da Feliciano Bechelli
Non ho capito granché su tutta la vicenda Unipol, BNL, BBNV, OPA ostile, ABN AMRO, Antonveneta, HDC RCS, patti di sindacato ecc. ecc. Quel poco che ho capito è quanto segue: c’è gente ricca, in giro per l’Italia, che ha fatto i soldi in questi ultimi due o tre anni grazie all’alta finanza e ora reinveste questi soldi nell’alta finanza. Nei ritagli di tempo, questa gente ricca partecipa a vertici confindustriali spiegando la necessità di “fare sistema” per rilanciare “l’azienda Italia” puntando su “innovazione tecnologica e qualità dei prodotti e dei processi produttivi”, indicando chiaramente che la strada da seguire per i giovani che si affacciano nel mondo del lavoro è quella della “flessibilità” e della “autoimprenditorialità”. Oppure, sempre questa gente ricca, tra un’acquisizione e una plusvalenza, chiude uno stabilimento a Scandicci e licenzia 300 operai (ogni riferimento al sig. Lonati è puramente casuale).
da Claudio Urbani, Roma
Quando i futuri storiografi dovranno sviscerare il “ventennio berlusconiano”, oltre a dover spiegare l’uso privato della cosa pubblica con la promulgazione di leggi “ad et antipersonam”; l’intimo contrasto con un’america tanto venerata dove si viene condannati anche a 25 anni per il falso in bilancio mentre in Italia lo si è legalizzato; la condanna della politizzazione della magistratura se questa è di sinistra, dovranno soprattutto spiegare come i giudici, presi come erano a curare la loro carriera tra concorsi, corsi di aggiornamento, test psico-attitudinali, avrebbero potuto garantire una applicazione della legge con processi più brevi e solleciti!
da Alessandro Ceratti
Signor Pellicciari, non è che io sia troppo sicuro di me. E’ che ho imparato da Ratzinger e non sono un relativista. Si può discutere di tante cose, avere opinioni differenti su un sacco di temi. Ma foie gras si scrive foie gras. Punto.P.S. Dico questo dopo aver visto che Google dà 706.000 risposte per fois gras. Il che mi fa dubitare dell’accuratezza di chi scrive su internet e non della mia idea. (nella maggior parte dei casi sono siti inglesi)
da Sergio Mancini
Non voglio polemizzare con Schiavone, di cui apprezzo molte cose, ma Piperno, con la sua gnagnera sui lini, i cotoni, le sete, le Porsche Carrera e la sua faticosissima e inutile scrittura non può che piacere a quell’accozzaglia di pseudosnob del Foglio. Sono una massa di «voglio e non posso», o meglio di «avrei voluto, ma finora non ho potuto», a partire dalla Soncini per finire con i produttori di battute sempre e invariabilmente un po’ da caserma della Milizia d’antan (non rompetemi con il francese) e con la versione di Andrea, ovvero la fatica di fare il vero uomo ogni giorno. Quanto a Piperno, a p. 70 si può mettere via e andare a fare il bagno. E, caro Pellicciari, lei cosa fa nella vita oltre a interessarsi della Fallaci e del foie gras? E perché vuole privarsi di un piacere fisico indimenticabile? Se mi promette di mangiarlo, io scriverò fois gras e non prenderò più in giro la Fallaci, crapulone che non sono altro.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Notavo l’involontario umorismo nel titolo del post dell’Avv. Arena: certo, ad essere berlusconiani ci vuole proprio coraggio.
da Roberto Pellicciari
Perchè Silvia Palombi, nella stessa riga del post in cui sgrida i poveri bloggisti che scrivono po’ con l’accento, infila un piu’ (per più) e un e’ (per è) dimostrando un’incomprensibile predilezione per gli apostrofi? Da una vecchia canzone di Andrea Mingardi “..nessuno siam perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti”.
Sei cascato nel trabocchetto. Quando si scrivono i post è buona regola, soprattutto se si hanno tastiere strane oppure mac, usare questo sistema per non incorrere in strani errori. Già che ci sono: perché, non perchè. (csf)
da Marco Foraggi
La sua domanda non dovrebbe sorprendermi. Qualcuno aveva preso sul serio persino Jonathan Swift quando nel 1729 scrisse “A modest proposal” in cui suggeriva di mangiare i bambini irlandesi per risolvere il problema della carestia. Effettivamente rileggendo il mio post mi sono reso conto che un sacco di gente pensa, dice e scrive (anche su autorevoli giornali) cose di quel genere. Bisogna stare attenti a sparare cavolate: con l’aria che tira oggi si rischia di essere creduti.Già mi sento meglio. Purtroppo le frasi che lei ha scritto per scherzzo molti le dicono e scrivono sul serio (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
Il solleone comincia a fare danni, vedo: come si può estrapolare dalla legge Pittelli quello che fa comodo, per insinuare che sono contro gli avvisi di garanzia? Siamo seri. Se vogliamo discutere possiamo farlo, ma seriamente. Quello di Barracco è certamente il modo peggiore. Peggio, non discute: fa solo illazioni. Meglio farebbe a rileggersi il mio post, sempre che sappia distinguere gli interessi personali, o di comodo, di cui sono farcite le leggi varate dal Cav. Bellachioma.
da Fiamma Lolli
Nella speranza che la cosa v’interessi abbastanza da fare un salto in libreria vi annuncio che è uscito Le Reaparecide (Stampa Alternativa, collana Eretica speciale), scritto da cinque donne argentine che, oltre vent’anni dopo essere state sequestrate, torturate, segregate e fatte forzosamente scomparire sono infine lentamente tornate al mondo. La loro storia, già più volte trasformata in denuncia e testimonianza in sedi processuali fin dai primi anni ’80, è oggi raccolta in questo libro, che il 9 settembre sarà presentato al Terzo festival della letteratura resistente a Pitigliano (GR), alla presenza di alcune autrici.