da Giorgio Trono
Guai a farci scappare il denaro cinese, anche se destinato a comprare armi. Ma la continua violazione dei diritti umani? Il Tibet? Possibile che solo i Radicali abbiano avuto da ridire qualcosa sulle sorprendenti parole e meno sorprendenti amnesie del presidente Ciampi?
da Alberto Arienti
Questa comunicazione supererà abbondantemente gli spazi consentiti. Caro subcomandante, ho sempre accettato come parte del giochi la tua “censura” e non ho mai giudicato il tuo atteggiamento sulla questione israelo-palestinese, che si risolve in un gran cestinare “perchè il problema è troppo” complesso. (…)quindi la tua famosa equidistanza rispetto al problema è andata a farsi benedire.
L’intero contenuto di questa “protesta” lo trovate in DOCUMENTI. Occorre veramente specificare che qui, in ogni caso, non si usa il bilancino del farmacista?
da Piergiuliano “Piero” Pusceddu, Cagliari
Il ministro Fini e, ahimé, il Presidente Ciampi auspicano la fine dell’embargo sulla vendita di armi alla Cina, in vigore dopo i fatti di Piazza Tien an Men. Nemmeno una parola, almeno per ora, sui diritti umani costantemente violati da quelle parti. Un’occasione perduta per tacere, un’occasione perduta per parlare.
In proposito trovate in DOCUMENTI la lettera a L’Unita’ del Presidente della Sezione Italia di Amnesty International, Marco Bertotto.
da Peter Freeman
La vicepresidente dei deputati di FI, Isabella Bertolini, afferma: “Prodi ha sbagliato. Punto e basta. Insultando i nostri giovani ha commesso un errore gravissimo e volgare. Farebbe meglio ad ammetterlo. Assordanti silenzi importanti e clamorose bocciature arrivano dalla Gad.Per il professore docce fredde da giorni. Ormai e’ un aspirante leader solo e disperato nel deserto dei Tartari”. (AGI)
da Pier Franco Schiavone, Milano
Lucci delle Jene ha chiesto a Calderoli come mai lui, Ministro, avesse usato la frase “nessuno si può permettere di toccare un padano”, dato che la padania non esiste; la risposta del ministro è stata “forse lei non sa che esiste anche il Grana Padano” (sic!) Ora, ad una stratosferica cazzata come questa cosa si può ribattere? Nulla, Calderoli è un comico naturale e si commenta da solo. Perché, mi chiedo, i leader del centro-sinistra invece tengono bordone a Berlusconi che è più comico di Calderoli? Perché Prodi, per l’ennesima volta, è sceso sul terreno più congeniale a Berlusconi? Che cazzarola c’entrava tirar fuori una polemicuccia che fa bene solo alla CDL?
di Silvia Palombi
Io una proposta per gli sperduti ulivi ce l’avrei. Una sigla breve, chiara, facilmente memorizzabile: DP – Disorientamento Perpetuo.
Dimentichi Democrazia Proletaria.
da Pierpaolo Manetti, Milano 2, Milano
Sono contento della sortita di Prodi sui mercenari, anche se meglio poteva essere sfruttata dalla nostra parte. Perchè il Presidente del Consiglio poteva cogliere la palla al balzo e rimarcare che qui, da questa parte, il denaro non è merda del demonio: la gente che lavora da noi viene remunerata, perchè siamo in una società civile e perchè il denaro è in qualche modo la misura di tutte le cose.Fino ad un certo punto, certamente, e non per tutto: ma se il noto-ex-manager-di-azienda-statale-poi-smembrata si rileggesse il suo amato Giddens, quando parla di tempo e denaro (si rileggesse anche Zio Paperone!), sarebbe buona cosa. O Salvati non gli ha ancora passato il bigino?
(da Claudio Urbani)
da Sergio Mancini
L’ottimo Granata ha perfettamente ragione. Se uno si fa di cocaina sono squisiti cazzi suoi, ma se viene a fare il sottosegretario al Tesoro e se la fa portare al ministero, a chi lo racconto, ai miei amici francesi, a mio nipotino? A chi glielo dico che è ormai normale? E soprattuttto a chi frega niente di quel che pensa un bru-bru come Micciché?
di Gian Antonio Stella (Corriere della Sera) – da Mirco Pirini
«Disgustoso», ha tuonato Fabrizio Cicchitto, ostentando il suo schifo per come Prodi ha chiamato «mercenari» i mille ragazzi che Berlusconi vuole sparpagliare per l’Italia alle Regionali. E ha aggiunto sarcastico: «Lo ringraziamo per il contributo dato alla civiltà e alla serenità del confronto politico». Vista la rissa che si è scatenata, è difficile su questo dargli torto: benzina sul fuoco. Il sanguinoso insulto, però, non è affatto al debutto, nel pollaio italiano.E tra quanti l’hanno usato per sfregiare l’avversario, a sinistra e a destra, c’è anche l’uomo di cui Cicchitto è il devoto scudiero, cioè il Cavaliere. CONTINUA…