di Silvia Palombi
Che ci lascino giocare in pace ma soprattutto ci facciano mangiare le granite, caro signor Di Prima, gia’ e’ difficile per una siciliofila abitare qui al nord, se poi ci si mette anche lei con la descrizione particolareggiata di una delle cose piu’ buone e sante del mondo, non si regge piu’. Le dico solo questo: deportata da Roma a Milano da piccola sono intristita irreparabilmente di fronte a un barista che alla mia richiesta di una granita di caffe’ con panna (abituale nell’urbe) ha cominciato a tirar fuori il ghiaccio come per preparare una grattachecca. Accadeva a Milano nel 1966 e non mi sono piu’ ripresa.
da Claudio Urbani, Roma
Massimo rispetto per la granita di caffé messinese, ma noi romani abbiamo la “grattachecca” e solo il nome è già tutto un programma!
Claudio, sono romano e so di che cosa parli. Ma le due cose sono incommensurabili. Come confrontare una carbonara con una minestrina (csf)
da Pier Franco Schiavone, Milano
Kissinger Trucidó Moro?Kaká Teme Montero?Kappadue Tremenda Meta?Kuliscioff, Turati Maritò?Krusciov Tiranno Moderato?Kaos, Terra Mirabile?Kossiga Tramò con Massimo?O è la marca della moto KTM? O è un’abbreviazione da SMS?Mah!
da Sergio Di Prima, Messina
Egregio buongustaio, vedo che sei un estimatore della granita siciliana: in particolare di quella limone e di quella caffè con panna. Mi perdonerai l’immediato “tu”: tra granitofili ci s’intende. Quando tornerai in Sicilia, ti consiglio di passare da Messina (dove io vivo) per provare la granita locale, che è indiscutibilmente – credimi – la più buona di tutte. Altre specialità – cannoli, cassate – possono forse essere migliori in altre parti della Sicilia, ma quanto alla granita (in particolare la mitica caffè con panna, naturalmente mai priva di brioche col suo bel cappuccio) non c’è competizione. D’accordo, le Eolie – dove tu sei stato – sono in provincia di Messina, così come Taormina (sono queste ovviamente le granite più “conosciute”); ma la granita di Messina città è un’altra cosa. Qui in Sicilia si sa. Catania, Palermo e il resto, poi, sono lontane anni luce: le loro granite sono tropo “dure”. In primavera-estate ci sono molti calabresi che traghettano apposta per fare “colazione” qui a Messina. La granita messinese ha il pregio di essere ancora più “morbida” e quindi “mescolabile” alla panna, che tra l’altro è superiore perché particolarmente densa e dolce: ne viene fuori un impasto fluido, cremoso, dal gusto indescrivibile che ricorda vagamente quello del cappuccino ma dolcissimo e “fresco”. Fondamentali le quantità: a Messina la granita è sempre “mezza” con panna: cioè il bicchiere deve contenere metà (sottolineo metà) granita caffè (oppure fragola) sotto, e metà (a-ri-sottolineo) panna sopra: non come altrove, dove servono tre quarti o più di granita e un quarto o meno di panna (magari amara). Tornando alla Messinese, d’obbligo iniziare la degustazione con due o tre “cucchiainate” alla panna (bella fresca) da sola, per poi miscelare il tutto ma non fino in fondo: è bene che rimanga un po’ di granita caffè sotto, affinché il miscuglio sia opportunamente denso, anzoché “liquido”. A questo punto si puccia (il cappuccio e i pezzi della brioche calda nell’impasto) e si gode. Alla fine quel rimasuglio ormai quasi liquefatto di granita caffè in fondo sarà la degna conclusione. Se un giorno verrai nella mia città senza sindaco ma con tanta buona granita e soprattutto tanta eccellentissima panna, fammi sapere, che ti indico i migliori bar; ma va detto che a Messina città la granita è buona ovunque (gran parte dei bar mòntano la panna in proprio, la mattina presto). In provincia il livello scende alquanto. Ora ti saluto, vado a fare merenda dal “Lattaio” (un bar qui vicino casa)…puoi immaginare con cosa.Immaginavate che si potessero scrivere così tante cose sulla granita? (csf)
da Roberto Reali
Caro Sabelli Fioretti, se il Blog diventa solo serio lo cancello dalla cartella ?preferiti?. Mi piace perché si scherza e si gioca, come il quiz, ma non si tralasciano le cose serie. Viva il Subcomandante!!!! Visto il tuo commento sul Dream Team, ho deciso di effettuare un rimpastino e metterti al Ministero delle Comunicazioni e spostare la Bindi alle Politiche Comunitarie. Ho già parlato con la Bindi che si è detta d’accordo.
da Silvia Palombi
Che signigfica KTM?
E’ vero: che significa Ktm? (csf)
da Serafino Brighenti
Vada per il diversivo, una tantum, del Quiz del Corriere. Ma che metà dello spazio del blog sia dedicato ai punteggi di coloro che vi si cimentano è un po’ troppo. CSF riprenditi, per favore!
Come sopra (csf)
da Giorgio Guiotto
Cisf, basta però eh! Ve bene che sei pagato dal CorSer, però… a tutto c’è un limite, non fai prima a mettere in home la pubblicità del quotidiano?? Tu sei furbo ma il Corser non mi avrà!
Lasciaci giocare in pace e non chiamarmi come un detersivo (csf)
(da Claudio Urbani)
da Gianni Guasto
Sono, da sempre, un elettore di centrosinistra: eppure sono preoccupato, molto preoccupato, per lo stato di salute della destra. Non mi tranquillizza l’idea che l’auspicato tramonto di Berlusconi trascini nel baratro tutto il centrodestra, con i suoi leaders: ciò che temo è che il prossimo “intercettatore” dei sentimenti della metà conservatrice dell’elettorato, sarà il solito avventurista, l’ulteriore dilettante, l’ennesimo pregiudicato. Auspico che ad assumere la guida dello schieramento che considero avversario venga definitivamente qualche persona onesta e competente. Solo così, le volte che vinceranno loro, potrò andare a dormire tranquillo.