da Luciano Buonaiuto, Aversa
Caro Freda, pragmatismo, tecnicismo e benessere non sono nè ideologie, nè assassine. Sono pratiche che migliorano la qualità della vita, e non uccidono l’amore per il bello, la cultura, la fraternità. Ma poi mi chiedo perché demonizzare la televisione. Fermati davanti a un’edicola, e conta quanti sono i periodici che si occupano di “grandi ideali”; o leggi la pagina degli spettacoli, e conta i film!
da Claudio Urbani, Roma
(…) sulla guerra del Vietnam non si ricorda lo strazio di una intera popolazione subito per anni e i morti causati, si contano le battaglie vinte scordandosi magari che conta come si è persa una ignominiosa guerra, sottilizando se i soldati sono andati via stanchi tristi o, senza dubbio, felici. Sullo spot svedese (…)quel che conta è l’opinione che purtoppo hanno di noi, lungi da quella considerazione positiva che ci era stata propinata da questo governo. Nessuno penserebbe mai di dare pacche in testa a Blair o Chirac, ne a fare spot contro. Questo dovrebbe far meditare sul rispetto che hanno di noi. Il resto è solo aria fritta.
Ceratti osserva che un provvedimento come la proroga di Rete4 arricchisce Berlusconi; subito dopo aggiunge, da saggio cultore della logica qual è: si può anche pensare che sia un bene. La gran parte degli antiberlusconiani si dimentica però di fare l’aggiunta. A loro perciò chiedo: se io vi mostro un provvedimento della sinistra che danneggia economicamente o giudiziariamente gli avversari, siete d’accordo a dedurre che esso è stato preso con quello scopo, riprovevole almeno quanto le leggi ad personam fatte da Berlusconi?
da Ilaria Mosso, Roma
Personalmente anche io non ho apprezzato il tono e l’atteggiamento da lei tenuto nell’intervista a Romina Power. Non sono mai stata una fan della coppia Al Bano/Romina ma non credo sia una buona ragione per vedere una persona messa sotto torchio così come è stato con lei, quando non credo nemmeno fosse stata lei a chiedere questa intervista. E poi, sinceramente, non so agli altri lettori di Magazine, ma a me non interessa per niente sapere se la signora faccia sogni erotici con Albano o sottolineare la sua ignoranza in materia politica (anzi, beata lei che non conosce le persone menzionate, forse si vivrebbe tutti un po’ meglio ignorandone l’esistenza!), forse, come dice la stessa Romina, queste cose dovrebbe andare a scriverle per Novella 2000 dove troverebbe molti più lettori. Un cordiale saluto.
da Alberto Arienti
Sia Freda che Natalino, nell’affrontare il problema tv si fanno fuorviare dalle ideologie. Berlusconi non ha inventato lui la tv commerciale con i relativi modelli di comportamento, li ha solo applicati all’Italia. Ed ha vinto non perchè l’alternativa erano i comunisti (alla Rai comandava la Dc), ma perchè la tv commerciale ha vinto in tutto il mondo. Il guaio per noi è che, visto che la tv commerciale è tutta di una stessa proprietà, la tv pubblica ha dovuto fare opera di bilanciamento a questo strapotere, snaturando le sue prerogative per diventare la seconda gamba del duoopolio, mandando a picco ogni sua funzione culturale.
FATTO!
da Giorgio Trono
Giuda Maccablog spiega in maniera esaustiva la politica estera di Prodi e il Foglio gli concede l’onore dell’editoriale. In Documenti.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Credo che sarebbe stata molto più interessante l’intervista alla statua di Carlo Porta a Milano. Come può una persona che vive da quarant’anni in questo Paese ignorarne i personaggi, nel bene e nel male? Forse fingeva ma se fingeva è risultata sgradevole. Del resto lei dice che è un’artista e si sa come sono gli artisti, bizzarri
da Lorenzo Barracco
Ha ragione Gianni Franchini: siamo un po’ in malafede. Sono anni, infatti, che Retequattro ciclicamente manda in onda, in prima serata un giorno a settimana, i film con Bud Spencer e Terence Hill. Con l’eccezione-Trinità, generalmente riservata a Canale 5.