di Serafino Brighenti
Tonna, quello della Parmalat, vuole patteggiare 2 anni di carcere (che sicuramente non sconterà). I controllori di volo di Linate, che abbandonavano il posto di lavoro per andare a giocare a calcetto, sono stati assolti. Un disoccupato incensurato di Sesto S.G. che ha tentato di rubare un paio di scarpe da tennis del valore di 19 Euro è stato condannato a 2 mesi di galera (Corriere della Sera di oggi). Colpa della discrezionalità dei giudici o in Italia abbiamo una schifezza di codice penale?
Qui falle parti mie un signore ha messo dell’acido nel bulbo della doccia della fidanzata, poi tagliato i tubetti dell’impianto dei freni della sua macchina e non contento le ha rubato mutande e reggiseni. E’ stato condannato a sei mesi. Per il furto delle mutande (csf)
da Piero Ricca
Criticare un prepotente, invitandolo a rispettare la Legge, è un lusso che costa. Fatica, tensione morale, impegno civile. E anche denaro. Ma dà soddisfazioni: vivere a testa alta. Ho preso atto con profondo rispetto della decisione odierna del giudice di pace Lidio Morone (condanna a una multa di 500 euro) per la mia contestazione a Berlusconi del 5 maggio 2003. A differenza di Berlusconi e dei suoi simpatici accoliti non grido al complotto né alla persecuzione. Non mi sono avvalso di leggi ad personam, tecniche dilatorie, campagne di stampa diffamatorie verso i giudici. Le persone serie fanno così. Non mi sto difendendo DAL processo ma dall’assurdo. E’ chiaro che la decisione del giudice non può soddisfarmi. Farò ricorso. Rassicuro tutti: non punterò alla prescrizione. Nel merito confermo quello che ho sempre ribadito: in quel corridoio di Tribunale ho criticato un personaggio che sta usando un’abnorme concentrazione di poteri per la propria impunità e i propri affari, tentando nel contempo di zittire ogni voce libera. Tutto il mondo civile sa che quel che dico è vero. Anche quel famoso “Buffone”, vocabolario alla mano, per me è una definizione critica, non un’offesa, tantomeno alle Istituzioni, come pretendeva il signor Berlusconi. Sul piano morale questo mi potrebbe bastare. Sul piano giudiziario, mi batterò per essere assolto. Non per me, ma per difendere un diritto di tutti: quello di criticare i potenti. Nessuno deve sentirsi intimidito. Nessuno deve rinunciare alla propria libertà di espressione. Non mi rassegno a vivere in un Paese in cui i condannati e i prescritti dettano legge e gli uomini liberi, che esigono il rispetto della Costituzione, vengono condannati. Matto da legare? forse. Ma come può essere degna, libera e felice la vita in un Paese in cui lo scandalo si consuma e ben pochi fiatano?
da Gianluca Freda
Ovviamente sarò anch’io alla manifestazione per Giuliana di domani pomeriggio. Non ho capito se Morini ci è o ci fa (temo la prima che ho detto), ma se i rapitori vogliono un milione di euro per la liberazione, basterebbe utilizzare una frazione minima dei soldi che Berlusconi si è autoelargito con lo sgravio fiscale per salvarle la vita, e spero che il suo governo non sia pezzente fino al punto di venire a chiederli a noi. Inoltre, se lo stato italiano invadesse la Sicilia e iniziasse a sterminare la popolazione di intere città, come gli Usa fanno in Iraq con la collaborazione italiana, anch’io ne chiederei il ritiro immediato, anche a costo di trovarmi d’accordo con la mafia.
LIBERIAMO LA PACEGiuliana, Florence, Hussein tutti gli ostaggi e il popolo iracheno
MANIFESTAZIONE NAZIONALEproposta da il manifesto
SABATO 19 FEBBRAIORoma ore 14.00 P.zza della Repubblica
ore 17.00 Concerto piazza di Porta Capena
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul sito http://www.fermiamolaguerra.it/.
Potete anche firmare la petizione online per la liberazione di Giuliana, Florence e Hussein a questo indirizzo http://www.petitionspot.com/petitions/freevoicesfreedom.
Per aderire all’appello e alla manifestazione:adesioni@mow.it (abbiamo predisposto tutto per voi: basta firmare e inviare)
da Barbara Melotti
Io ci saro’, per Giuliana e per tutti.
da Virgilio Mancini
Accolgo l’invito di Freeman e anch’ io sarò in piazza domani a chiedere la liberazione di Giuliana e, visto che l’ho sempre fatto, anche il ritiro dei nostri soldati. A quelli convinti che chiedere il ritiro significhi appiattirsi sulle posizioni di Bertinotti, vorrei chiedere se per caso il governo polacco, il governo ucraino del tanto osannato Jushenko e il governo olandese, i quali hanno annunciato che a breve ritireranno le loro truppe presenti in Iraq, siano anch’essi influenzati dal nostro Fausto. E ai catastrofisti invece domando cosa è successo dopo il ritiro dei militari spagnoil, portoghesi, ungheresi, nicaraguensi, domenicani, honduregni, neozelandesi, thailandesi o filippini dall’Iraq. La risposta? La situazione non è cambiata di una virgola. Ricordo inoltre che l’Onu ha posto come scadenza la fine del 2005 per l’inizio del ritiro dei militari stranieri; prima di stanziare 291 milioni di euro per la missione, non era il caso di cominciare a parlarne, di questo ritiro?Giuliana libera! Via le nostre truppe!
da Silvia Palombi
ARRIVEDERCI A ROMA PER GIULIANA SGRENA E GLI ALTRI SEQUESTRATI E CONTRO LA GUERRATUTTI
Dopo aver scritto una bellissima biografia di Don Milani,”IL segreto di Don Milani”, Mario Lancisi esce ora in libreria con un altro libro dedicato al priore di Barbiana, “No alla guerra”. Se volete avere qualche idea di che cosa si tratti, cliccate QUI. Ci sono anche brani di interviste a Giancarlo Caselli, Adriano Sofri, Fabrizio Fabrini, Massimo Cacciari, Franco Cardini e mons. Capovilla.
da Luciano Buonaiuto, Aversa
Veramente di cattivo gusto l’ultimo intervento di Alberto Arienti (Fratelli De Rege); disonora l’autore, fortunatamente solo lui, e fa scadere il livello del blog. Ma voglio ugualmente rispondere. Mi sono interessato al blog senza secondi fini, sollecitato da un autorevole frequentatore mio amico, che è un fanatico antiberlusconiano, ma almeno è una persona intelligente, ed è l’autore del maggior numero di interventi, non numerosi in verità, basati su ragionamenti e non su invettive o stupide ironie. Continuerò a frequentarlo con piacere fin quando anche a Claudio piacerà.
da Pino Granata
Ho letto molto attentamente l’articolo di Fini in Documenti e devo dire che questa lettura mi ha procurato un certo malessere. Innanzitutto non è assolutamente vero che tra i giornalisti solo Montanelli e Biagi non si erano pedissequamente schierati con l’estrema sinistra. Sabelli Fioretti è testimone e può confermare che Lamberto Sechi allora direttore di Panorama, restò nell’ambito della Sinistra democratica e non ebbe mai nessun cedimento nei confronti dei gruppi extra parlamentari.Sechi era alora il direttore del settimanale più influente del Paese ed il suo ruolo era sicuramente maggiore di quello che occupavano i giornalisti citati da Fini. Tra l’altro anche Giorgio Bocca allora pubblicò il suo “Togliatti” che ebbe un grosso effetto acomunista nel Paese. Tra l’altro perchè dimenticare il clima stragista di allora e l’imperversare del terrorismo di destra. E poi questo dipingere i gruppi extraparlamentari di Sinistra come dediti solo alla violenza , mi vede estremamente contrario. Nell’estrema sinistra c’era molta Cultura: E c’era anche molto coraggio: Ed è soprattutto quello che io un po’ rimpiango. Con la gioventù che c’era allora, lo spettacolo penoso che oggi abbiamo sotto i nostri occhi, non lo avremmo visto.