dall’avv. Lina Arena
“Quando cambiano i tempi, cadono i vincitori, si alzano i perdenti. I giusti rimangono sempre quelli che erano “. Racconto breve di Nasho Jorgaqi, scrittore albanese della scuola di Ismail Kadarè.
da Giorgio Guiotto
Carissima Palombi, non comprendo la sua arrabbiatura. Anzichè sul treno il teatro, magari il Don Giovanni, il suo posto è in prima fila zona centrale, purtroppo ha le stampelle, cosa fà? Si ferma all’ultima fila magari decentrata implorando uno scambio oppure arriva sino al suo posto? Scusi sa, ma se in partenza la carrozza 12 è lontana dall’ingresso della stazione vorrà dire che all’arrivo sarà più vicina, o no? Basta con questo vittimismo, certo che il Berlusca le pensa proprio tutte!!!
E che c’entra Berlusconi? E che c’entra Berlusconi? Inoltre: che cosa pensi della signora Palombi è chiaro. Non è chiaro che cosa pensi delle persone che non l’hanno aiutata. Tu ti saresti comportato nella stessa maniera? (csf)
da Federico Frigato
Militanza: totale adesione ai principi di un movimento politico, artistico, religioso; partecipazione convinta ad ogni sua forma di attività pratica. Non credo sia anacronistico, la passione fa vivere le società. Alessandro Ceratti ne avrebbe sicuramente bisogno.
da Alberto Arienti
Ho il dubbio che gli attuali presunti terroristi islamici godano di più garanzie giudiziarie di quanto ne abbiano godute i terroristi italiani degli anni di piombo…
da Folco Riccio
Con il pragmatismo che lo contraddistingue, oggi Berlusconi è tornato sulla questione nucleare. Discorso chiaro e semplice: a fronte di una domanda (e bolletta) energetica in costate aumento, non sarebbe il caso di tornare al nucleare? Certo, bello sarebbe fare i naturalisti tout court e rifiutare a priori il confronto, ma questo è un lusso che, se vogliamo mantenere gli attuali tassi di sviluppo e benessere, oggi non possiamo più permetterci. E allora che si fa? Nucleare si, nucleare no? E se no chiedo: è lecito comprare energia dalla Francia? E se per coerenza ancora la risposta fosse no, come sfameremmo la nostra sempre crescente fame d’energia? E quandanche qualcuno del centro-sinistra fosse d’accordo, chi lo direbbe ai vostri (C)cento Pecoraio Scanio? Intanto io mi avvantaggio (sapendo dove andrete a parare): si, sarei anche disposto a far realizzare una centrale nucleare, o magari un deposito di scorie radioattive, vicino casa mia.
da Giovanni Trombetti
Devo dire che il ragionamento di Urso non fa una piega, i principi che enuncia valgono per certi versi anche in azienda. Lui poi è molto bravo a scrivere, direi che è un perfetto politico. Quello in cui lui sbaglia è innanzitutto che nessuno di noi ha voglia di pensarla come un politico – già ce li sorbiamo mane e sera ed anche al processo del lunedì – e poi perchè è la politica che deve capire il volere della gente, e non al contrario la gente (Ceratti la pensa come tanti, a sinistra) che deve plasmarsi sui suoi politici. E l’impegno politico attivo è senz’altro meritorio, ma mai obbligatorio.
da Alessandro Ceratti
Furnaga ci dice di scendere dal pero e di rendersi conto finalmente che è impossibile governare il paese senza accordarsi coi poteri mafiosi onnipresenti, senza garantire vantaggi e protezioni a questo e a quel notabile, ai portaborse ecc. ecc. Ammesso che sia vero (e non ci credo), ebbene che me ne faccio di una democrazia? Ridatemi Luigi XIV, Ivan il terribile, Giulio Cesare. Non riesco proprio a capire perché dovrebbe essere meglio il presidente del consiglio di turno che è costretto a fare quelle cose piuttosto che il principe ereditario di turno, che ai mafiosi, ai notabili, ai portaborse taglierebbe la testa se per caso gliene venisse l’uzzolo.
Mastella ha ben detto. A sinistra, solo candidando una donna si ridicolizza tutto l’apparato.
Se la guerriglia ha come obiettivo un esercito invasore, mentre il terrorismo ha come obiettivo i civili, si può tranquillamente dire che in Irak ci siano entrambi. Che poi siano anche differenti manifestazioni di una stessa organizzazione, questo è tutto da dimostrare. Gli imputati di Milano, quindi, potevano aver aiutato sia la guerriglia che il terrorismo e nel dubbio si assolve. Però, se anche fosse guerriglia, questa potrebbe anche essere diretta contro l’esercito italiano in Irak. In questo caso l’obiettivo di sicurezza delle nostre truppe non dovrebbe essere prevalente?
da postazione telefonica di badante rumena del signor Urso
In costanza di sciopero questa badante e’ autorizzata a precisare a) caro CSF adesso ha capito perche’ le hanno chiuso Cuore e qualcosaltro? L’umorismo non passa. E neanche il cervello. Pero’ Lei deve trovare il coraggio di dirglielo, a certa gente: se no autorizza i peggiori sospetti. Esempio: Arena e Ceratti sono la stessa persona (Arena recita la parte del piu’ intellettuale), oppure Arena e Ceratti sono Lei, in maschera. Insomma, non potete esistere in natura tutti e tre. Voglio dire (non io, badante, ma il signore in sciopero): almeno uno di voi lo sa che il cervello all’ammasso e’ un’invenzione degli avversari di classe (come: trinariciuto) e che, altempo in cui quel conflitto non era silenziato da quello religioso (come oggi), il cervello all’ammasso era un’esperienza formativa inestimabile (abbattuta neIl ’68 per pura stupidita’)? O credete tutti che i salotti, divertentissimi, siano il luogo della lotta? b) se Urso leggesse… o se vedesse… Prego astenersi bestialita’. Perche’, come dice Brecht, c’e’ il rischio che contagi. E il signor U potrebbe esseretentato di dire, da perfetto imbecille: ma lei vuole insegnare A ME chi sono quei due? c) ermeneuti? quali ermeneuti? le parole del signor U su cattivi maestri autolesionisti e su sventurati proseliti (ancorche’ in una cornice estetica pregevole) sono chiarissime. Le ha capite anche il mio precedente padrone, il conte rumeno Vlad Dracul.
Non mi hanno chiuso Cuore, mi hanno cacciato (csf)