da Carlo Felice Della Pasqua
Vi ricordate quel blog, creato da alcuni giornalisti Rai, che a suo tempo fu accolto con gioia da molti? Si chiamava Schienadritta, che fine ha fatto?http://treviso.typepad.com/se_una_notte_dinverno_un_/2005/07/schiena_curva.html
da Alberto Arienti
Che aiuto ci danno le lenzuolate che la superpagata signora Fallaci pubblica sul Corriere?– ci aiutano a capire meglio il problema e magari a cercare una via per risolverlo?– svelano trame occulte grazie ad un lavoro di investigazione accurato e pericoloso?– ci descrivono i sentimenti e i comportamenti dei cittadini che vivono queste ore drammatiche?Niente di tutto questo il giornalismo di viscere e trippa di Oriana va solo a toccare le paure profonde delle persone comuni, facendole sentire ancora più frustrate e in totale balia dei capricci del fato. Se uno dovesse prendere per oro colato quello che le lenzuolate riportano dovrebbe uscire e fare fuori i primi arabi che incontra, oppure suicidarsi disperato…
da Alessandro Ceratti
Io non capisco perché tutti coloro che sono criticati o, peggio ancora, corretti, (Paulon esclusa!) debbano immaginarsi il bloggista che gli fa notare l’errore come un severo e noioso censore, come un’acida maestrina che trova la sua unica soddisfazione nel sottolineare con la matita rossa o blu le imprecisioni degli altri. Boh, uno dice una cosa che secondo me è sbagliata e allora glielo faccio notare. In fin dei conti aporia significa la stessa cosa sia che io sia in vacanza o al lavoro e non devo essere in preda a una crisi di nervi per ricordarlo e farlo ricordare. Mi vien da pensare che forse è il signor Schiavone a non essere abbastanza rilassato per accettare con nonchalance una piccola critica. A la prochaine, Signor Schiavone!
da Gianluca Freda
Caro Ceratti, tu parleresti di intolleranza se io chiedessi una legge che vieti ai quotidiani di dedicare articoli-fiume all’incensamento della pedofilia, o ad argomentazioni antisemite? Il razzismo antiarabo della Fallaci fa infinitamente più danni alla società della pedofilia ed è tanto fondato ed argomentato quanto l’odio antisemita. L’odio antiarabo diffuso dalla Fallaci e dai suoi proseliti sta distruggendo gli stessi principi di rispetto e tolleranza per le minoranze che erano la carta d’identità delle democrazie occidentali. Sta distruggendo la sicurezza del vivere civile, alimentando il terrorismo da un lato, e rendendo “normale”, dall’altro, il rapimento, la tortura, l’omicidio indiscriminato di semplici “sospetti” da parte delle forze dell’ordine, come a Milano e a Londra. Il razzismo viene dal profondo delle budella, so per esperienza che volerlo combattere con il ragionamento o l’ironia è come voler combattere un incendio col bisturi. Non va curato, va spento. Con la legge. Con la forza. Con l’intolleranza, che quando è diretta contro l’intolleranza va chiamata “tolleranza”, per il principio della doppia negazione. (A Carla Bergamo: grazie infinite per l’ “intellettuale di sinistra”. Vedo che oggi basta veramente poco).
da Vittorio Grondona – Bologna
Da ragazzo, mi riferisco agli anni 50, con il verde più assoluto nelle tasche passavo le domeniche insieme ad altri sfigati come me girando avanti e in dietro per i Giardini Margherita di Bologna nella remota speranza comune di riuscire ad agganciare prima o poi qualche ragazza. Ci sarebbero andate bene tutte, ma ciò nonostante era quasi sempre un’impresa intortarne anche una sola. Verso sera, stanchi, ma ancora fiduciosi, rimandavamo la continuazione della caccia alla domenica successiva. Una pizzetta (lire 50) e via al cinema (lire 80/100). Sapevo dell’esistenza del telefono, ma non avevo ancora provato l’emozione di parlarci dentro. Allora la miseria era un bene generale e quindi non interessava per niente tenerla nascosta. Voglio dire che si usciva tutti di casa serenamente e si poteva anche vedere la TV in qualche bar di poche pretese. Il progresso ha inventato le firme, le auto, i telefonini, e tante altre diavolerie il cui acquisto a rate ha creato in alcuni un’illusione di benessere. Tutti ricchi insomma! Non è così però! Moltissimi poveri di oggi affrontano optorto collo la loro condizione con dignità. Con una scusa qualsiasi non partecipano più alla vita sociale insieme a quelli che si credono ricchi. Stanno chiusi in casa, non vanno in ferie, mangiano poco e spesso non possono curarsi… Forse al massimo guardano la TV. Con sacrificio procurano un telefonino (usato) ai loro figli per non farli sfigurare tra i coetanei benestanti nel nostro paese dei balocchi perpetui dove l’unico scopo è quello di apparire. Queste sono le persone che il signor Claudio Urbani non vede nei ristoranti affollati e nelle spiagge succhiasoldi delle nostre inquinate riviere.
da Pino Granata
Non leggo Il Foglio e non lo leggerò mai. Lascio la lettura di questo foglio a Giuliano Ferrara (ex-comunista, ex-socialista,ex-berlusconiano ed attualmente cattolico integralista), ai suoi redattori ed ai loro parenti in quanto mi pare che venda solo qualche decina di copie. Non ho quindi modo di leggere gli scritti di questa columnist che Mancini (Sergio) quasi insulta e che invece la deliziosa Silvia Palombi difende. Vale saperne qualcosa di più o posso continuare a vivere senza leggerla? Certo se scrive solo per Il Foglio non la leggerò mai.
da Sergio Mancini
Cara Carla Bergamo, che ci posso fare se quand’ero giovinotto i miei vennero a prendermi per la collottola sul set di uno dei tanti spaghetti western in cui facevo il portatore di bibite e cibi per gli attori e mi mandarono a Milano a NON studiare alla Statale, tant’è che gli studi veri vennero ben più tardi. E che ci posso fare se mi piace il foie gras, quello con la e, che costa sicuramente meno del caviale, è buonissimo e per niente snob. E che ci posso fare se non mi piace la Soncini, di cui lei forse non ricorda il penoso tentativo di proporsi come la Bridget Jones italiana, tentativo a base di descrizioni di collant rotti e mutandine in disordine. E che ci posso fare se non mi piace Piperno per quell’esibita sciccheria di suo nonno, di suo padre e quindi per li rami anche sua? E che ci posso fare se nel pezzo proposto da Schiavone trovo insopportabile quell’«inessenziale» e quell’«ammutolente»?Era meglio morire da piccoli…
da Claudio Urbani, Roma
No sig. Beretta, mai sostenere queste tesi. Ognuno ha il diritto di dire e pensare quello che vuole. Chi non le condivide, e sono tra questi, poi è molto utile sapere dove si trovano.
Ha perfettamente ragione. Tranne la considerazione che i sottovasi contribuiscono, e visto l’alto numero di balconi a Roma, in modo anche notevole…
da Silvia Palombi
E ci risiamo coi luoghi comuni: se siamo iperreattivi per le malefatte del governo, per gli attentati diuturni e per la mancanza di rispetto del protocollo di Kyoto, Trono, dall’alto del medesimo, ci consiglia di andare in vacanza. Un’ideona, adesso me la scrivo, un po’ come quei maschi che di fronte alla suscettibilita’ femminile tranciano con un bel “avra’ le mestruazioni” o col peggiore “scopa poco”, cosi’ si risparmiano di approfondire. Siamo elettrici e stanchi, al rientro dalle vacanze saremo elettrici e riposati. E se cisf continuera’ ad accoglierci in casa sua forse significa che le pagine (?) di questo blog sono affollate di marziani che magari ce ne fossero di piu’ in giro per gli altri pianeti. Ah prima che mi dimentichi, che si arrivi “persino a criticare la Soncini” poi e’ veramente il colmo, Trono solidarizzo con lei, chi ha osato tanto se la dovra’ vedere con me, e scelga pure l’arma che non ho paura di niente io, neanche dei pezzulli della sua preferita.
Non so se continuerò ad accogliere quelli che mi chiamano cisf…