da Paola Ragone
Assegno un numero d’ordine da uno a dieci a ciascuna delle pile di monete, poi prelevo una moneta dalla pila N. 1, due monete dalla pila N. 2, tre monete dalla pila N. 3 e così via. Metto sulla bilancia le 55 monete così raccolte: se tutte le monete avessero lo stesso peso x, la bilancia dovrebbe registrare un peso pari a 55x. Invece il peso che leggerò si scosterà dal numero atteso (in più o in meno, a seconda che le monete false siano più leggere o più pesanti delle altre) per un valore corrispondente al numero della pila di monete false. (Esempiio: se trovo cinque grammi di differenza rispetto al valore atteso, le monete false sono quelle della pila numero 5). Il tutto si risolve quindi con una sola pesata.
da Claudio Urbani
La Storia ha risolto, oggi: Mastella è out!
da Salvatore Argiolas, Cagliari
Sul Corriere della sera di oggi compare il resoconto delle dichiarazioni del presidente del consiglio al termine della cena a casa di Umberto Bossi. Scegliendo fior da fiore leggiamo, che a proposito di economia “ non abbiamo quel pessimismo che dilaga su certi giornali della sinistra che fanno proprio da menagramo.” E che “ io non vedo recessione e non vedo perché ci debba essere del pessimismo.” Poche righe oltre si apprende invece che “uno degli obiettivi futuri è la modifica del Patto europeo di stabilità in modo che sia interpretato in maniera più flessibile, più adeguata al momento dell’economia che è di stagnazione.” Alla luce di tutto ciò mi chiedo cosa si sia bevuto al desco dell’ex ministro alla devolution.
“Pieno sostegno alla scelta dettata da Mastella è arrivato da Cirino Pomicino, altro big del partito: “Usciamo dalla Gad in piena autonomia”, ha detto. L’ex ministro delle Finanze del Pentapartito ha sottolineato quindi che il progetto riformista della Gad “è fallito” anche perché ha ignorato le istanze di un partito moderato come l’Udeur. “Mai come oggi – ha spiegato – il partito è unito. Io e Mastella la pensiamo allo stesso modo”. “E’ giunto il momento – ha concluso – di rivendicare la nostra autonomia decisionale che eserciteremo rimanendo, tuttavia, all’opposizione del governo Berlusconi”. “Rimani allibito a leggere dichiarazioni del genere. Fino all’altro ieri Pomicino si vendeva come il consigliere di Berlusconi. Oggi dice: “Mai come oggi l’Udeur è unito”. Dice “Rimarremo all’opposizione di Berlusconi”. Dice: “Usciamo in piena autonomia”. Ma zitti mai?PS: Detto questo ho come l’impressione che Mastella abbia ragione. (csf)
da Gianluca Freda
Riassumendo: Bertinotti è stalinista, veterocomunista, voltagabbana e socialistalombardiano. Con un lessico così perfino Isabella Bertolini si starà rodendo il fegato. Mi sento comunquesollevato. Granata voleva solo insultare, per un attimo avevo temuto che dicesse sul serio. Riguardo al voltagabbana, faccio comunque notare che sono in Rifondazione da 9 anni circa, anni nei quali Bertinotti ha sempre seguito una politica coerente e detto le stesse cose. I compagni di viaggio vanno e vengono, la fedeltà si dà solo alle idee. Se qualcuno, a suo tempo, lo avesse spiegato a D’Alema, forse oggi in Italia esisterebbe ancora una sinistra (oltreRifonda).
da Carta Canta (Marco TRavaglio)
“Io non mi siederò mai più allo stesso tavolo con Umberto Bossi. E’ totalmente inaffidabile, un monumento di slealtà. Non appoggerò mai più un governo che sia appoggiato anche da Bossi. La mia chiusura non è verso la Lega, ma verso il signor Bossi” (Silvio Berlusconi, 2 febbraio 1995).“Oggi pranzo fra Berlusconi e Bossi nella casa di Gemonio, per siglare l’accordo con la Lega Nord in vista delle elezioni regionali”(dai telegiornali del 26 dicembre 2004).
da Santi Urso
Vedo tutto (da documenti a interviste) tranne il blog. Discriminazione dei ds? (nel solco dei radicali e dei lottacontinua?). Cecita’ egemonica? (nel solco dei craxiani?). Oculato cerchiobottismo? (un colpo a destra, uno al centro e tutti a menare la classe operaia?). Hai un fornitore di computer di fiducia e bisogna servirsene? va be’ dammi l’indirizzo.
E’ la tecnologia che si rivolta contro i dalemiani. Prova con un rito voo-doo (ripetere cento volte: DA-LE-MA-AR-RO-GAN-TE). Generalmente funziona. (csf)
da Davide Taschini
da Massimo Bocchia, Roma
E’ possibile, invece, dare una soluzione non matematica, ma logica e “laterale” al quesito. Ad esempio, questa: quando il padre compirà 78 anni, la sua età sarà pari al triplo di quella del figlio… deceduto al compimento del suo 26mo compleanno.
da Peter Freeman
Caro Csf, Gianluca Freda dice bene e Granato dice male. A Bertinotti si possono attribuire le peggiori colpe di questo mondo, dalla simonia all’avvelenamento dei pozzi, ma stalinista proprio no, mai stato. Se il passato ha insegnato qualcosa e ripetere gli sbagli e’ imperdonabile, definire “stalinista” chi non lo e’ merita un bel saltino giu’ dalla torre. E un bel ripasso della storia.