da Pino Granata
Ho fatto ben quindici mesi di militare nel 1963 . Un anno a Cervignano del Friuli nel mitico Nembo e non ho un gran ricordo di quel periodo. Il Nembo era un reggimento operativo ed era dislocato alla frontiera jugoslava. Malgrado questo l’addestramento era veramente modesto e dubito che alla fine dei 15 mesi qualcuno potesse essere definito un soldato. Per gran parte di quell’anno feci il furiere e ricordo che nella mia compagnia composta di oltre 150 persone, più la metà venivano usati come attendenti, cucinieri, refettoristi, baristi etc Tutte attività che con la vita militare non c’entravano niente. Praticamente un anno di grandi sacrifici buttati via. Molto rare anche le esercitazioni militari vere e proprie. Ricordo di aver fatto esercitazioni di tiro al poligono non più di 3 o 4 volte.
da Claudio Urbani
Chi conosce, anche superficialmente, la storia del Socialismo, le sue lotte negli anni 20-30 e nel dopoguerra, le sue radici proletarie non può che considerare una aberrazione politica l’appartenenza al centrodestra, con alleati Lega e A.N. Non lo possono giustificare né tangentopoli né le divergenze sui programmi e sulla politica dagli altri partiti del centrosinistra o della sinistra stessa. Il Socialismo appartiene da sempre alla sinistra. A chi a dei dubbi pensare solo per un momento a Fini e i suoi alleati nel centrosinistra!
Siamo sicuri che la parola “promesse” detta da Berlusconi sia un lapsus? Visto il recente, e passato, comportamento dell’UDC con le sue marce indietro, mi viene sempre più in mente Esau e il suo piatto di lenticchie. Che non abbiano fatto “promesse” a Berlusconi di fare i bravi?
da Giuseppe Valendino, Triuggio (MI)
Se leggesse, anche saltuariamente, la rubrica Bananas (tutti i giorni o quasi sullUnità) il Granata avrebbe evitato di scrivere certe inesattezze. E a noi di leggerle.
da Osvaldo Mascetti
Volevo porgerti tutta la mia solidarietà per aver sopportato senza compiere gesti insani tutta l’intervista a Michela Brambilla. Leggendola mi sono reso conto che talvolta è ben dura la vita del giornalista.
da Paolo Bonavia
Il signor Pino Granata scrive: “Se la situazione italiana è quella che è, e le banane che compaiono su questo sito sono significative in quel senso, il merito, o demerito, è di quelli come Travaglio che omettono di dire molte cose su Tangentopoli.”Questo modo di polemizzare mi “annoia” (eufemismo). Se il signor Granata ha informazioni su fatti o persone che il signor Travaglio ha omesso di dire, scriva lui qualcosa di altrettanto chiaro e documentato.
da Valerio Manuguerra
Alcuni anni fa in tv, un signore dai modi gentili, sollecitato dal conduttore, argomentando su mafia, corruzione e democrazia, concludeva dicendo che di fronte ai numerosi casi di rappresentanti politici coinvolti in attività criminose, la domanda da porsi era: qual è il motivo per cui masse di elettori rispettosi delle leggi dello Stato decidono di dare fiducia a chi (mafioso, tangentista, secessionista, monopolista) quelle leggi non le rispetta ? L domanda, a quanto pare, è ancora attuale. Chi l’ha posta purtroppo, no. Era Libero Grassi (ucciso dalla mafia il 29 Agosto 1991).
da Gianni Guasto
(3 Agosto) Il Cavaliere ai Tigì: “ci sono tutte le promesse perchè possa nascere la fiducia: sono molto ottimista per il futuro, un futuro che potrà rafforzare la nostra economia”.
Confermo, l’avevo notato anch’io.
da Feliciano Bechelli
Con il governo in stato precomatoso, non pensate che l’elettore di centrosinistra sia tranquillo. No, si avvicina all’edicola con passo titubante: quali cazzate avrà sparato (e mi toccherà leggere sul quotidiano che acquisterò) Rutelli? In quale polemica interna si saranno imbarcati Fassino e Folena, Mussi e D’Alema? Su cosa verterà la strigliata settimanale di Amato alla coalizione dell’Ulivo? Pecoraro Scanio e Rizzo cosa cavolo si saranno inventati per avere le loro quindici righe di visibilità? Su quali sottigliezze tattiche si saranno accapigliati Marini e Parisi? Quale strampalata idea avrà tirato fuori Bertinotti? E Mastella cosa avrà brigato per far vedere che lui è più moderato di Pisicchio?
da Gianluca Freda
Dice Rutelli, spalleggiato da Nicola Rossi dei DS, che le riforme berlusconiane vanno sperimentate e non cancellate. Così ora sappiamo che l’eventuale futuro governo di CS si presenterà come continuatore dell’opera della CdL. Anche i riferimenti a Rifondazione come controparte sono berlusconiani. Come dire: o state con me, o siete degli sporchi comunisti. Già sentita, e magari fosse vero. Rutelli crede che il paese abbia bisogno di certezze per vivere tranquillo, ed è vero, ma che la certezza sia un valore in sé a prescindere dal suo oggetto è un’idea tutta sua. Ad esempio, io ho la certezza che Rutelli sia uscito di senno, ma non sono del tutto sicuro che la cosa mi tranquillizzi.