Qualcuno di voi ha uno scanner e tempo libero. Vorrei mettere in rete un po’ di vignette di Altan, Giannelli, Vauro, Maramotti, Vincino, Ellekappa, Giuliano e chi più ne ha più ne metta (Forattini astenersi please) che compaiono quotidianamente sui giornali italiani. Se me le mandate scannerizzate mi facilitate il lavoro. Nell’oggetto della mail mettete semplicemente il nome dell’autore. Grazie (csf)
“Satira preventiva” di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
L’entrata in vigore dei nuovi contratti di lavoro flessibile produrrà profondi cambiamenti nella società italiana. Il primo capoverso di questo articolo, ad esempio, è ancora soggetto al vecchio contratto dei giornalisti, completo di mutua, pensione e garanzie reciproche, e dunque si intende che lo scrivente, anche nel suo interesse, si senta tenuto a fornire un prodotto corretto nella forma e nella sostanza, avendo cura della propria carriera.
Hil secondo capoverzo invesce succede che e sotto il nuovo contrato del lavoro flezzibile e duncue ki se ne fote, tanto il kontrato scadee tra pochi minuti ah ah ah (SEGUE)
YAHHWWWNda Franco Vota
La Neri l’ho bucata completamente, la Zanicchi l’ho retta 5 minuti, la Lucrezia mi sono sforzato e sono arrivato in fondo. Scusate, con tutto il rispetto, ma il livello della conversazione mi pareva quello di quando ci si ritrova bloccati in ascensore con degli sconosciuti. Insomma, per vedere le meraviglie della Val Venegia meglio la cassetta dell’Azienda di Soggiorno.
da Claudio Urbani
Dal sito di Repubblica:”Ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora affermano in uno studio pubblicato sulla rivista Lancet che in Iraq, dall’inizio della guerra, ci sono stati oltre 100.000 morti, molti dei quali sono donne e bambini. “Calcolando per difetto, pensiamo che ci siano stati 100.000 morti più della norma in Iraq dall’invasione del 2003″, afferma lo studio pubblicato sul sito di Lancet dai ricercatori. Centomila morti, cioè, in più rispetto alla media statistica di mortalità naturale”Nessun commento.
da Peter Freeman
Il vicepresidente dei deputati di FI, Isabella Bertolini, ha voluto rassicurare il Paese dopo la bocciatura della commissione giustizia di Montecitorio al decreto sull’immigraione. ”Non c’e’ nessun fatto politico dietro al parere negativo della commissione: semplicemente non c’era la maggioranza a votare… Ancora una volta non c’era la maggioranza in commissione. Ma e’ giovedi’…”. (ANSA)
da Luciano Buonaiuto, Napoli
Non crediate che io simpatizzi per il fascismo. Sono intervenuto su questo tema solo perché il 23-10, in un intervento sul blog, si paragonava la situazione irakena a quella dell’Italia nel 1935, sottolineo 1935. Le nefandezze che si imputano a Mussolini sono vere, ma tutte avvenute dopo. E la perdita di consenso presso gli italiani avvenne solo alla fine del 42, quando le sorti della guerra si invertirono.
da Gigi Forzese
Aldo Cazzullo, “Giu’ la maschera” del Magazine di questa settimana, si lancia in un ardito paragone affermando che “pretendere che Buttiglione la pensi come noi in tema di omosessualita’ significa comportarsi come chi pretende che Simona Pari e Simona Torretta si esprimano sulla guerra preventiva come Rumsfeld o Wolfowitz”. Giusto, ma non viene in mente a nessuno di affidare il comando della coalizione alle Simone, mentre e’ proprio a Buttiglione che il governo italiano intenderebbe affidare la laicita’ della legislazione europea.
– Israele nella sua storia ha scatenato ben 2 conflitti, precisamente, la «guerra di Suez» (1956) con le alleanze di Francia e Inghilterra e la «guerra dei sei giorni» (1967) con conquiste di territorio, tipo la striscia di Gaza.– Le violazioni alle risoluzioni ONU sono di gran lunga superiori ai 10 anni– La prima “aggressione” di Saddam all’Iran fu attuata e voluta in accordo gli USA ,e supportata sia politicamente sia in armamenti. (…)
da Franco Caleca
Ogni volta che vedo in televisione Boato, Cento e Pecoraro Scanio, mi chiedo come sia possibile che così tanta gente voti per L’Ulivo. Eppure mi sento “verde e ambientalista”, e rispettoso della natura anche nei comportamenti più elementari e quotidiani. Pecoraro Scanio non è solo uno dei leader della sinistra meno gradito agli altri partiti della sinistra. È poco amato anche dagli elettori della sinistra. Perlomeno da me. L’intervista, una delle più desolanti degli ultimi tempi, mi ha confermato nelle convinzioni.
da Silvia Palombi
Grosso Arenile Deprimente