da Paolo Beretta
L’11 Luglio si é tenuta una commemorazione per i dieci anni dalla strage di Srebrenica. In quella occasione, nel 1995, i serbo-croati (cristiani), comandati da Mladic, massacrarono oltre 7000 musulmani. Fino ad oggi il conto dei morti civili in Iraq é stimato da 22000 ad oltre 25000 persone. Se per Srebrenica non é stato condannato ancora nessun responsabile, per l’Iraq si parla addirittura di guerra giusta e santa. Nel Vangelo di Giovanni (8-7), Gesú dice a scribi e farisei “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. La mia impressione é che, contrariamente a quegli scribi e farisei, noi le pietre le abbiamo tirate per primi, e Maria Maddalena ce le sta tirando indietro. Chissá, cercare una riappacificazione invece di passare dalle pietre ai fucili potrebbe essere una valida alternativa.
da Sergio Mancini
In mezzo a tutte queste chiacchiere sul terrorismo basterebbe ricordare La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (senza voler fare alcun parallelo politico) per capire quanto sia imprevedibile e imprendibile: ricorda le tre donne che partono dalla Casbah, superano i cordoni e i blocchi, scendono al porto, ricevono il tritolo e vanno nei vari locali pubblici a farlo esplodere? Semplice, imprevedibile, imprendibile. Ineluttabile. Poi vi furono le prime delazione da parte degli stessi terroristi e l’FLN crollò, ma qui dove li trovano i delatori? Appiccicati sui muri delle metropolitane?
Gentile Schiavone, ho detto p. 70 tanto per dire. Per mollare un libro così vanno bene anche le prime 20 pagine. Sempre cordialmente suo antiFoglio e anti Piperno.
“BISOGNAVA CACCIARLI PRIMA”. Prima pagina di “Libero”, articolo a firma di Vittorio Feltri. Neanche a me, adesso, interessa di essere buono: per quanto mi riguarda, quel giornale andrebbe chiuso ed a Feltri andrebbe impedito di scrivere ancora certe imbecillitá. Mi scuso con tutti, ma questa é stata veramente la goccia.
da Carla Bergamo, S.Paulo
Cari intellettuali di sinistra, che odiate la Fallaci, amate il fois gras, liquidate Pansa (pfui!) e discutete su tale Piperno (io ieri ho letto la lettera di una giornalista israeliana che attualmente vive a Londra e devo dire che il pezzo di questo Piperno non mi ha impressionata come Daphna Baram, La Repubblica, blog di Leonardo Coen); che siete così sicuri delle vostre idee su sesso, politica, economia, persino cucina che fareste l’invidia di Napoleone… Insomma, cari bloghisti di questo tipo, vi siete mai fermati un minuto per dubitare che forse anche la maggioranza della popolazione può avere ragione, non essendo supportata da cotanto bagaglio intellettuale e (forse) stabilità economica? In fondo, se i media pubblicano solo notizie di violenza da parte di extracomunitari, che volete che pensi questa maggioranza che deve sudare camicie per arrivare a fine mese e ha paura quando le figlie escono di casa? Perchè dobbiamo sempre rispettare TUTTI i “deboli” e pseudo tali che entrano nel nostro paese? Perchè non gli possiamo prendere le impronte? Dove sta il problema? E se ora si tratta di prelievo di saliva dove sta l’affronto? Qual’è la vostra proposta per arginare il terrorismo? E dove era la nostra “elite” o come cavolo si scrive quando i tedeschi sputavano (letteralmente) in faccia ai nostri Italiani che andavano là a lavorare (e non molto tempo fa)?Voi siete mai stati nei paesi islamici? Il fois gras ve lo lascerebbero pure mangiare, ma per un bicchier di vino potreste finire male, eh? Io, vivendo lontano, sono preoccupata, tra poco verrò da quelle parti e ho un po’ di paura, OK? Scusate l’amarezza, ma qui io sto vedendo la sinistra, il Partito dei Lavoratori, mitico difensore dei più deboli, un partito che rappresentava le nostre speranze di gioventù per un futuro migliore, annegare in un mare di merda, insieme ai loro sigari (puri cubani), il loro whisky 18 anni, il loro fois gras (puro francese), le loro Range Rover e i loro (sporchi) dollari americani, tutto naturalmente caduto dal cielo. Amen.
da Stefano Santachiara
Il tormentone si nutre di allarmismi, interviste, background e annunci di misure speciali: è la stampa-megafono del terrore minuto per minuto come non si sognava nemmeno Bin Laden.Peccato che straparlarne sia assolutamente inutile (e dannoso, per l’effetto psicosi collettiva) perché i servizi segreti, in quanto segreti, non dovrebbero sbandierare riorganizzazioni, nuove strategie e piani di difesa. Chi non ha trovato in 43 anni Provenzano a Palermo difficilmente potrebbe impedire ciò che non hanno impedito spagnoli e inglesi. L’unico modo per ridurre i rischi è quello di ritirare le truppe. E non significa viltà o rinuncia a combattere questo vile terrorismo, bensì porre fine a una guerra sporca, illegale e alimenta-terrorismo, ritornare a ragionare a mente fredda e utilizzare gli strumenti giusti per combattere questo nemico invisibile e trasnazionale. Come sarebbe dovuto essere fin dall’inizio, ma ovviamente, forti dell’onda emozionale e dell’odio fallaciano ben calcolati, i signori della guerra e del petrolio hanno approfittato degli attentati per fare guerre, occupazioni e ricostruzioni. E a proposito di “sicurezza”: per le nuove misure anti-terrorismo si sottrarranno agenti e carabinieri dai servizi sul territorio e dalle scorte: nuova linfa per la lotta a mafie, camorre, trafficanti di droga, rapinatori e stupratori.Tutta roba lontana da noi. Più importante continuare a sprecare milioni per la guerra fomenta-terrorismo in Iraq e poi blindarsi in preda al panico sprecando fondi (in arrivo un nuovo Ministero con tanto di sottosegretari, segretarie e portaborse?) e frammentando le forze dell’ordine qui. Geniale
da Pier Franco Schiavone, Milano
Lunedì scorso ho ordinato on line il video di Beppe Grillo. Dieci minuti dopo mi è arrivata una mail da Grillo (dall’organizzazione) per ringraziarmi della scelta. Dieci minuti più tardi un’altra mail per dirmi che il pagamento era andato a buon fine. Passano altri venti minuti circa e arriva una mail anche dalla mia banca per dirmi che il pagamento era andato a buon fine. Ieri una mail di Grillo mi ha avvertito che il mio pacchettino era stato spedito e, se volevo, potevo controllare in un sito delle poste. Stamane, dieci minuti fa, il postino ha suonato alla porta (tre volte) per dirmi che c’era una raccomandata per me: il video di Beppe Grillo. Yahoo!! Spero che vada allo stesso modo con il libro della nostra Silvia.
da Roberto Pellicciari
Perché a una parte della sinistra Giampaolo Pansa è diventato inviso solo dopo aver scritto “Il sangue dei vinti”?. Ha raccontato balle? E’ incappato in qualche errore di ortografia?
da Claudio Urbani, Roma
Se qualcuno ha ancora dei dubbi sull’uso privato della cosa pubblica, al fine del proprio tornaconto ed interesse pecuniario, l’invito a seguire la vicenda dei diritti televisivi tra Lega Calcio- e chi la rappresenta- e la Rai. Non certo dal punto di vista del calcio. Interessanti sono le manovre messe in atto dai legali Mediaset per definire, nel digitale terrestre, lo sport come eventi sportivi e non trasmissioni televisive, per aggirare la legge Gasparri e non sfondare il tetto del 20%. Il tutto. è ovvio, per aggirare il tetto degli introiti pubblicitari.
Dizionario Di Mauro-Paravia: aporìa, difficoltà logica di un’argomentazione filosofica che è o sembra insolubile. Dizionario Treccani: aporìa, difficoltà nella quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca… Anche l’interpretazione della parola data da Ceratti va bene con un pizzico d’ironia (non è una contraddizione logica il naso telescopico di Pinocchio?). A parte questo, ce lo vogliamo togliere o no il vizio di fare le pulci a chi scrive, sulla sintassi, la grammatica, il significato più o meno rivelato delle parole? Lasciamo questo compito a CSF se lo ritiene opportuno. Ceratti, almeno in vacanza, rilassati.