(da Claudio Urbani)
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)
Il nucleare è indispensabile per un futuro (non prossimo, ma nemmeno troppo remoto) nel quale l’Italia non voglia dipendere totalmente dai paesi confinanti e stare quindi sotto il giogo francese (perché di stare sotto quello svizzero, austriaco o sloveno proprio mi rifiuto). Il nucleare è la base di una possibile economia all’idrogeno. Il nucleare è meno pericoloso della produzione tramite centrali termoelettriche: ora non si contano i morti per malattie respiratorie dovute all’inquinamento da combustione nelle centrali elettriche. Si contano solo quelli di Chernobyl.
da Massimo (?)
Caro Csf, mi perdoni l’intrusione ma da lei questa non me l’aspettavo. Lei gironzola tra giornali, siti internet, radio e tv ma riesce a fare in modo di sparire e diventare evanescente non appena lo desidera. Le dico questo perchè consultando il sito di Roberto D’agostino tale Natalino Russo Seminara sembra essere parecchio preoccupato dalla sua insolita lontanza dai media. Confesso che non ho idea di chi sia questo Seminara ma la prego, Sabelli, telefoni a casa! Le invio link al sito http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_16260.html, lettera n. 8
da Alessandro Ceratti
Dal Devoto Oli. “Militante: Riconducibile alle idee di inquadramento e di lotta al servizio di una fede spec. religiosa”. Ne abbiamo veramente bisogno? Se Bedetti avesse detto: “un cittadino appassionato” non avrei avuto nulla da eccepire. Anzi lo avrei lodato. Ma un cittadino appassionato non avrebbe sostenuto quelle posizioni.
da Alcide Furnaga
Ceratti, vedo emergere anche nei suoi scritti quel trasformismo comunista che mi è ben noto. Negli anni ’50 la sinistra aspettava Baffone; nei ’60, Mao; nei ’70 voleva colpire il cuore dello stato. Oggi, mutato il vento, mostra orrore per Ivan il Terribile, Giulio Cesare, Berlusconi e perfino Luigi XIV. Come se il centrosinistra, negli anni di governo, non avesse gestito il potere esattamente coi metodi che ho descritto. E come se la democrazia non consistesse nella semplice possibilità di far scegliere ai sudditi la persona a cui affidarlo. La quale non potrà che essere il solito Ivan, Giulio, Luigi, sotto mentite spoglie. Dotato, possibilmente, della determinazione necessaria.
da Gianni Franchini
Mi spiace contraddire Freeman per il quale ho grande stima ma nella maggior parte degli stati americani le primarie sono “closed primaries” ovvero votano soltanto gli iscritti al partito. Nelle “open primaries”, più rare, votano anche gli indipendenti e gli elettori registrati in altri partiti. Che mi sembra cosa diversa e più seria, ai fini di una reale consultazione della base di un partito, del chiedere a chiunque un documento e far firmare quattro paginette di un programma come è successo in Puglia. E’ poi vero che “nelle vie pugliesi passano spesso cittadini pugliesi”, ma aggiungo che passano ad esempio anche elettori di Fitto ai quali non deve parer vero di poter dare un (presunto, certamente) contributo alla vittoria di Fitto votando per Vendola. Comunque sia, non mi sembra serio un sistema del genere ma solo frutto della confusione imperante. Ringrazio Csf per la mia prima pubblicazione e saluto tutti i partecipanti al blog.
Veramente, a dar retta a un sondaggio di Crespi, che non e’ il sondaggista di Bertinotti, e pubblicato oggi dal Giornale, che non e’ Liberazione, Vendola in questo momento avrebbe 7 punti di vantaggio su Fitto.
da Claudio urbani
Non posso e non voglio entrare nel merito della sentenza di Milano. La cosa che mi domando è se il giudice ha veramente applicato le leggi come sostiene. Appurarlo non sarà difficile, se ha sbagliato è giusto punirlo in base alle norme vigenti. Riparare alla sentenza può intervenire l’appello. Ma se ha applicato le leggi vigenti, allora non capisco assolutamente le proteste dei parlamentari. Questi hanno sempre sostenuto che i giudici si debbono limitare ad applicare le leggi che il parlamento delibera. Se questo è avvenuto, tali leggi chi le ha promulgate???
da Pier Franco Schiavone, Milano
Domani ricorrerà la giornata della memoria. Il 27 gennaio 1945 veniva liberato il campo di sterminio di Auschwitz dove hanno trovato la morte oltre un milione di persone in maggioranza ebrei. È una data su cui riflettere, in particolare noi occidentali, perchè il genocidio è stato ordinato da una elite figlia della cultura dell’occidente. La shoah ha rappresentato, secondo me, il massimo dell’orrore perché non si è sterminato una massa di persone per fini di potere, è ciò che ha fatto Stalin, o per follia e furore ideologico, è ciò che ha fatto Pol Pot, ma si è sterminato, lucidamente, per una questione razziale. Invito tutti a visitare il sito http://www.yadvashem.org/, sconvolgente, vi è un enorme data base di nomi di persone con le loro storie. Credo che sarebbe significativo se domani comparisse sul sito una stella gialla.
da Alberto Arienti
Giovanni Trombetti ci dice che “il nucleare è l’unico sistema produttivo a potenza rilevante con impatto ambientale praticamente nullo”. Le scorie evidentemente non hanno alcun impatto ambientale, evidentemente. Senza contare che qualsiasi “fuga” di materiale radioattivo impiega secoli per perdere la sua potenza…
da Giorgio Guiotto
Non è LUI che organizza i treni, gli orari, il numero dei vagoni e per finire l’infortunio alla Palombi? Arienti, stai dicendo che i poveri brigatisti sono stati trattati male? Fino a prova contraria (col cavolo che li avrei fatti uscire!) gli islamici non avevano ucciso nessuno, mentre i tuoi amichetti (?) qualcosa avevano combinato. Vogliamo riscrivere ANCHE la storia dell’eroiche BR? Non esageriamo, per favore.