Un team di Emergency è in partenza per lo Sri Lanka, uno dei Paesi maggiormente colpiti dal maremoto di domenica 26 Dicembre.Questa missione è stata decisa anche a seguito del contatto avuto con l’Ambasciata dello Sri Lanka in Italia che ci ha segnalato alcune priorità, alle quali cercheremo di far fronte nel più breve tempo possibile, vista la gravità della situazione soprattutto dal punto divista sanitario.Abbiamo deciso di focalizzare il nostro intervento in favore della popolazione dello Sri Lanka non solo perché è una delle zone maggiormente colpite dal maremoto, ma anche perché questa catastrofe ha portato alla superficie molte mine antiuomo che giacevano sepolte in quest’area dove sono ancora attivi focolai di guerra.Chi volesse sostenere questo intervento puo’ versare un contributo sul conto corrente postale n. 28426203 oppure on line tramite il sito internet www.emergency.it, indicando nella causale “vittime maremoto Sri Lanka”. Altre coordinate per le donazioni sul sito www.emergency.it nella sezione “come aiutarci-donazioni”.
da Vincenzo Rocchino, Genova
(…) Hanno invocato il ritorno del professore per mesi, persino invitandolo a dimettersi anzitempo dalla sua carica di Presidente della Commissione Europea, assicurando che sarebbero stati pronti a seguirlo.Ora constatiamo quanto siano attaccati alle loro poltrone. Evidentemente non sopportano di perdere la visibilità delle TV, né di perdere l’occasione per predicare stronzate. A questi signori tronfi e arroganti, prometto che mi prodigherò perché siano MANDATI A CASA. (…)
da Rino Olivotti
Caro csf, io rispetto le idee di tutti, e quì mi trovo bene, ma suggerirei per un paio di giorni -peril rispetto che si deve ad una tragedia che ci coinvolge tutti – di lasciar perdere Prodi, Bertinotti, Cossigae Mastella ed i giochini da serata goliardica. Cerchiamo di essere seri almeno fino a quando non sapremo esattamente quanta povera gente ci ha lasciato la pelle e quanti nostri connazionali non vedremo piu’. Dopo torneremo a litigare per i Nostri dalla gabbana facile.
da Gianluca Freda
Anche ammesso che il favore fatto da Mastella alla maggioranza, durante la votazione della salva-previti, sia dipesa da correttezza istituzionale e non da complicità, resta il fatto che continuiamo a giocare secondo le regole contro gente che non solo presenta leggi indegne, ma non si fa scrupolo di ricorrere, per approvarle, ai“pianisti”, ai favoritismi scorretti dei presidenti di Camera e Senato, alle mitragliate di richieste di fiducia che zittiscono il Parlamento, ad ogni trucco o trabocchetto utile ai loro scopi. Dovremmo propriodecidere cosa vogliamo fare, se batterli o vincere la medaglia del fair play. Sempre che con la zavorra dell’UDEUR si possa vincere qualcosa.
da Vittorio Grondona
I vari interventi sul Blog mi inducono a parlare ancora di Mastella. E’ vero, a casa Mastella si mangia bene. Lo dicono le chiacchiere del popolo. Qualche VIP ci è andato pure in elicottero, però non so se a proprie spese o a spese della comunità. E poi è un tipo gioviale. Se lo incontri per strada ti saluta molto cordialmente e, cosa rarissima per un politico, ti sorride anche. A parte questo aspetto umano positivo non riesco a trovare altrettanta positività nel suo comportamento politico. Capirei un leader che lasci una coalizione perché, per esempio, gli alleati non prendono in considerazione una sua proposta di interesse generale come potrebbe essere la riduzione dell’orario di lavoro o altre questioni sociali. Per una scranna di potere, no, proprio non capisco.
In politica esiste anche la spartizione dei posti. Tutti si massacrano per essi ma fanno finta di litigare per i massimi sistemi. Mastella lo dice apertamente. Mi dicono per esempio che Veltroni fosse in questa fase uno spietato contrattatore. Eppure la sua immagine è quella di un grande amatore di bambini africani. A me del destino di Mastella non frega nulla. Mi preoccupa questo continuo cupio dissolvi della sinistra (csf)
– Riflessione di un Fotografoda Stefano Spaziani
Signor. Sabelli è giusto fare il professore di Italiano ( ci spiega come scrivere in italiano i nostri messaggi) è naturale la sua religione di giornalista non ammette errori di scrittura. Mi chiedevo perchè non ha lo stesso rispetto per la fotografia e usa per la copertina del suo blog un grossolano fotomontaggio, sono d’accordo l’idea di questa foto è buona ma la vera fotografia andrebbe rispettata specie da un interessante Giornalista come lei.
Caro Spaziani, quello che uno vuole dire lo può dire con molti sistemi, con la cronaca, con la fiction, con le barzellette, recitando, scrivendo poesie, tragedie, commedie. Oppure con le fotografie, con i disegni, con i fotomontaggi, con i collage. Tutto è consentito, a mio giudizio, a condizione di non mentire. Scrivere un racconto facendo finta che sia il resoconto di un fatto è disonesto. Ora lei crede che qualcuno possa pensare seriamente che quella sia una istantanea? Che qualche soldato se ne sia stato lì buono buono mentre un bambino gli faceva la pipì in testa? Quell’immagine è un urlo ironico contro la guerra ma non vuole nemmeno per un minuto far credere di essere vera. Se non bastasse ne abbiamo discusso a suo tempo su questo blog. L’imbroglio scorretto, in caso, è aggiungere col computer i capelli al nostro premier, come fece Panorama, oppure fare sparire ex capi sovietici dalle foto ufficiali a forza di sbianchetto. Se poi lei voleva sostenere che la foto vera è meglio di un fotomontaggio, a prescindere dai contenuti, qui lei sbaglia. Sarebbe come dire che una qualsiasi mia foto è meglio di un quadro di Modigliani. Ogni forma di espressione è valida e non credo ci sia una graduatoria (csf)
da Alessandro Ceratti
“E perché allora non inviare anche ricette di cucina…” dice, stizzito, Brighenti. Be’, mi pare di ricordare che qualche tempo fa qualcuna fosse passata. Probabilmente quella della mitica pasta tipica delle Eolie. Ah, i bei tempi…
da Massimo Bocchia, Roma
Non vi piacciono i giochini? Bene. Allora propongo di riflettere sul giocone di Bonolis, quello dei pacchi e delle probabilità, campione di audience su RaiUno. E’ significativo come, alla faccia del Servizio Pubblico e della corretta informazione, da quando è iniziato si continua a… “dare i numeri”. In particolare, la scelta di optare o meno per il “cambio” del pacco dopo averne eliminati 6 non è indifferente dal punto di vista della logica probabilistica. Tutt’altro. E’ invece estremamente più favorevole (sempre in termini di probabilità e non di mera “fortuna”) cambiare il pacco. A voi, se vi va, spiegare il perché. Quanto invece al perché questo non sia mai stato detto ai concorrenti (ma anzi è un continuo delirio del conduttore sulle probabilità inesistenti), il motivo è semplice: tutti non esisterebbero un istante a cambiare il pacco quando gli viene proposto, con il risultato che dopo un certo numero di puntate il programma rischierebbe concretamente di chiudere. Un bell’esempio di Servizio Pubblico, mi pare.
da Alberto Arienti
L’osservazione di Morini sul votare pro o contro è capziosa. Se uno deve scegliere tra due candidati, può anche scegliere il male minore… che un modo elegante per dire di votare contro l’altro.
da Pier Franco Schiavone, Milano‘Però Mastella a sinistra è una mina vagante, ne converrà CSF. Su Di Pietro il discorso sarebbe più lungo. Mastella ha varie volte espresso pubblicamente il suo dissenso su varie posizioni del centro sinistra in tema di politica estera, di procreazione assistita e altro. L’ultima che ha fatto in veste di Presidente della Camera, non è stata una bella cosa, secondo me l’ha fatto apposta, e la Bindi, che lo conosce bene, qualche ragione d’indignarsi l’ha avuta. Inoltre non sottovaluterei il fatto nuovo dell’acquisto di Pomicino, vecchio dinosauro della peggiore DC, condannato con sentenza definitiva, un signore che chiama i suoi alleati di centro sinistra “amici di cordata”. Ed è un fuoriclasse, attenzione. L’UDEUR a sud è ancora intimamente legata al modo clientelare di fare politica della vecchia DC. Non lo so se senza UDEUR si perderà, forse, tuttavia molto dipenderà da come la GAD affronterà la campagna elettorale, sempre che la finiranno di litigare.
Eccomi ancora a difendere Mastella. Nell’episodio citato Mastella ha consentito il rientro delle forze della maggioranza per una votazione nella quale altrimente il governo sarebbe andato sotto a causa di troppi parlamentari dispersi qua e là tra cessi e bar. Si è cioè comportato da uomo sopra le parti, come si richiede a chi guisa la Camera. Ce la vogliamo prendere con lui anche quando si comporta bene? Oppure vogliamo esaltare la politica dei trabocchetti, dei furbini, delle imboscate, dei dispettucci?(csf)