da nipote di badante di sig Urso, scioperante
Scusate, ma io sono il nipote della badante, ecc., non la nipote. In che cosa il mio italiano ha difettato cosi’ tanto da consentire a gentile corrispondente di attribuirmi altro sesso? Inoltre perche’ gentile corrispondente trova gradevole dialetto diverso dal mio? Io parlo basic italian, come 99 per cento di taliani. Approfitto di occasione per chiedere a signor CSF: ma xe sicuro? Terzista vol dire quel che lui disi? Allora: dagli amici mi guardi Iddio (se lui rilegge definizione scopre che xe teterrima), oppure: ma quando el conflitto diventa serio cossa fa el terzista? (se lui rilegge definizione scopre che el terzista xe bon per dibattito culturale o prolusione cineclub). Ma xe sicuro che l’interpretazione sia autentica?
Quando il conflitto diventa serio conviene comunque conservare un certo distacco. Le faccio un esempio: anche D’Alema a volte dice delle cose giuste (csf)
(da Repubblica.it)
dal blog di Luca Di CiaccioAssodato ufficialmente che: o Berlusconi è diventato l’uomo più prevedibile e noioso della Nazione (come gli zii suonati che a cena raccontano sempre la stessa barzelletta) oppure il blogger Akille è stato assunto come ghostwriter per le sue battute (in ogni caso si faccia pagare i diritti).Dall’altro lato, invece, si segnala un perfetto commento di Sebastiano Messina sull’apostrofo nel nuovo logo dell'”Unione”: «Forse è solo un sospiro prodiano, un apostrofo rosso tra le parole gna’famo».
da Giovanni Trombetti
«Il semplice sospetto che alcuni militanti di Potere Operaio potessero essere coinvolti in una tragedia come la morte dei fratelli Mattei, i giovani fascisti bruciati vivi nella loro casa di Primavalle, fu insostenibile.»
Pace è senza vergogna: quella che lui definisce tragedia a casa mia si chiama strage e vorrei ricordare che uno di quelli che lui chiama “giovani fascisti” aveva 8 anni. Il resto dell’intervista completa il ritratto di un uomo senza dignità.
da Fabio Cernuschi, Milano
Mi è molto piaciuta la definizione di terzismo data da Paolo Mieli e da lei ripresa. Ma una volta non si chiamava semplicemente obiettività?
da Lorenzo Barracco
Non ricordo tutto questo fiorire di vignette per la liberazione dei “mercenari”, qualche tempo fa. Che Vauro faccia parte di quella destra unicamente dedita alla cura dei propri interessi?
Devi ammettere Lorenzo che c’è qualche differenza se ti rapiscono un figlio, un amico, un parente. (csf)
CONTRORDINE di ALESSANDRO ROBECCHI (da Paola Bensi)
«Giù le mani dai nostri bambini o leggerete il futuro nelle nostre manette». Non vi sfugga il calembour. Mani. Manette. Le zingare che leggono le mani (e rubano i bambini), leggeranno le manette. Ah, ah. Ognuno ha i copy che si merita. Comunque – perdoniamogli lo stile – è questo il nuovo slogan delle camicie verdi per la prossima primavera. Un bel pogrom contro il popolo rom e via, si torna ad «avercelo duro» come ai bei vecchi tempi. Il razzismo è il viagra padano. Alla base della nuova crociata, un episodio di cronaca: a Lecco, due ragazze rom patteggiano otto mesi per tentata sottrazione di minore ed escono subito, in quanto incensurate. Nessuno è sicuro di come siano andate le cose, i racconti sono confusi, le ragazze non parlano italiano, la dinamica non è chiara. Ma è un’occasione d’oro per la Lega, un’occasione di mobilitazione «popolare», accompagnata (la manna dal cielo) dal più antico dei luoghi comuni razzisti: gli zingari rubano i bambini. CONTINUA…
da Giorgio Guidoni
Il noto monopolio mediatico comunista si è permesso di annunciare la vittoria alle prossime elezioni: quale affronto! E se vinceranno veramente?Andrà ai governi regionali un classe di dirigenti impelagati in faccende scabrose (Telekom Serbja, Mitrokin, Affittopoli), che però non è mai stata processata, grazie alla benevolenza della magistratura rossa, una classe che porterà terrore, miseria e morte, come d’altronde fan già da decenni in Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche, dove per fare un esempio nemmeno si paga il ticket per le ricette. Se, viceversa, vinceranno i poveracci della destra, che non posseggono nè gestiscono alcun mezzo di comunicazione, nè hanno la gestione pressochè totale della pubblicità, sarà eletta una classe di gente cristallina, che non ha mai fatto patti con mafiosi, camorristi e fascisti, che non si è mai fatta le leggi per il tornaconto di UNA SINGOLA PERSONA, che non è mai stata processata e condannata, che ha amministrato l’Italia rendendola più ricca e più felice, aumentando gli stipendi e le pensioni, abbassando le tasse, rendendo le città più sicure, inaugurando grandi opere a tutto spiano, creando nuovi posti di buon lavoro anche per te, rendendo le adozioni più facili e mostrando un grandissimo rispetto per la natura.
da Peter Freeman
Caro Csf, seguo con crescente preoccupazione le vicessitudini di Isabella Bertolini. Che si sappia.Quanto alle letture del mese, mettiamola cosi’: ho sul comodino una pila di libri da leggere (ultima visita in libreria: dieci giorni fa). “New Thing” di Wu Ming2, “Il Sei Nazioni” di Pessina e Pastonesi (ho appena recensito “Il fango e l’orgoglio” di Catalano e Pacini, bel libro sul rugby: se vi capita leggetelo, ma ti faranno causa per plagio per via di “La sabbia e il cerfoglio“. E non so che fara’ Oriana); “Ragazzi di malavita” di Bianconi, “Destination morgue” di Ellroy, piu’ altri titoli. Ora che faccio, ci aggiungo il Phanchuni scritto da Odian, come mi ingiunge l’Avv.? Ma insomma, almeno le letture, fatemele scegliere in liberta’. Pero’ se qualcuno vuole un consiglio sulle vicende caucasiche, consiglio il diario di viaggio di Potocki, “Viaggio nelle steppe del Caucaso e di Astrakan”, oppure “La guerra santa” di Alessandro Dumas: vi si parla di Cecenia.
Se ne leggono di tutti i colori. Terzismo è stare in mezzo, in maniera opportunistica. Terzismo è fare i paraculi. Terzismo è non prendere mai parte. Terzismo è dare un colpo al cerchio e uno alla botte. In realtà terzismo non è nulla di tutto questo. E siccome la parola l’ha inventata Paolo Mieli, attuale direttore del Corriere della Sera e siccome Paolo Mieli è amico mio, posso ripetere per l’ennesima volta che cosa si intende per terzismo. L’interpretazione autentica è la seguente. Terzista è chi, pur essendo di parte e dichiarando di quale parte è parte, non disdegna, di fronte a casi concreti, di criticare la sua parte e di parlar bene della parte avversa. Capito? Vi faccio anche un esempio. L’altro giorno è caduta una statua di Marc’Aurelio a Roma, dentro palazzo Valentini, sede della provincia. Caduta e rovinata. E alla fine anche un po’ scomparsa. I consiglieri provinciali di An hanno denunciato il fatto, gli assessori del centro sinistra hanno risposto con sufficienza e in maniera elusiva. Mi risulta che l’unico giornale che ne ha dato conto (magari sbaglio) sia il Giornale. Dunque, i giornali di sinistra non si sono comportati in maniera terzista. Ma io sono terzista e in questo specifico caso mi sento più vicino al consigliere di An che all’assessore di sinistra. E non scomodo la solita verità che è rivoluzionaria. Al giorno d’oggi purtroppo di rivoluzionario non c’è proprio niente. (csf)