da Paolo Antonuccio
Tutta la mia simpatia e soliderietà a Piero Ricca. E a coloro che lo hanno definito ‘penoso’, ‘figlio di papà’ o ‘pirla’ domando: sapete solo insultare o siete capaci anche di formulare concetti di senso compiuto? Sempre pronto a contribuire col mio euro ad un’eventuale colletta.
da Vittorio Grondona
Questa volta il suo accostamento politico ha purtroppo il sapore amaro delle vignette di Forattini. Non sono certamente i compagni ad avere interesse a chiudere la bocca alla giornalista del Manifesto. Ci pensi avvocata, sotto la crosta non c’è proprio niente, la guerra ha inesorabilmente bruciato tutto! Non solo ha incrementato il terrorismo internazionale, ma sta legittimando anche quello politico nostrano che piano piano, con la scusa della sicurezza, arriverà a negarci non solo le più elementari libertà, ma soprattutto ci umilierà nella nostra dignità umana. Cose peraltro già viste e che tristemente tentano di ripetersi se non ci stiamo attenti.
da Giuseppe Lo Conte
Egregio CSF ma come si può storicamente e scientemente affermare che gli americani ‘si stancarono’ di restare in Viet-nam , non furono cacciati ?
da Feliciano Bechelli
Quello che mi ha veramente divertito è l’assoluta mancanza d’ironia del servizio giornalistico.
da Isabella Guarini
La Bertolini c’è!
da Pino Granata
Hai voluto farci vedere quelli che tra qualche anno prenderanno il posto dei loro genitori e continueranno ad imporci la dittatura della razza padrona. Perchè mi hai fatto questo? Non bastano i loro genitori? Non ne posso più. Ti prego nel futuro risparmiami queste cose.
da Francesco Nardi (www.francesconardi.it)
Sintesi del post di “Macchianera” e di quello di Natalino Russo Seminara:”quelli di lotta continua erano otto milioni”.
da Letizia Ricci
Il governo Sharon ha deciso di smobilitare i coloni dalla striscia di Gaza e pure di arretrare un tantinello il muro, qui e là. Una decisione di portata epocale, fondamentale, enorme. Un evento che se davvero si produrrà comincerà a mettere fine all’inferno mediorientale che ha segnato la vita dell’occidente dal secondo dopo guerra. Per far capire quale sia la “qualità” dell’informazione, se ce ne fosse ancora bisogno, ho dovuto notare che il TG1 di Mimum ieri sera non solo non ha messo questa notizia, LA sola e unica notizia, nel sommario, ma l’ha relegata alla fine del TG della rete pubblica più seguita. No comment. Perché non so se sia bene domandarsi il perché.
da Virgilio Mancini
Mi scusi signor Russo Seminara, ma davvero non riesce a cogliere la differenza tra un terrorista e un resistente? Terroristi sono, ad esempio, coloro che si fanno esplodere negli autobus, resistenti sono quei militanti armati che sparano contro i tanks americani. Se in alcuni casi le due cose coincidono, non è detto che debba essere così per tutti. La galassia degli insorti iracheni è formata da una miriade di sigle e di gruppi, parte di questi fanno capo a Zarkawi, altri sono baathisti, nazionalisti, nasseriani o patrioti religiosi che non c’entrano un fico secco con Al Qaida. Altri ancora poi sono semplici delinquenti che sfruttano il caos per fare i loro affari. Perché dobbiamo essere così manichei allora? Non ho dubbi nel chiamare terrorista uno che piazza una bomba in mezzo ad una processione religiosa, ma non me la sento di definire tale un padre di famiglia che mette mano al fucile per difendere la propria famiglia e la propria città da truppe che la stanno distruggendo e bombardando oppure un giovane che lo fa in virtù delle sue idee politiche. Anche il suo Bush fece dei distinguo, ricorda?
Telecamere è veramente un programma fuori dal mondo. Ieri c’era il “Ministro” (purtroppo) Maroni e Dini. La conduttrice imbeccava in ogni momento le grandi opere del centro destra insaporendo il tutto con un pizzico malizioso della presunta potenza decisionale di Bertinotti nell’ambito della coalizione del centro sinistra. Ci ha fatto vedere perfino uffici pubblici dotati di un’efficienza eccezionale che non trova corrispondenza nella realtà da nessuna parte. Maroni e Dini in sostanza erano d’accordo su tutto. Un cameriere, chiuso in una brutta divisa studiata in modo per far risaltare la sua enorme differenza sociale rispetto agli ospiti, serviva continuamente da bere, forse per annacquare l’aridità della discussione. Data l’ora notturna, mi aspettavo che da un momento all’altro il salotto venisse allietato con altre presenze meno impegnative, ma sostanzialmente più gradevoli. Sono rimasto deluso…