da Rocco Ciolfi, Arce
Saranno pure “strutturali”, “funzionali” e “essenziali”, ma a me questi qua,tutto «lavoro-guadagno, pago-pretendo», mi stanno semplicemente e serenamente sugli zebedei. Tutto il resto è paranoia.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro CSF propongo un “forum” sui seguenti temi. Se ho capito bene per candidarsi alle primarie bisogna proporre un programma. Bertinotti e Prodi ne proporranno uno di Governo, dopodichè Prodi, che vincerà, dovrà tener conto del partito di RC aprendo un confronto con Bertinotti, ancor più obbligato se questi otterrà un risultato importante. I programmi di Pecoraro Scanio e Di Pietro, certamente più legati a temi vicini alla sensibilità dei loro partiti, più attento alla giustizia Di Pietro, più all’ambiente Pecoraro, non potranno essere considerati secondari. Tuttavia cosa dovrá fare Prodi se, per esempio, per Di Pietro le cose andassero benone? Glielo spiegherà in Osco-Sannita che dovrà starsene buono e che non potrà pretendere l’accettazione in toto delle sue richieste? Tra l’altro, se conosco un pò Di Pietro, non saranno affatto collimanti con quelle dei Verdi. Altra considerazione, è una buona idea concentrare le primarie in una data? Non sarebbe meglio suddividerle per macroaree e svolgerle in tempi diversi, anche per dare maggiore visibilità ad una coalizione che ha problemi mediatici? Francamente queste primarie, nate forse da un’idea estemporanea, mi sembrano un casino. Sono favorevole alle primarie per le regionali, molto meno a quelle nazionali.
da Gianluca Freda
Caro Riccio, la vedo un pò sul chi vive. La prego, si rilassi e metta giù il fucile. Non vogliamo né distruggerla né ridurla sul lastrico. Anzi, vorremmo strapparla all’isolamento rabbioso e paranoico che traspare da ogni riga che scrive. Alla base, immagino ci sia il senso di colpa di chi sente di aver sfruttato il lavoro altrui e la società in cui vive avendo dato in cambio ben poco, e ora si sente assediato da nemici. Non siamo suoi nemici. Le daremo la possibilità di pagare qualche soldo di tasse in più, per rifarsi. Vivrà comunque bene, e si sentirà membro di una collettività anzichè Davy Crockett a Fort Alamo. Non abbia paura. La lotta all’emarginazione sarà tra i primi punti del nostro programma.
da Alessandro Ceratti
Non sono certo io a pensare, signor Riccio, che l’avvento di “comunisti” quali Bertinotti o Prodi sia per lei foriero di chissà quali sventure. Ovvio che no! Ma se gli elettori “deboli” decidessero di votare secondo il metodo che lei gli consiglia e scegliessero di sostenere lo stesso tasso di estremismo e disprezzo della democrazia e della legalità che lei sostiene votando Berlusconi, ebbene sì, di pericoli reali ne correrebbe. Certo, uno come Berlusconi ancora manca nel centrosinistra, ma se costretti (dalle buste paga misere, dai prezzi esorbitanti, dall’iniquità della società) anche gli elettori “deboli” (e un po lenti) non tarderebbero a trovarlo. Ora questa persona non esiste. Ma quando esisterà, prima ancora che possa vincere le elezioni, la maggior parte del danno sarà già stata fatta.
da Sergio Gasparini, Roma
Si legge di cose molto invereconde, tu ti presenti, no tu non ti presenti, e se ti presenti e perdi stai zitto e obbedisci, indiciamo le primarie di chi si può candidare alle primarie, e noi non ci presentiamo con un nostro candidato?. E se quegli sfigati si presentano e vincono, noi i nostri conticini pregressi come li quadriamo? Mi cresce una domanda nella pancia: ma i convocati per questa finale regional-politica, quindi noi comuni portatori di diritti costituzionali, diciamo elettori, deteniamo in quanto tali una sola possibilità, votare un tizio o un caio, o un partito o un altro, e poi basta, al resto pensa la costituzione che assegna ad ogni eletto la piena disponibilità del suo voto, vale a dire, e io penso giustamente, che è responsabile unicamente verso se stesso delle sue indicazioni di voto, il nostro compito di elettori è gia bello che finito, ragion per cui cari centrosinistri un piccolo sforzo lo vogliamo fare, un piccolo rischio lo vogliamo mettere nel computo, la mia sveglia come quella di tanti, alla mattina, e non c’è verso suona sempre alle 6.
Sa che mica ho capito? (csf)
di Gianni Guasto
Caro signor Moggia, i “sono stato frainteso!” cui Berlusconi ci ha abitutato, a scapito della fama di “Grande Comunicatore”, non sono soltanto gaffes, ma rispondono ad un disegno comunicativo preciso: quello che risponde alla semplice regola che vuole che una notizia smentita sia data due volte. Se Berlusconi dice ad esempio che l’omicidio D’Antona è un regolamento di conti nella sinistra gioca su un’ambiguità storica e linguistca, che può lasciare qualche traccia in una percentuale non trascurabile di elettorato. Se poi il giorno dopo dice di non averlo detto, fa in modo che lo stesso messaggio continui a moltiplicarsi sui giornali. Berlusconi conta sull’impreparazione di molti elettori e sulla vulnerabilità alle notizie superficiali dei lettori distratti. Finchè dura il suo gioco. Ma quanto può durare?
da Peter Freeman
Caro Csf, ieri alla riunione della GAD, secondo quanto si legge sui giornali, Boselli e Rutelli si sono rivolti a Bertinotti con tono tra il perentorio e l’isterico: se perdi le primarie il tuo programma lo cestiniamo. Strano modo di pensare. E’ chiaro che prevale il programma di chi vince le primarie ma e’ altrettanto chiaro che si tiene conto anche del programma di chi perde. Le coalizioni, da che esistono, funzionano cosi’. Questi sono fuori di testa. Suonati come birilli. Sull’orlo di una crisi di nervi. Se la pensano in quel modo, Vendola dovrebbe imporre il suo programma fregandosene di quello di Boccia, e invece ne terra’ conto, eccome.Ridicoli, questo sono. Vince Vendola e la prima cosa che dicono e’ che deve farsi interprete di tutta la coalizione, Boccia compreso. E se vince Prodi no? Ma andassero a farsi una canna. Gli farebbe solo bene.
da Michelangelo Moggia
Cari Berlusconiani spesso vi comportate come il nostro simpatico premier. Prima dite delle cose offensive e provocatorie che nemmeno Sgarbi ubriaco si sognerebbe di dire, poi vi risentite se ricevete critiche o risposteper le rime e dite di essere stati fraintesi. Provate a esporre le vostre idee con calma e chiarezza e vedrete che non riceverete risposte “sopra le righe”, ma eventualmente critiche o opinioni diverse.
da Germano Paciocco
Se siamo arrivati alle storielle da libro cuore (Il mio amico comunista?), è segno che sono alla frutta. Caro signor Carlos, Cosmo, o come si chiama: ho sentito parole come le sue centinaia, forse migliaia di volte. Provengo da una famiglia di destra, non dico nenestante, ma certamente senza problemi. Ciò non mi ha impedito di pensarla diversamente dai miei, pur senza interrompere gli ottimi rapporti che ho con loro, e soprattutto non mi ha impedito di conoscere persone di sinistra validissime, per niente invidiose. Delle bellissime persone di cui non faccio l’apologia perché le storielle strappalacrime non mi piacciono. Non bisogna confondere il piano dell’esperienza personale (“tutti i comunisti/fascisti che ho conoscito sono…) con il piano dell’esperienza politica. La sua è demagogia distillata, che qui non fa presa, se non su chi è già convinto che il mondo si possa dividere in buoni e cattivi. Se vuole può provare a mandare qualche pezzo al Tg di Fede, qualche altro pover di spirito potrebbe anche riuscire a convincerlo.
da Folco Riccio
Si evoca Prodi o, magari, Bertinotti credendo di intimorirmi. Ma credete davvero che se il centrotrattinosinistra andasse al governo i miei affari sarebbero in pericolo? Non state in ansia per me, rilassatevi, io non temo nessuno. Se anche Bertinotti venisse eletto presidente del consiglio, credetemi, per me non cambierà molto (quanti affari, e soldi, ai tempi delle coop rosse!).Ho lavorato sotto governi di ogni specie, e vi garantisco che sopravvivrò,e sapete perché? perché io sono strutturale per il sistema, sono funzionaleper l’economia di mercato, insomma, sono essenziale perché il giochino funzioni,e voi dovete farvene una ragione.Chiedetelo ai vostri capi e capetti, loro lo sanno bene; da sempre (anchese non ve lo diranno mai).