da Marcello Ugliano, Potenza
Sono 24 anni che vogliamo sapere chi è stato, e soprattutto chi ha mandato (ma, per dirla alla Benni, “non siamo Stato, noi”); toglieranno la parola “fascista” dalla lapide di Bologna, poi toglieranno anchela parola “strage”, alla fine risulterà che è stato uno scherzo goliardico e 85 persone sono morte dal ridere.
da Vittorio Grondona
Nel nostro Paese dove ormai gli interessi governativi sono dominati esclusivamente dal Dio Quattrino, abolire la leva obbligatoria è un autentica sciagura. Possibile che non sia compreso il grosso pericolo che rappresenta un esercito di mercenari? Quali mamme riuscirebbero più a fermare le cd guerre preventive, in realtà fatte probabilmente solo per legalizzare il furto di un pozzetto di petrolio?
da Silvana Ferrario, Merate (Lc)
Seguo sempre le Sue brillanti interviste che trovo divertenti… Non mi è piaciuta la risposta dataLe da Iva Zanicchi sulle casalinghe che, secondo lei, non leggono. Mi spiace contraddire la signora in questione ma le casalinghe, almeno quelle di oggi (si aggiorni in merito), leggono parecchio, non solo quotidiani ma anche settimanali di diversa posizione e soprattutto libri. E sono abbastanza informate su problemi di attualità sociale e politica da farsi l’idea che la signora in questione è meglio che sia rimasta in Italia a cantare, visto che ha una splendida voce, piuttosto che andare a Straburgo, dove sarebbe stato necessario conoscere almeno una lingua straniera. Cosa che le casalinghe di oggi sanno fare abbastanza bene.
da Mario Rossi – Milano
Lui si è definito l’unto del Signore; quella macchietta di don Baget Bozzo l’ha definito un dono dello Spirito Santo; oggi sul Corriere don Verzè l’ha definito un dono di Dio. Nasce ora un lacerante problema teologico: essendo Dio uno e trino, quale di queste tre espressioni dell’Altissimo ha donato cotanto dono – di cui non siamo chiaramente degni – all’Italia, o meglio, all’umanità? Urge parola definitiva del Papa.
da Massimo Bocchia, Roma
Rispondo alle due domande di Alberto Arienti: uno Stato senza una propria autonoma linea di politica estera non è uno Stato.
da Massimo Puleo
Ma veramente il presidente Ciampi si è congratulato con l’Arma per l’operazione Liboni? Dopo aver visto alcune immagini in TV reputo inopportuno ciò: c’era un uomo con una pallottola in testa, sanguinante ed ammanettato, mostrato al pubblico ludibrio. O forse era Al Jazeera dall’Iraq?
da Giorgio Salvatori
In principio la Lega fu Miglio, ideologo riconosciuto anche da Bossi. La sua dichiarazione (vado a memoria): o riusciamo a portare una democrazia moderna al sud o noi (ndr: il nord, circa) abbiamo il diritto di andarcene per conto nostro, fece canone nella politica della Lega. E le guadagnò valanghe di consensi. Poi venne B e lanciò la linea del convivere con la mafia. E anche la Lega accettò, mutandosi da movimento ideale a movimento di poltrone. Ma con la mafia si convive se la foraggiamo con continuità attraverso i suoi molteplici canali, Lima e il suo tragico caso insegnano. Motivo contro il quale la Lega era nata. Far convivere le cose con il loro opposto, a meno che tra esse non sussista qualche affinità, è impossibile, ce lo disse già Hegel. Per cui una bella sintesi: leggi ad personam tutti assieme per B. Per il resto il popolo si accontenti di devolution e marasma.
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.com)
L’avevamo sotto gli occhi e non ce n’eravamo accorti. Sotto la testata del blog c’è scritto: “Questo piccolo sito e’ un luogo di dialogo”. Con l’apostrofo?
Piu’ realisti del re se ne trovano sempre, pare. L’apostrofo e’, sin dai tempi delle primissime macchine da scrivere e delle tastiere prive di accentate, il surrogato nostrano dell’accento. E’ tornato in auge sul web, nel cui linguaggio le accentate sono stringhe complicate e non sempre lette correttamente dai browser. L’apostrofo invece non crea problemi. Infine, qui viene usato in modo discontinuo, ma sovente, da sempre. Fine della lezioncina.
da Giorgio Goldoni
Da tempo un silenzio tombale è caduto sullo Sceicco Prof. Abdul Hadi Palazzi, segretario generale dell’Associazione Mussulmana Italiana, reo di mantenere una posizione non conformista, che incita alla collaborazione tra Israeliani e Palestinesi (quelli veri, non la banda di Arafat, che è poi quella che vende il cemento per costruire il muro). Lui è ovviamente nel mirino dell’estremismo islamico, e di recente ha protestato contro il verdetto della Corte di (In)giustizia dell’Aia, che di fatto mira ad impedire agli israeliani di poter difendersi. C’è qualcuno che ricorda di averlo mai visto in tv o sentito alla radio in una delle tante trasmissioni dedicate al tema della Palestina e di Israele?
da Alberto Arienti
Ma pensate veramente che Kerry sia migliore di Prodi?Ma pensate veramente che Kerry stravolgerà la politica estera americana?