da Manuela Fuin
Vespetto la scorsa settimana stava pure da da quella squinzia del pomeriggio, dalla Loffredi…
Italia sul 2?
da Giorgio Guiotto
Da quando Arafat ha levato le tende (finalmente) in Israele non è più scoppiato neanche un petardo…
Ascoltato a “Tra le righe”, intrevistato da Alain Elkann su Radio 24 Sole 24 Ore. Vale? (csf)
Peppino Caldarola – Sette – 13-06-2002
Le polemiche non gli fanno paura. Ci si butta dentro, Peppino Caldarola, con gioia. E non vuole saperne di porre termine al contenzioso finché non si capisce chi ha ragione. Ex portavoce di D’Alema, ex direttore dell’Unità (due volte), ex portavoce di Fassino, oggi parlamentare Ds, Caldarola pensa che le polemiche debbano andare fino in fondo. «Se qualcuno inizia a litigare con me, io non lascio perdere», spiega. «Da una polemica o si esce vincitori o si esce sconfitti. Il pareggio non esiste».
Simona Ercolani – Sette – 27-06-2002
Simona Ercolani, autrice e conduttrice televisiva (Sfide), moglie di Fabrizio Rondolino, giornalista, ex portavoce di D’Alema. Furono polemiche quando intervistò Bettino Craxi latitante. Categoria leccapiedi. Furono polemiche quando suo marito cominciò a lavorare per Mediaset. Categoria voltagabbana. Simona, da dove cominciamo?
(csf)
“Carta Canta” di Marco Travaglio (Repubblica.it)
“Al congresso Ds è caduta la maschera. Sono un esercito di mercenari, di opportunisti, pronti a combattere per la causa che di volta in volta gli conviene. Hanno rimosso completamente il loro passato e non conta nulla il fallimento della loro ideologia, Veltroni ha detto in pratica noi siamo una casta di professionisti della politica, come un esercito di mercenari, non importa sotto quale bandiera militino e combattano, gli importa solo la causa che di volta in volta gli conviene. L’importante è fare l’unica cosa che sanno fare, il mestiere della politica, i profittatori della cosa pubblica” (Silvio Berlusconi, Studio Aperto, 19 gennaio 2000).
“Quelli della sinistra sono mercenari, mercenari a cui non importa per quale cosa, per quale ideale, per quale bandiera si battono: importa solo di fare la guerra, di avere un nemico che oggi individuano nel sottoscritto; importa solo di restare a fare il mestiere della politica” (Silvio Berlusconi al Meeting dell’Amicizia, 24 agosto 2000).
da Alessandro Ceratti
Quello che sto per dire probabilmente non è una novità molto originale, ma l’intervista di CSF a Miccicché ci fa comprendere benissimo che Berlusconi i suoi collaboratori non li paga, li compra. Considerare “generoso” Berlusconi perché aumenta di 610 milioni la liquidazione di un collaboratore che non si è ritirato a vita privata ma sarebbe stato messo a guidare Forza Italia in una regione importantissima, mi sembra possa rientrare nella categoria dell’assurdo. E tuttavia il beneficiato è convinto si tratti di generosità. Però 610 milioni sono sempre un bel malloppo, questo è vero! Falso! Per una persona che possiede circa 50.000 miliardi di lire sono una sciocchezza, sarei stato più generoso io se gli avessi offerto un aperitivo (fate i conti) E tra l’altro non avrei avuto niente in cambio mentre Berlusconi si è comprato la devozione di un collaboratore. Ecco, questo sì: Berlusconi i suoi affari li sa far bene.
da Caterina (?)
Le tv commerciali si autoalimentano con TG che parlano dei programmi, programmi che parlano o commentano altri programmi, studio uno che parla di rete quattro, canale cinque che riporta come propri notizie e commenti apparsi su Libero (sic!) Ma se si mette anche la RAI a dare notizie non notizie, posso esimermi dal pagare il canone, e come posso fare?
Certo, puo’ dire la sua. La prossima volta pero’ aggiunga anche il cognome.
da Franco Barone, Milano
Caro Csf, come sei ingenuo! Credi veramente che Fedele Confalonieri tema, in vista della privatizzazione della Rai, per la qualità dei programmi? In realtà la privatizzazione della Rai gli fa paura perchè è la fine del duopolio-monopolio Rai-Mediaset, dove uno si prende il canone e l’altro la pubblicità e fanno finta di farsi concorrenza; ci sarebbe il richio di avere dei concorrenti veri. E poi, se Confalonieri ci tenesse veramente per la qualità dei programmi, non pensi che comincerebbe a migliorarla nei suoi?
da Claudio Urbani
Intravisto a Domenica In, durante rapido zapping…
da Feliciano Bechelli
L’uscita di Prodi sui mercenari mi lascia perplesso. Nel merito la condivido pienamente, i miei dubbi riguardano l’opportunità. Per almeno due motivi:1. Berlusconi e Forza Italia sono bravissimi a recitare la parte delle vittime.2. Ricordate la campagna elettorale berlusconiana in crociera? La sinistra ironizzò, dimenticando che più ironizzava e più l’attenzione si concentrava sul mezzo (la nave, la crociera) anziché sui contenuti, facendo proprio il gioco di Berlusconi. E infatti quelle elezioni (regionali 2000) le vinse lui.In definitiva, meglio sarebbe se Prodi invece di attaccare sui mercenari di Berlusconi (che in effetti tali sono), attaccasse il centrodestra sui tagli alla spesa sociale, sulla politica estera, sulla legge di riforma della giustizia e così via.