da Marco Foraggi
Il signor Buonaiuto ha ragione, non leggo con la dovuta attenzione i suoi post. Li leggo abbastanza attentamente però, da ricordare che un mesetto fa sostenne la seguente tesi: “l’Irak ha compiuto ben due guerre di aggressione, Israele nessuna”. Forse se l’è persa perchè è durata solo sei giorni, ma sono quasi quarant’anni che Israele occupa territori di altri, alla faccia dell’Onu. Prima o poi se li annetterà per usucapione… o forse l’ha già fatto.
BRACCIALI E MUCCHEda Silvia Palombi
(…) ieri ho visto una inaspettatamente simpatica nobilragazza al mio primo startrekking (parziale poiche’ ho colpevolmente dormito prima che finisse) con un bracciale di troppo, pochissimo pratico secondo me tra zaino, mucche (ma quanto le avete toccate!? sapete che se si’incazzano caricano?).
da Franco Caleca
Una (pedante) piccola correzione per Pier Franco Schiavone: Gustavo Selva non era chiamato Gustavo Belva. Era il suo radiogiornale, GR2, a essere chiamato RadioBelva.
da Vittorio Grondona
Il 2 ottobre 1935 l’Italia dichiarò guerra all’Etiopia, o, come si diceva in quegli anni, all’Abissinia… O no? Il 2 ottobre 1935, in un famoso discorso pubblicato il giorno successivo su tutti i giornali italiani, Mussolini annunciò l’inizio di una guerra provocata senza alcuna causa plausibile, rispolverando come giustificazione la bruciante sconfitta subita dall’Italia alla fine del secolo precedente: «Con l’Etiopia abbiamo pazientato quaranta anni! Ora basta!» (…) http://www.romacivica.net/anpiroma/FASCISMO/fascismo14.htm
IL DOPPIO COGNOMEda Pier Franco Schiavone, Milano
Caro CSF, eri soggiogato dall’avvenenza di Lucrezia, confessa, altrimenti non avresti gettato in acqua un bastone, convinto di costruire un ponte, per farla passare. Però, potevi giocarti la carta del doppio cognome. Devo dire, a proposito di nobiltà, che la bellissima è calata notevolmente quando ha detto che le figlie frequentano una scuola francese. Snob! Sine Nobilitate. Le nostre scuole sono migliori e non vi si fanno strani giochini con gli ombrelli. La cosa che ha caratterizzato positivamente la serata, a parte l’ennesima arrampicata, è stata non parlare di Barbareschi. Bella puntata, chi ha vinto la corsa finale?
SGARAMELLA E IL GRANDE PUFFOda Antonella Servili
Riflettevo, chiedendomi distrattamente se in tutta la serie abbiate mai trovato una giornata di tempo completamente limpido, sul fatto che la star a volte è un po’ ingombrante. Non so, mi diverto a vedere te e Solibello ondeggiare su per una salita chiacchierando sempre più surreali ma quando poi le vostre chiacchiere si condensano in una domanda e la Zupperstar di turno risponde la faccenda smore un pò (perdona il francesismo). In ogni caso tra la Neri, la Zanicchi e la Lante la migliore mi è parsa la seconda: spiritosa e molto più ironica delle altre due. Chi vedeva la puntata con me ha detto che tu sembri il Grande Puffo e Solibello Gargamella. Ma cosa vuoi, è tutta gelosia: gran fico sei e tale resti.
da Luciano Buonaiuto, Napoli
Il sig. Claudio Urbani è d’accordo con me, e la cosa può solo farmi piacere. Però vorrei esser sicuro che mi abbia interpretato bene, prima di trarre conseguenze. L’Irak di Hussein ha violato per dieci anni le risoluzioni dell’ONU, dopo aver scatenato due guerre di aggressione. La differenza con Israele, che non ha scatenato guerre, ma è stato varie volte aggredito, c’è, ed è notevole.
da Ezio Avaldi
Che brutto dibattito ieri sera su “LA 7”! Sbiaditi Sartori e Veneziani costretti, loro malgrado, ad un basso profilo di confronto; sopra le righe, più del solito, Ferrara, inutilmente accaldato e accigliato. Più sgradevole di tutti Cacciari che, pur non parlando a vanvera, imponeva il suo punto di vista con sarcasmo aggressivo(col tono seccato di chi dice: “Cazzo, ma non avete ancora capito? Quante volte devo ripeterlo?”). Mi ha fatto venire in mente una battuta di Musil il quale sostiene che i filosofi sono dei violenti: non disponendo di un esercito tendono a rinchiudere l’umanità in un sistema.
da Claudio Urbani
Le date storiche, sig. Buonaiuto, non si possono mistificare:”Il 2 ottobre 1935 l’Italia annunciò guerra all’Etiopia, o, come si diceva in quegli anni, all’Abissinia; 18 novembre 1935 scattarono le sanzioni dell’allora Società delle Nazioni” Infatti il 3 ottobre, iniziò l’invasione con truppe che stavano in Somalia già dal marzo dello stesso anno, senza nessuna dichiarazione di guerra – un’anticipata Pearl Harbor tanto per intenderci – con uso massiccio, tra l’altro, di bombe con gas tossici ed iprite, oggi sarebbero note come armi di distruzione di massa.Poi, mi scusi, ma non trova risibile la dichiarazione: “Mussolini, a detta degli storici seri, godeva nel complesso di un buon consenso.” Sono solo quelli gli storici seri??
“Alfonso Pecoraro Scanio è il capo dei verdi italiani. È uno dei leader della sinistra meno gradito agli altri partiti della sinistra. È stato il primo ministro dell’Agricoltura al mondo proveniente dall’area degli ambientalisti. Ha avuto un momento di grande popolarità negli ambienti del gossip quando dichiarò la propria bisessualità. È un grande dichiaratore. 2.627 lanci Ansa in tutta la sua vita politica. Anche sette in un solo giorno, perfino in agosto.”
D: Alfonso, non stai zitto un attimo.…
L’intervista sul Corriere della Sera Magazine di oggi e sul sito. (csf)