da Pier Franco Schiavone
Prendo la metropolitana tutti i giorni. Prima mi sedevo e leggevo per quindici minuti estraniandomi. Dal giorno dell’attentato a Londra non riesco più a leggere con tranquillità, guardo le borse degli extracomunitari, cerco di capire dalla loro espressione se sono nervosi. L’altro giorno c’era un ragazzo dalle fattezze nordafricane, un pó agitato, si dondolava sulle gambe, indossava un ampio giubbino; ma come, mi sono chiesto, con sto caldo questo indossa un giubbino? Non ci crederete ma l’istinto mi ha suggerito di scendere alla fermata successiva, Rogoredo. Sono sceso e con me è sceso anche il ragazzo che ha iniziato a correre, per forza era nervoso, stava per perdere il treno. Bel cretino, mi sono detto, però obbiettivamente è difficile in questi giorni a Milano dominare la paura.
da Peter Freeman
Caro Csf, spieghi per cortesia a Schiavone che io non sono “incazzato a prescindere”. Tutt’al piu’ sono “a prescindere”. E basta.
da Rocco Ciolfi, Arce
La notizia che i quattro attentatori suicidi londinesi fossero tutti inglesi disorienta e inquieta. Londra, città multietnica, multiculturale e multireligiosa per eccellenza che fino ad oggi ha rappresentato un modello di integrazione sociale, non è riuscita a far da tramite tra le diverse culture, non ha saputo creare quell’osmosi tra i popoli necessaria per un pacifico vivere comune. Non è stata in grado di impedire che i figli di questa convivenza cedessero alle lusinghe di un credo religioso integralista e cieco. Vien da chiedersi: se ha fallito Londra, chi mai potrà riuscirci?
da Cristina Paulon, Padova
Caro Lo Chirco, le propongo una class action contro Freda: lui consideraberlusconiani (ed ex-irriducibili) tutti quelli al di fuori della (sua)ortodossia.
S’avanza la Populorum regressio
C’è molta attesa per la prima enciclica di papa Ratzinger, in preparazione in questi giorni di vacanza in valle d’Aosta. La stesura è stata fin qui rimandata per problemi tecnici: non si riusciva a trovare un computer con i caratteri gotici. Con un gesto molto apprezzato in Vaticano, il Museo Nazionale del Fumetto ha fatto dono al pontefice della speciale tastiera usata da Bonvi per il lettering di Sturmtruppen, sbloccando la situazione. Teologi e allibratori, in stretto contatto tra loro, cercano di indovinare l’argomento trattato. Questi i temi più probabili.Contro Darwin Una dura confutazione dell’evoluzionismo, però utilizzando categorie molto innovative: secondo Ratzinger, è la scimmia che discende dall’uomo, del quale rappresenta il ramo degenere. Alcuni cavernicoli panteisti, che adoravano cose assurde come le angurie e gli spiedini di cinghiale anziché il Dio Unico Korkababuk, per punizione divina furono trasformati in gorilla. Di lì la teoria ratzingeriana del de-evoluzionismo, che è il contrario esatto del darwinismo: all’alba dei tempi, l’uomo uscì già a immagine di Dio, in giacca e cravatta e con la valigetta ventiquattrore, ma poi iniziò a regredire e presto, se non tornerà sulla retta via, si trasformerà in protozoo o addirittura in cane pechinese da compagnia, notoriamente l’anello più basso e detestabile della catena della vita.Contro il rock È nota l’idiosincrasia di questo Papa per la musica rock, non per caso smascherata da alcuni demonologhi come veicolo di messaggi satanici. In un rapporto riservato consegnato a Ratzinger nei mesi scorsi, si sostiene che ascoltando al contrario il 45 giri di ‘Be bop a Loola’ si ode distintamente la frase “se non ti levi immediatamente il reggipetto, stasera guardo le finali del baseball in tv”. In opposizione a questa moda degenere, il Papa pensa di organizzare un grande Live-Aid alternativo: 12 ore di canti gregoriani e di cantautori di ‘Radio Maria’ in play-back, con raccolta di fondi per annullare il debito dello Ior.Contro Galileo Anche volendo ammettere che la Terra giri attorno al Sole, si tratta di decidere se questa evidente stortura vada accettata o rifiutata. Poiché le Scritture non ne fanno cenno, va rifiutata, e bisogna vivere “ut Sol gireatur circum Terram”, come se il Sole girasse attorno alla Terra, secondo la definizione di Marcello Pera. Nel nuovo catechismo verrà introdotto un apposito capitolo sulle conseguenze dottrinarie che il geocentrismo avrà nell’uso delle creme abbronzanti. Contro il relativismo etico La nuova enciclica si chiamerà ‘Giovedì gnocchi, venerdì pesce’, e si propone di ristabilire l’ordine della tradizione al disordine del relativismo, a cominciare dal ripristino del digiuno, del cappello da prete e delle sberle in canonica durante i corsi per cresimandi. Nuova impostazione anche per il dialogo interreligioso, al quale Ratzinger tiene moltissimo: gli esponenti delle altre religioni potranno presentare domanda di conversione all’apposito sportello, presentandosi ginocchioni sui ceci. Necessario che si adeguino alle indicazioni di Pera, che si raccomanda di “esistere come se Dio vivesse”.Sacerdozio femminile La nuova enciclica ‘Chi dice donna dice danno’ contiene importanti aperture alle donne. Il ruolo di perpetua verrà finalmente istituzionalizzato con una investitura religiosa in piena regola, nella quale il parroco consegnerà alle novizie una ramazza consacrata e un tegame benedetto. Le donne che considerino ancora ancillare e subalterno il loro ruolo nella Chiesa latina, e lo ritengano il frutto di una società patriarcale e maschilista, potranno consolarsi, come spiega bene Pera, “vivendo come se la Svezia non esistesse”.Contro il marxismo Non si sa ancora se si chiamerà ‘Populorum regressio’ o ‘De rerum vecchiarum’, ma certo conterrà la denuncia delle false teorie progressiste e la raccomandazione di tornare alla società tradizionale armoniosamente divisa in classi sociali bene ordinate, riflesso diretto dell’ordine celeste e della distribuzione delle cabine sulle navi da crociera. Bisogna vivere, secondo l’accezione di Pera, “come se il conto in banca esistesse”.
da Isabella Guarini Caro CSF, ha ragione Pino Granata quando scrive che siamo poco attenti alle problematiche della vecchiaia, scaricandone le responsabilità sulle istituzioni pubbliche. In questo modo si finisce con l’acclare il ruolo assistenzialistico degli enti pubblici, che, per questo, devono erogare sempre più tasse. Un sistema perverso che, a mio parere, tende alla degenerazione, sia in termini economici, che di relazioni umane tra genitori e figli , o altro. Ma vorrei aggiungere un altro argomento di riflessione ereditato da mio nonno: “la buona vecchiaia si programma in gioventù”. Come? In verità non ho la ricetta, perchè le condizioni variano da persona a persona, ma segnalo la regola della buona compagnia, ovvero evitare le persone moleste sin da quando si è giovani per non trovarsele intorno nella vecchiaia.
da Simone Pagliani, Roma
I legami tra Saddam ed Al Qaeda sventolati da Bush, Serpieri, erano negati non da Bertinotti, ma dalla CIA. All’epoca, di terroristi lì non ce n’erano. L’invasione dell’Iraq ha attirato terroristi da tutti gli stati della zona, dall’afghanistan all’Arabia Saudita(da cui venivano molti degli attentatori dell 11/9). Ed ha fomentato l’odio degli integralisti mussulmani contro l’occidente. Questa è la logica che impone il ritiro delle truppe. Nessuno si scorda che il terrorismo c’era anche prima, ma la guerra in Iraq l’ha aumentato a dismisura. Non si combatte il terrorismo creando altro odio nei nostri confronti.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Dopo Berlusconi imprenditore, Berlusconi operaio, Berlusconi gigoló, abbiamo Berlusconi finanziere. I ragazzi hanno due cellulari e i ristoranti sono pieni? Gli Italiani sono ricchi. Semplice, altro che sinistra che perdeva tempo in complicatissimi calcoli. In Italia l’evasione esiste, anzi è una piaga, ma trarre conclusioni da un’analisi superficiale denota per l’ennesima volta l’attitudine all’estemporaneità del nostro Presidente del Consiglio. A meno che Berlusconi non stia pianificando qualcosa per fare gli affari suoi, non è mica esclusa una legge antievasione che in realtà mazzola i più deboli e blinda i forti. Aspettare per vedere.
Irap per i servizi deviati La scoperta a Genova di una polizia parallela ci ricorda che in Italia le associazioni segrete sono una delle branche più fiorenti del sommerso
La scoperta, a Genova, di una polizia parallela fondata da un lettore di Oriana Fallaci che aveva individuato nelle rosticcerie kebab la centrale del terrorismo mondiale, non è la prima e non sarà l’ultima. In Italia le associazioni segrete sono una delle branche più fiorenti del sommerso, giustamente rivendicato dal premier Berlusconi come la nostra vera ricchezza.La P2, per esempio, di soli distintivi, grembiuli, rinfreschi, timbri e francobolli per la corrispondenza, aveva un indotto di settecentomila lire, alle quali vanno aggiunti i circa cento miliardi di un fiorente commercio di tritolo. Il governo ha allo studio un piano per regolarizzare queste attività segrete, che saranno soggette a Irap e dovranno pagare le spese condominiali in cambio di una sanatoria completa delle attività precedenti e di quelle in corso. Vediamo le principali.
Servizi Deviati Deviati Si tratta di una deviazione dei servizi deviati, talmente segreta che spesso neanche gli adepti sanno di farne parte e agiscono convinti di partecipare alle riprese di un telefilm. Sono particolarmente attivi a Genova, Pisa, Venezia e Amalfi: l’obiettivo politico, infatti, è l’abolizione dello Stato democratico e la ricostituzione delle Repubbliche Marinare. I militanti sono in genere ex mercenari, neonazisti, picchiatori ultras, psicopatici e trafficanti d’armi, ma si sospetta che tra di loro si annidino anche elementi più decisi e senza scrupoli: venditori porta a porta di assicurazioni sulla vita e ascoltatori di Radio Maria.
Carabinieri coperti Si tratta di una vera e propria Arma parallela, formata da ex marescialli che non si rassegnano alla pensione e ex appuntati che non si rassegnano allo stipendio. Amano costruire le loro stazioni esattamente al fianco di quelle dei Carabinieri veri, camuffate da negozi di elettrodomestici, ma subito identificabili perché i commessi sono sempre in coppia, indossano il caratteristico cappello col pennacchio e spesso sono a cavallo. Per fare concorrenza all’Arma, hanno imitato la strategia commerciale della telefonia mobile: ogni due reati commessi ne abbuonano un terzo, oppure lo commettono essi stessi, gratuitamente. La loro attività intende affiancare quella dei Carabinieri veri senza sovrapporsi. Per esempio, quando i Carabinieri sequestrano cannabis, i Carabinieri coperti intervengono per sequestrare gli accendini in tutto il quartiere.
Premio Strega I circa 400 membri della giuria, pur odiandosi l’un l’altro e cercando di investire con la macchina gli scrittori a loro invisi, si fanno chiamare ‘amici della domenica’ per nascondere la loro vera identità e le loro vere intenzioni, e poter continuare ad agire indisturbati. L’attività principale di questa potentissima lobby, che agendo nell’ombra è in grado di far premiare il romanzo d’esordio della fidanzata di un giurato e bocciare Proust, consiste nel telefonare e ricevere telefonate, anche nottetempo, per mesi e mesi, chiedendo voti o promettendo il proprio. Pacchetti di voti dello Strega, accumulati in riunioni riservate al ristorante, sono stati scoperti dai cani antidroga, a causa del forte odore di risotto, nei doppifondi di borse di editori e nei beauty-case degli uffici stampa. Famigerata la serata finale, condotta da Bruno Vespa, alla quale gli amici della domenica si presentano in incognita, irriconoscibili grazie alle ridicole tenute da serata di gala.
Rotary parallelo Formato da soci dissidenti del Rotary, organizza conferenze clandestine in luoghi segreti. L’accusa all’associazione di origine è di avere derogato dai doveri statutari organizzando, sia pure per errore, anche qualche conferenza interessante, mentre i rotariani paralleli si attengono scrupolosamente alla tradizione: solo conferenze noiosissime, dal ciclo sull’evoluzione dei motori marini a quello sui tesori dell’arte svizzera. Sulle loro riunioni grava il sospetto di avere occultato i cadaveri di alcuni soci morti per noia, e di avere costretto anche minorenni a porre domande al conferenziere al termine della relazione sui vasi di peltro.
Top-Stato È formato da top-manager che, in gran segreto, hanno dato la scalata allo Stato e ormai ne detengono il 56 per cento. Hanno in mente di trasformarlo in un grande show-room per l’import-export di borsette, scarpette, cinturini, bottoni, spalline, cappellini e telefonini, e tutte le altre cazzate che ci hanno resi famosi nel mondo.
da Luca Serpieri
Forse, signor Freda, Casini intendeva soltanto che il terrorismo è un problema serio, la cui soluzione non è a portata di mano. E, mi spiace darle torto, ma mi pare proprio che sia così. Di certo non si risolve ritirandoci dall’Iraq. Se lei stesso ha tante volte sostenuto che l’invasione dell’Iraq è stata un errore perché l’Iraq non era un paese di terrorismo, come potrebbe ora il ritiro delle truppe risolvere il problema? E’ una questione di logica. E comunque, è inutile che faccia finta, il terrorismo c’era prima e indipendentemente dalla guerra in Iraq. Lo sa bene anche lei, perché finge di scordarsene?