”. Anche in questo caso, mutatis mutandis, penso che sia compito precipuo del sindaco rappresentare la città nella giusta proporzione. Un mestiere difficile quello del moderatore, che è criticato quando sbaglia, ma non premiato quando fa bene. Sorry, mi accorgo di dire orationem pro domo mea!
da Rocco Ciolfi, Arce
Sono qui, finalmente sul mio divano che cerco di allentare la tensione per favorire il fatidico abbiocco ed ecco che, evocato dal mio telecomando, magicamente mi appare l’ex ministro Aigor Gasparri. Sta li, ospite di ?Primo Piano? a parlare di terrorismo e, prima ancora che possa decidere di terminarlo, puntualmente spara: ?la guerra all’Iraq di Saddam Hussein è stata ed è fondamentale per combattere il terrorismo islamico?. Sarà pure una cazzata ormai certificata dalle più alte istituzioni mondiali, ma a me, ogni volta che la sento, provoca un forte turbinio dalle parti del basso ventre.
da Giorgio Guiotto
Il “vezzeggiativo” CISF l’ho inventato io. Equivale al “cipolla” (della mia fidanzata) o al “ciciu” della mia secondogenita o al “Tato” della primogenita. Ognuno si crei i nomignoli suoi e non usi quelli degli altri. Vi diffido. Sporchi comunisti.
da Mauro Manco
Quasi tutti i poltici, in questi giorni, ci hanno rassicurato che “noi non ci lasceremo cambiare”,”noi Europei, sappiamo come affontare i terroristi senza perdere la nostrà identità”.Per un attimo ho pensato: finalmente vedremo la “via europea” alla lotta al terrorismo. Dimostreremo che per prendere un terrorista non è necessario rapire tutti gli arabi e ficcarli dentro a un recinto su un isola lontana, anche perchè da noi Pantelleria è già al limite della capienza. Affronteremo i nodi della questione israelo-palestinese e i motivi della emigrazione africana. Niente di tutto questo: la retata di duecento estremisti islamici in Italia, la proposta di leggi speciali e Chirac che decide di sospendere l’ accordo di Schengen dicono che la musica è un’ altra. Mi chiedo: se dovevamo proteggere la nostra identità europea, potevamo almeno difendere Schengen, che è l’unico accordo che ci è venuto bene?Sembra che la “via europea” non sia diversa dalla “via americana” alla lotta al terrorismo. Bush dopo il 9/11 aveva promesso di portare la guerra al terrorismo fuori dall’ America ed è riuscito benissimo a condurla in Europa: noi che per mancanza di idee seguiamo le sue orme dove la portiamo, in Svizzera?
di Marco Poletti, Brescia
Dopo i tragici eventi londinesi mi sono chiuso in un digiuno mediatico-televisivo. Non voglio farmi rubare il cuore dall’ansia e dall’angoscia e so che il reiterarsi all’infinito di quelle immagini, di quei volti, mi farebbero cedere alla paura. Forse la mia è codardia, ma credo che l’accanimento mediatico, il vomito continuo di immagini di terrore e i reiterati allarmi alla fine facciano il gioco di chi di quel terrore è regista. Dopo la visione di certi telegiornali vedo crescere odio e timori, giusto quello che i terroristi vogliono. Non so in nome di che cosa venga perpetrato questo accanimento, ma mi chiedo se i videogiornalisti non si mettano una mano sul cuore e pensino alle conseguenze di ciò che fanno. Capisco il diritto d’informazione, ma certa informazione non aggiunge niente alla conoscenza di chi la ascolta.