da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)
Ha ragione Freeman. E’ bene essere in tanti alla manifestazione di sabato. Tanti, tanti … e tirare fuori tutti dieci euro. Se sarete in 100000 verrà fuori un milione di euro e libererete Giuliana Sgrena. E’ l’unico modo che avrete per farvi “ascoltare” dai sequestratori. Per quanto riguarda il ritiro delle truppe, io continuo a chiedermi perché, visto il seguito che hanno le azioni dei terroristi in Iraq da parte di una frazione dell’opinione pubblica italiana, la mafia non cominci ad usare la stessa strategia per chiedere il ritiro dello Stato Italiano dalla Sicilia. Forse con il prossimo governo … E’ triste da dire, ma se proprio vogliamo che finiscano i sequestri è necessario ignorare i sequestratori e le loro richieste. Bisogna isolarli.
da Luciano Buonaiuto, Aversa
Berlusconi non è mio, contrariamente a quel che asserisce Claudio Urbani. Nè io sono di Berlusconi. Mi lusingo di essere solo una persona ragionevole e obiettiva; se sembro un berlusconiano fanatico è solo perché, in un forum di fanatici anti, non si concepisce che una persona ragionevole possa avere punti di vista diversi dal proprio.
da Lorenzo Barracco
“il cavalier Peluria”, “il Foltocrinito di Arcore”, “Bellachioma”, “Cavalier Bellicapelli”, per non parlare del “cuscino a sei piazze sistemato sulla poltrona per non dover segare le gambe alle telecamere”. Non male, come arringa difensiva.
da Gianluca Freda
Temo di aver capito benissimo come e perché gli attuali uomini politici di centrosinistra passeranno alla storia: perché perfino il più piccolo e miserabile di loro (diciamo Rutelli) sembra un gigante virtuoso se paragonato allo squallore morale eall’analfabetismo politico, e non solo, che regnano nello schieramento opposto. Uno dei motivi principali per cui voglio Berlusconi distrutto, è che mi ha costretto a rimanere legato a personaggi di centrosinistra veramente inguardabili e che avevo giurato di non sostenere mai più. Dovessi campare mille anni, me la pagherà cara.
da Giorgio Guidoni
Dopo il Terzismo e la Doppiezza vorrei introdurre il tema della Singolarità. E’ infatti singolare che il Berlusca stia qui ad ammorbarci con le sue bugie sistematiche quando, come suggerisce l’ottimo Furnaga, potrebbe trascorrere la sua vecchiaia (ma non li dimostra, dai…) da qualche altra parte. Per i ringraziamenti suggerisco di cominicare a chiedere, singolarmente, ai parenti delle vittime di Nassirya. Si può poi proseguire con i parenti dei 50mila e passa Iraqeni sacrificati alla causa della democrazia esportata preventivamente, e finire con i parenti dei 1300 soldati statunitensi.
da Feliciano Bechelli
Il blog è di tutti e non mio, né ha lo scopo di far dibattere me e Rogani. Sono convinto che i radicali abbiano poco a che vedere con il centrosinistra: se questa è una fortuna per loro, non lo so e non mi interessa. A me interessa una coalizione che crede in certi programmi e in certi valori e li difende a costo anche di faticose rinunce e dolorosi mal di pancia pur di arrivare – come si diceva una volta – “a una sintesi più avanzata”. Se l’accordo con i radicali dovesse prevedere contributi economici a favore di Radio Radicale (presenza necessaria nel panorama radiofonico italiano) o qualche seggio sicuro nei consigli regionali… ma sì, facciamolo!Se l’accordo significasse mettersi in casa, in una coalizione che già ha il suo daffare a mettere d’accordo Parisi con Rutelli (non occorre scomodare Bertinotti e Mastella), un partito che – lo ripeto – mira “alla liberalizzazione del sistema sanitario italiano” tramite “un buono salute sufficiente a coprire il costo dell’assicurazione obbligatoria spendibile presso una compagnia di assicurazione”… beh, pensiamoci bene prima di mettere nero su bianco. In ultimo – e scusandomi per aver sforato le 500 battute – dico che il comportamento dei radicali in questi giorni è da puttane. O da mercenari.
da Domenico De Franco, Arco
Mi sono intristito moltissimo pensando a illustri desaparecidos della nostra cultura, Biagi, Santoro, Luttazzi, ecc. che un giorno racconteranno ai nipotini questa favola amara, quale insegnamento di vita: “C’era una volta un potentissimo Cavaliere Nero. Un giorno un cantastorie osò raccontare i suoi torbidi intrighi. Per questo il Cavaliere lo uccise. Il cantastorie aveva tre figli che andarono dal Cavaliere per vendicarlo, ma anch’essi ricevettero la stessa sorte del padre. Questi tre figli avevano ognuno tre figli. Così questi nove giovani andarono dal Cavaliere per avere giustizia, e furono giustiziati.” La morale della storia è amaramente chiara: AL CAVALIERE NERO NUN JE DEVI CACA’ ER CAZZO!!!
da Michela Zio
Caro Stefano & Domenico, Siete molto simpatici, brillanti, divertenti. Vorrei conoscervi da vicino per ridere come ho fatto oggi, leggendo l ‘ intervista di Sabelli Fioretti sul Corriere Magazine. Ma al di fuori del settore che ci vede coinvolti, per carità! Sono una giornalista di moda, ma non mi sono mai sentita una poveraccia. Anzi, oggi mi ritengo una privilegiata, perché non ho mai beccato i vostri insulti e neanche le regalie che elargite alle colleghe, quelle “meschine” invitate e salameccate, viziate e coccolate ben oltre i “quattro giorni” delle sfilate, che chinano il capo davanti a una borsa da “cinquecento mila lire” e alla legge della giungla pubblicitaria governata da gente come voi; ma che hanno anche la possibilità di descrivere “merdacciate” , se vedono merdacciate. Voi siete nell’ Olimpo, tutto il mondo vi adora, vivete di soldi e privilegi e non dovete rispondere del vostro operato se non alle banche che vi sostengono. Noi sì. Noi meschine croniste di moda dobbiamo spesso fare i conti con le logiche imposte da un sistema che voi, prima di tutti gli altri, alimentate con la tracotanza del più forte. Grazie Stefano, grazie Domenico. Grazie di avermi risparmiata anche dalle vostre mailing list, visto che avete bandito MFF (il giornale con il quale collaboro) dalle vostre sfilate, perché un bravissimo collega, cinque anni fa, descrisse e commentò, con ironia sferzante ma irresistibile, quello che avevate portato in passerella. Provocando la vostra ira funesta e la condanna all’ostracismo a vita di MFF (alla faccia dello “sfogo momentaneo” ). Quel bravissimo collega, oggi, lavora al Corriere della Sera. Saluti e in bocca al lupo per la prossima sfilata.
da C. Ciano
Premetto che mi sono moderatamente simpatici, la loro intervista sul Magazine del Corriere mi ha comunque indignata. Prima discettano sul coming out “fattore gay”, e a mio modo di vedere “chi se ne frega” di come vivono la loro vita privata, ma quando si addentrano nel campo della visione politica sono opportunisti assai. Non dicono, non vorrebbero dire e poi dicono lo scontato “sono di destra “perché il suo è il suo e quello degli altri è pure suo”. Accidenti che banalità e che qualunquismo, altro che essere o non essere gay! Ma non è proprio la loro categoria (quella degli stilisti, quella dello spettacolo, ecc.) che si professa la più coinvolta verso le persone più deboli, più povere e quant’altro? Quelle che fanno spettacoli for Africa, for Aids, for Tsunami, for fame del mondo, ecc.? Insomma, a mio modo di vedere quelle dichiarazioni sono confuse, date nella condizione di chi non vorrebbe esternare senza offendere qualcuno, ma strizzare comunque l’occhiolino al potere del momento.
da Peter Freeman
Caro Csf, approfitto dello spazio per un appello. Sabato a Roma c’e’ la manifestazione per Giuliana Sgrena. E tu hai pubblicato sul sito la manchette, cosa di cui ti ringrazio.
Aggiungo ai lettori del sito che chi vorra’ e potra’ esserci sara’ certamente benvenuto. E’ bene essere in tanti.