La «jena», una volta, non si sapeva chi fosse. Scriveva sul manifesto piccolissimi corsivi, quasi delle battute, e faceva arrabbiare molta gente. Adesso si sa che è Riccardo Barenghi, ex direttore del Manifesto, oggi approdato alla Stampa. Dal quotidiano comunista a quello della Fiat. Jena voltagabbana?Hai fatto il percorso inverso di Furio Colombo.«Non mi fa impressione. Non ho mai pensato di passare tutta la mia vita al manifesto. E non ho mai desiderato andare in un altro giornale militante, tipo Liberazione o l’Unità. Volevo andare in un giornale vero, con un editore vero».
Sul sito. (csf)
da Isabella Guarini
Caro CSF, Ric. Bar. è un personaggio esemplare per la mia statistica sulla gioventù della classe dirigente del nostro paese. Dalle interviste di CSF appaiono elementi comuni, che ho già rilevato, come aver partecipato a movimenti politici di contestazione, picchiando, fumando spinelli e nottambulando. Un marchio generazionale che produce il voltagabbana per professione, in politica,nel giornalismo. Mi chiedo se esistono i voltagabbana magistrati, avvocati, medici, ingegneri, operai, casalinghe, etc e da quale ” imprinting” giovanile siano caratterizati.
da Giusi D’Urso, Pisa
Mangiare una granita in Sicilia, soprattutto nel messinese, è come gustare un morso d’estate, inebriarsi di un insieme di sensazioni mai provate. La granita, di qualsiasi gusto, ma soprattutto quella caffè con panna è davvero un nettare può dare dipendenza…e che, paradossalmente ti scalda il cuore.
da Vittorio Grondona
Dopo aver elencato in Parlamento la straordinaria moltiplicazione dei suoi averi conseguenti alla sua politica, senza minimamente accennare che per tutti gli altri italiani c’è rimasto ben poco da dividere, il Cavaliere ha pronunciato la celebre frase riveduta e corretta per la circostanza: “Avanti col partito unico, solo chi entra sarà candidato”. Equivale in pratica a: chi non è con me è contro di me. Il miracolo l’ha già fatto intortando di nuovo AN e UDC e tenendo stretta al guinzaglio la scodinzolante Lega, quindi ora si merita entrambi i paradisi, quello terreno e quell’altro ben più ambito, dove a differenza del suo predecessore volerà diritto senza passare dalla croce che con le sue leggi ad personam è riuscito abilmente ad evitare. Quella ce la lascia per ricordo, così ci ricorderemo quanto siamo stati coglioni a fidarci di lui.
da Claudio Urbani, Roma
A chi può interessare segnalo questo sito :http://www.pentagonstrike.co.uk/pentagon_it.htm#Main
Dal sito www.larepubblica.it: “La crescita nell’anno in corso sarà pari all’1,2%: è quanto si legge in un documento di sintesi della trimestrale illustrato oggi durante il Consiglio dei ministri. Il deficit per il 2005 – si legge nello stesso documento – si attesterà all’interno di “un intervallo compreso tra il 2,9 e il 3,5% del Pil. Dal governo via libera alla trimestrale di cassa e all’aggiornamento delle stime macroeconomiche. L’aumento del Pil era del 2,1%, ma è stato tagliata dello 0,9%. Confermati gli acconti Irap di giugno e luglio”Le denuncie della sinistra sulla finanza disastrata del governo Berlusconi, ampliamente e fortemente smentite, sono ora una penosa relatà. Le catastrofica realtà non sarà mica colpa di chi le aveva previste?
da Massimo Puleo
Lo ammetto, invocando la legge sul pentitismo: sto in Sicilia e non ho mai preso una granita in vita mia (ma nell’infanzia sì, di quelle fatte in casa). Ma il post di Di Prima mi ha aperto gli occhi e non solo. Devo provare! Signor Di Prima, mi aspetti a Messina ché arriiivooooo!
da Alessandra Trivero, Milano
Le diverse medie tra uomini e donne nei risultati delle risposte ai quiz del Corriere vogliono certamente dire qualcosa. Per esempio: gli uomini hanno più tempo per leggere i giornali e per di più ritengono questa attività prioritaria rispetto ad altre per la vita di tutti i giorni? (Il mio consorte non può addormentarsi ogni sera se non ha letto il giornale: qualsiasi ora sia e per quanto stanco possa essere). Altro esempio: gli uomini giocano spesso – quasi sempre e su quasi tutto – molto più delle donne e quindi sono migliori giocatori?
I dipendenti del Comune di Bologna sono in agitazione. Pare che il Comune voglia ridurre del 30% il premio di produttività sancito dagli accordi con i predecessori Vitali e Guazzaloca. Le reazioni sono aspre: Alessandro Alberani della CISL: “Cofferati non deve fare come Berlusconi: non si aumentano gli assessorati per risolvere problemi politici. Questa è la ricetta del Governo che pensa di superare la crisi politica aumentando i posti nell’esecutivo”; Dante Forni dell’ UIL: “Se si deve tagliare lo si faccia sulle consulenze, o sui posti di giunta, non sul salario dei lavoratori”; Cesare Melloni della GGIL: “Dobbiamo mantenere la vertenza sul terreno sindacale, attenti a non buttarla in politica”. Se si pensa che si sta parlando di stipendi intorno ai mille euro mensili in un comune dove, si fa per dire, si paga a caro prezzo anche l’aria che si respira, possiamo tirare tranquillamente la conclusione che non c’è niente di nuovo sotto il sole. In politica l’abito fa il monaco!
da Riccardo BIanchi, Roma
Oggi è il giorno della settimana nel quale la BBC pubblica il suo “Weekly world news quiz”… Chi vuole provare deve andare a http://news.bbc.co.uk/2/hi/in_depth/4495111.stm