da Rocco Ciolfi, Arce
No, caro Sig. Fantini a noi non ce la dà a bere: ne sono certo, Lei non è un supporter berlusconiano. Sono sempre stato convinto che è sufficiente avere due normali attributi, leggere almeno un libro l’anno (compresi i testi scolastici) e dare una sbirciatina ad un quotidiano almeno una volta al mese per tanare il berlusca, e dalla qualità del suo componimento direi che ci siamo. No guardi, non ce la vedo guardare “solo il TG4” e ad imbracciare la penna a mò di moschetto, non dica bugie che è peccato, sotto Natale poi! p. s. auguri a tutti
da Pier Franco Schiavone, Milano
Sembra che Putin e Bush stiano pensando a Berlusconi come prossimo Segretario Generale dell’ONU. Ecco i possibili, interessanti scenari. Primo, il Berlusca lascerebbe libero il posto principale nella CDL e assisteremmo, inevitabilmente, ad una strage di Follini, Casini, Fini, ecc.; secondo, l’Italia sarebbe definitivamente fuori dal consiglio di sicurezza, essendo questa ipotetica nomina nient’altro che merce di scambio per il “nulla osta contro Germania e Giappone”; terzo, i caschi blu sarebbero sostituiti da bandane azzurre; quarto, la Bertolini scasserebbe le palle all’intero pianeta; quinto, Bush la smetterebbe di scambiare Kofi per un caffè.
da Sergio Mancini
Giuliano «Grasso che cola» Ferrara ha intitolato così un editoriale del suo ipnotico giornale: «Salvare l’Iraq dai terroristi», che a rigore delle sue quattro cocciute ideuzze pochi mesi fa avrebbe dovuto suonare come «Salvare i tettoristi dai terroristi». E fra non molto chi terrorizzerà i terroristi? Lui stesso, probabilmente.
da Paolo Tedeschi
Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice. Lì trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d’amore. Era produttiva e felice ma, ahime, non era supervisionata. Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza. La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l’ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report. Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono. E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava. Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e così finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze. Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori. Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c’era da fare. Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: crearono la posizione di gestore dell’area dove lavorava la Formica produttiva e felice. L’incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale. Il nuovo gestore di area – è chiaro ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet. Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, gia suo aiutante nell’impresa precedente), che l’aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l’area dove lavorava la Formica produttiva e felice.La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile. “Dovremo commissionare uno studio sull’ambiente lavorativo, un giorno di questi”, disse la Cicala. Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l’unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto. E così contattò il Gufo, prestigioso consulente, perché facesse una diagnosi della situazione. Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: “C’è troppa gente in questo ufficio.” E cosi il gestore generale seguì il consiglio del consulente e licenziò la Formica incazzata, che prima era felice.
MORALE: Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice. E’ preferibile essere inutile e incompetente. Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno. Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno. Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione. Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale, remore e gufi.La Formica
di Paolo Beretta
Vista la corrente diatriba su Santa Claus, un aritcolo interessante sulle sue origini lo si puó trovare su Fantasy magazine:
da Simone Fantini
Sono uno di quei dieci milioni di elettori che dalla politica estera alla politica interna sempre e comunque silenziosamente e compostamente sosterrà il nostro Presidente Berlusconi, qualunque siano le scelte, Milan compreso. Inutile dannarsi, inutile inventari simboli multicolori pacifisti, quelli come noi difficilmente scrivono lettere al “nemico” in contesti come questo. Quelli come noi guardano solo il TG4, prendono insulti e sputi se parlano, non si lamentano mentre marciano e nemmeno cedono alle lusinghe dell’altra parte e a detta del “nemico” nemmeno ragionano, ma va da sè : alla fine usano il voto come la Vecchia Guardia dell’Imperatore usava il moschetto, un solo colpo ben piazzato all’apice della battaglia decisiva. Al momento delle elezioni.Si dannano i fautori della Restaurazione, si interrogano i media, si arrovellano i giornali, impazziscono i sondaggisti e infine si danna la sinistra senza Comandante in capo e fanno tutti bene: comunque vada la Vecchia Guardia sarà sempre presente al fianco dell’Imperatore e conscia del fatto che all’orizzonte spunterà la piana di Waterloo e ci sarà il Congresso di Vienna. E la Storia magari ci dirà che è stato meglio così per tutti. Tuttavia Wellington, in Italia, non è ancora nato.
da Pino Granata
Come si può pretendere di trovare un accordo elettorale in uno schieramento tanto vario che va dallo stalinista Bertinotti al democristiano Mastella. Bisogna proprio essere ottimisti fino all’impossibile e le delusioni sono e saranno inevitabili. Purtroppo siamo solo all’inizio e dobbiamo prepararci allo stillicidio delle liti e dei ricatti. A quanto pare il passato non ha insegnato nulla e si continua a sbagliare. L’unica cosa da fare è mettersi d’accordo su un programma di governo e poi andare avanti fino in fondo. Chi non ci sta , sta fuori. Qualunque gruppo rappresenti. Also spracht Zaratustra.
da Oreste Tappi, Roma
“Timeo Danaos et dona ferentes” (Eneide 2,49) non lo dice Enea ma Laocoonte, comunque “turco” pure lui, ovviamente PRIMA che il cavallo venga portato dentro le mura, proprio per cercare di impedirlo (invano, e malissimo glie ne incoglie). E’ bensì vero che il tutto è raccontato, a cose fatte, da Enea a Didone.
Quando scrivete, mettete l’oggetto, altrimenti la mail va automaticamente nel cestino (csf)
da Franco Vota
E ti pareva. Rutelli ha riaperto bocca, ha preso un’altra iniziativa, e migliaia di voti di sinistra se ne sono andati in fumo.