da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro Furnaga, non è carino affermare che le persone con cui ti relazioni non hanno niente da dire. Questo blog, che appartiene ad un giornalista notoriamente di sinistra, è uno dei pochi luoghi rimasti in cui si può discutere liberamente. Tuttavia, su questo blog scrivono, e ne sono felice, la Arena, Natalino, Buonaiuto ecc. che di sinistra non sono. Qualche volta si esagera (la storia del Vietnam, Buonaiuto!!). Prova a scrivere ad un blog di destra, incluso la Lega, spacciandoti per uno dell’altra parte politica, il minimo che ti può capitare è che non ti pubblichino. Ad un mio amico, che telefonò ad una certa radio, rivolsero tanti di quegli insulti da mandarlo in depressione, il più leggero fu “terrone comunista, figlio di puttana, ti veniamo a cercare”. Furnaga, sei ingiusto.
da Roberto Reali
(…) Cinico: “Atteggiamento di ostentata indifferenza e disprezzo nei confronti di valori morali e sociali” (Devoto-Oli), è l’aggettivo, che meglio di qualsiasi altro, rappresenta questa maggioranza e chi la sostiene. Qualche esempio? Ne trovate a bizzeffe nelle loro azioni, parole, articoli di giornali, dichiarazioni ecc. Sempre malauguratamente, il cinismo è sempre di più accettato e quindi non più riconosciuto come tale ma come valore sociale. Un po’ come il male che diventa punto di riferimento rispetto al bene. Il Papa ieri ha divulgato un messaggio sul valore della libera informazione, che dovrebbe far fischiare le orecchie a tutti i giornalisti italiani. Ma forse è meglio mettere la sordina, per chi ancora ce l’ha, sulla coscienza, mentre per quelli come Feltri il problema non si pone essendo lui una delle incarnazioni principe del cinismo.
da Pino Granata
(…) E chi di grazia avrei schernito? Non mi sembra proprio di averlo mai fatto (…)
da Giorgio Guiotto
Levata di scudi, alè! Tutti pronti a difendere Ricca, buon ultimo Antonuccio il quale sostiene che chi non la pensa come il martire Ricca è solo capace ad insultare: sbaglio o è Ricca quello che è stato condannato per aver insultato qualcuno? Peter, forse non te ne sei accorto ma hai dato ragione a Feltri Vittorio…
da Alessandro Ceratti
L’ultima lettera di A. Furnaga è per me davvero inquietante. (…) A occhio mi pare proprio che creda a quel che afferma. E allora come è possibile spiegare che apprezzi Natalino, famoso su questo blog per la sua totale assurdità, o Buonaiuto proprio nel momento in cui sostiene che gli americani in Viet Nam erano soltanto un po’ stanchini? Questo pone un problema profondo. Forse Kant aveva torto e non è vero che sono comuni a tutti gli uomini degli “a priori” delle facoltà soggettive. Qua si tratta di una logica diversa, qua si tratta di extraterrestri! Noi o loro, forse non si può ancora dire, ma sicuramente uno dei due gruppi!
da Michelangelo Moggia
Certi sostenitori del cavaliere sono simili a lui in tutto. Ad esempio quando esauriscono gli argomenti cominciano a insultare. Dire che in questo blog vengono favoriti i “comunisti” è una berlusconata; non sarebbe più semplice pensare che i “visitatori” sono in maggioranza simpatizzanti del centrosinistra? O che certe persone scrivono più spesso di altre? Leggo di frequente anche il forum di Beppe Severgnini sul sito del Corriere e anche lì c’è sempre qualcuno che lancia accuse tipo “favorite i messaggi di sinistra”. La spiegazione più logica mi sembra un’altra: certi blog, certi siti, sono più frequentati da persone di “sinistra”; mentre in altri la proporzione è inversa. (P.S. esprimo tutto il mio apprezzamento per il sig. Ricca, che avrà modi un po’ coloriti, ma sono molto più raffinati di quelli di tanti ministri)
da Virgilio Mancini
Ho trovato interessantissime queste “15 tesi inattuali” sulla sinistra, formulate dallo scrittore bolognese Valerio Evangelisti. Se Claudio lo ritiene opportuno può pubblicarle nei documenti. L’articolo in questione è tratto dal sito di Carmilla online. Buona lettura.
da Luciano Buonaiuto, Aversa
Gli americani si ritirarono nel 1972 dopo una trattativa col Vietnam del nord; insisto nel dire che fino ad allora non avevano perso nessuna battaglia. La guerra continuò fra sud e nord vietnamiti fino al 1975, occupazione di Saigon. Quelli che lasciarono in elicottero l’ambasciata americana erano i diplomatici, non i militari. Evidentemente gli americani non avevano fiducia che i vincitori avrebbero rispettato le immunità diplomatiche. La replica più precisa al mio post è, ancora una volta, quella di Mancini, che ricorda il colpo di stato del 1963, appoggiato dagli americani, contro il presidente Diem. Fu l’errore capitale nella strategia degli USA, che portò come conseguenza quasi automatica a tutti gli errori del decennio seguente. È una gravissima responsabilità del presidente Kennedy, purtroppo ignorata da tutti. Perfino il celebre film JFK quasi insinuava che l’assassinio di Dallas fosse stato istigato dai fautori dell’impegno in Vietnam, a cui il presidente si opponeva.
dall’avv. Lina Arena
Se per il sig. Pino Granata scendere in piazza è democrazia gli chiedo verso quale gestione dei rapporti sociali ci avviamo. Perché non riconoscere che il caos è frutto di un disservizio preordinato al fine di riacciuffare il potere? Perché non riconoscere che le truppe del cavaliere non sono riuscite ad espellere la vecchia guardia dc e pci?
da Alcide Furnaga
Ho l’impressione che alcuni dei partecipanti a questo blog ricevano uno spazio doppio rispetto a quello altrui. Posso capire che ciò accada per autori come Buonaiuto, le cui osservazioni acute e pertinenti rappresentano il vero sale di questo luogo telematico. Mi piacerebbe anche leggere più interventi del signor Russo, il quale, da quel poco che ho visto, è la persona dotata della maggior dose di buon senso mai comparsa su questi schermi. Ma perché tanto spazio dedicato ai post di Ceratti, o di Granata, o di Freda, i quali sembra scrivano messaggi tanto per fare numero, o per schernire chi tenta di ragionare, senza aver nulla di concreto da dire? Esiste un diritto di prelazione riservato ai capitani del popolo?