da Paolo Beretta
No, l’errore non é di Ceratti. La guerra in Vietnam non é stata una partita di Risiko, con tante battagline vinte-barra-perse. Gli americani sono stati cacciati, in parte da una guerriglia che non pensa a vincere battaglie, ma a sfibrare l’avversario fino a farlo cedere, in parte da un’opinione pubblica interna che sempre di piú condannava l’intervento in Vietnam. Quanto al popolo vietnamita, puó stare bene o male, secondo i nostri standard, ma bisogna vedere i loro. Di certo ha collaborato attivamente per cacciare gli americani: non si fa smammare una potenza militare di quel calibro senza il completo supporto della gente.
da Tgcom.itUna serata benefica per raccogliere fondi per i bambini colpiti dallo tsunami. E’ questa l’idea che hanno avuto i giovani rampolli della “Milano bene”. Il risultato? Una festa in grande stile. C’erano tutti i rappresentati del neonato comitato Milano Young: Barbara Berlusconi, Giovanni Tronchetti Provera, Nicolò Cardi, Natalie Dompé, Geronimo La Russa, Gilda Moratti, Paolo Ligresti, Micol Sabbadini e Francesca Versace.
da Natalino Russo Seminara
Certo Claudio,vero che tutti i partiti avevano nel programma il ritorno a casa degli occupanti. Così come tutti i partiti, compreso il pcus, avevano nel loro statuto l’idea di libertà e democrazia; bisogna vedere quando se ne devono andare. Lo facessero oggi, gli americani e i nostri, l’Iraq passerebbe da Saddam ad Al Zarquawi. E’ questo che non volete capire. Tra qualche anno si vedrà come starà l’Iraq e voi comunisti, more solito con qualche anno di ritardo, ammetterete che l’intervento Usa è stato un bene (…)
Che palle Natalino ragionare con te. Tu dici che la teoria Bush non è fallita perché otto milioni di votanti lo dimostrano. Io ti rispondo che quegli otto milioni che darebbero ragione a Bush hanno anche detto a Bush di andarsene. E tu mi tiri fuori che noi siamo comunisti. Che palle Natalino ragionare con te. (csf
“Mi chiedo: ma quanti cazzo erano questi di Lotta Continua?”
da Barbara Melotti
Diatriba Prodi – Berlusconi sulle vere o presunte dichiarazioni di Chirac circa la diminuita importanza dell’Italia in Europa con questo governo. Senza entrare nel merito (personalmente penso che Chirac l’abbia detto, credo che sia vero, dubito che Prodi abbia fatto bene a riferirlo), mi preoccupa sempre piu’ il lato dell’informazione. Ieri Berlusconi ha citato una “smentita degli uffici”, qualsiasi cosa significhi, oggi Follini a Repubblica Radio ha pure citato una “smentita dll’Eliseo”. Ho fatto una ricerca su Google News: apparentemente nessun organo di stampa italiano online riporta notizia di smentite, anzi, ho trovato una dichiarazione di Martino del 16 u.s. in cui ne lamenta appunto la mancanza. Qualcuno del blog ha letto qualcosa in merito? E comunque, come sempre, mi chiedo perche’ i giornalisti che riferiscono e/o intervistano non oppongano alcunche’ in caso di dichiarazioni non supportate da notizie, o, viceversa, non facciano il loro mestiere compiutamente riferendo i modi e i termini della notizia. Unica e per questo assai pregevole eccezione: Antonello Piroso, la mattina, a Omnibus La7.
da Pino Granata
La partecipazione di mezzo milione di persone alla manifestazione di Roma è la dimostrazione che la Sinistra si sta ricompattando. Una manifestazione civile , senza incidenti e provocazioni che non può non allarmare la destra. Dopo anni di conformismo soporifero ecco che tutti riscopriamo il gusto di fare politica. E’ solo l’inizio. Speriamo bene…
da Luciano Buonaiuto, Aversa
Se il paese più ricco è anche il più forte militarmente, in una vertenza internazionale può cercare di difendere il suo interesse non solo con la guerra. Gli USA, in tempi recenti, hanno risolto molti problemi con le sole pressioni diplomatiche e commerciali. Se l’atomica è in mano a un paese disperato come la Corea del nord, la guerra è per lei l’unica opzione, e diventa più probabile. Dalla notte dei tempi tutti i popoli poveri e guerrieri hanno praticato l’industria del saccheggio a danno dei popoli ricchi e pacifici.
da Giuseppe Lo Conte
Egregio CSF il messaggio dell’Avv. Arena è veramente indegno e mi meraviglio sia stato pubblicato. In quanto al Sig. Bonaiuto i suoi post sono delle autentiche provocazioni all’intelletto dei lettori, l’unica risposta possibile è il silenzio in entrambi i casi.
da Gianluca Freda
Gli ideali del ’68, che fossero “fumosi”, come dice Buonaiuto, oppure no, hanno rivoltato il mondo come un calzino, modificandolo in meglio. Gli italiani che “non volevano rischiare il proprio benessere”, il maggior benessere nato da quell’epoca lo hanno passivamente incamerato, così come oggi stanno passivamente, subendo il suo smantellamento. Non ho molta ammirazione per i clandestini della storia, cioè per chi la subisce anziché parteciparvi, ed è uno dei motivi per cui non amo granché questo paese. Quanto a Fini, il suo articolo descrive una realtà parziale. Ricordo i miei amici rivoluzionari del liceo negli anni settanta, si può dirne molto bene o molto male, ma “borghesi” non erano di certo.
da Giorgio Trono
Credo che più penoso di Ricca ci sia solo chi lo considera un eroe od organizza collette per lui.