da Alberto Arienti
Se mai il centro-sinistra dovessere vincere le prossime politiche, come si comporterà con le tante leggi orrente promulgate in questi anni dal governo Berlusconi? Passerà i primi due anni a rimettere in sesto i cocci? Farà una lista di priorità e mollerà le altre? Farà finta di nulla? Si parla in pratica di falso in bilancio, pensioni, fisco, etere, procreazione assistita ecc.. E potrebbe far comodo non toccare la legge sulle pensioni…
da Pier Franco Schiavone, Milano
CSF, mi è capitato or ora tra le mani un numero del Magazine del Corriere. Giulio Giorello e Umberto Curi si azzuffano a colpi di “paleo-stalinista” contro “fautore del materialismo dialettico”. Poco male, solo che al centro del “dibattito” c’è un’interpretazione che Tony Dallara ha dato del film di Gibson “The Passion”. Tu che bazzichi la redazione, che cavolo ha detto Tony Dallara? Va bene che i filosofi di qualcosa debbono parlare, ma che Dallara fosse assurto a maître a penser è una novità mica da poco.
da Gigi Forzese
…ma ascoltarti da Lingua, mentre si beveva the’ freddo e granita, ci ha dato la sensazione che stessi parlando dalla casetta accanto e non da una cima del Trentino, sebbene quei ciotolini della spiaggia sembrassero fatti di granito! Saluti sparsi un po’ da tutti.
da Pino Granata
Chi avesse intenzione di attraversare la Germania in auto è veramente sconsigliato dal farlo. A parte il volume dil traffico che è spaventoso, bisogna fare i conti con i lavori stradali in corso. Queste interruzioni sono frequentissime e rendono il percorrere quelle strade un tale incubo che percorrere la Firenze-Bologna è niente al confronto. A peggiorare il tutto ci si mettono gli incidenti , veramente frequenti. Per esempio ieri mattina, ritornando in Italia, a Monaco siamo rimasti fermi per ben tre ore per il ribaltamento di un camion. Comunque per avere un idea dei tempi, ad ogni restringimento di carreggiata, si guida a passo d’uomo per almeno mezz’ora e c’è un interruzione ogni trenta -quaranta Km. E poi ci lamentiamo del nostro traffico…
da Giulio Girotti, Bologna
(…) Signor Sabelli Fioretti quel signore del bergamasco (mi pare di ricordare) aveva ragioni, come si suol dire, da vendere: «Il disagio di questa integrazione immigratoria, all’italiana, lo sopporta esclusivamente la “povera gente”»: non i ricchi, non i ceti elitari. È un assioma talmente evidente che solamente gli operatori dell’informazione (giornalisti della carta stampata e radio-televisiva), assieme ai politicanti di professione, agli uomini di fede, ai “santi del volontarismo” nazionale, non riescono a comprendere: tutti questi il concetto devono farselo ripetere e precisare almeno un paio di volte. (…)
dall’avv. Lina Arena
Sostiene e spiega il prof. Enrico Melchionda sul Manifesto del 17 agosto scorso che le due sinistre italiche sono radicalmente diverse e quindi incompatibili. Questa diversità sarà causa della futura sconfitta e della sicura vittoria del cavaliere. Cosa pensano i Suoi amici blogghisti di fronte a questa preoccupante situazione?
Da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro CSF, sul problema del pensionamento anticipato per le donne, facciamo così. Quando queste procreano vadano, se vogliono, in “pensione” per, diciamo, tre anni. Chiamiamolo “Trattamento Pensionistico Provvisorio”. Dopo tornano e riscattano, col lavoro, gli anni retribuiti dedicati al bambino. Se poi fanno più di un figlio, stesso trattamento fino al secondo. Dopo il secondo regime normale. In pensione a 60 anni tutti. Le donne a 63 o 66 se hanno avuto uno o due figli e hanno utilizzato il TPP. Invece gli uomini che non hanno collaborato negli ultimi 35 anni alle incombenze domestiche, vanno in pensione a 70 anni.
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)
Caro Urbani, è proprio quello che volevo sentirmi dire. Controlli più accurati si fanno dove si ha più probabilità (basandosi sui dati passati) di trovare l’errore. Comunque anche su un 730 si può evadere, basta avere altri redditi oltre al lavoro dipendente o dedurre e detrarre cifre inesistenti.
di Massimo Fini (Il Gazzettino, 24 agosto 2004)
Trovo assolutamente ipocrita l’indignazione della classe politica italiana, di maggioranza e di opposizione, per la fuga di Cesare Battisti, il terrorista pluriomicida, latitante in Francia. Chi se non il governo italiano, solo, o quasi, fra quelli della Ue, si è opposto al mandato di cattura europeo che evita le defatiganti, e spesso inevase, richieste di estradizione? E perché l’ha fatto, se non per il timore che un Garzon, spagnolo o francese o lussemburghese, potesse emetterlo nei confronti di qualche alto e altissimo papavero della politica italiana che ha la coscienza nera come la pece? (SEGUE)
Vorrei dire al compagno Beretta di aver pazienza ed attendere. La civiltà cinese cambierà e si adeguerà ai valori del corrotto occidente non appena assaporerà i benefici effetti dell’economia di mercato. Allo stato deve fronteggiare la fase del giustizialismo, residuo barbarico della cultura comunista.