da Feliciano Bechelli
Come Amadori insegna, ancora una volta Berlusconi ha raggiunto il suo obiettivo: parlare di lui, del suo look, delle sue stravaganze, piuttosto che dei problemi del Paese che lui non sa né affrontare né risolvere. Pertanto, sarebbe bene che, oggi come le prossime volte (che si faccia un tatuaggio o che ricorra alla liposuzione o al trapianto di capelli o che tocchi il culo alla Prestigiacomo), la gente di buonsenso lo ignorasse. Sì, lo so: è difficile. Ma è la via migliore per togliercelo di torno, prima o poi. P.S. Ricordate quando fece il tour elettorale in nave? Tutti a prenderlo in giro, ma intanto ebbe ragione lui: perché si parlava della visibilità della nave e non della invisibilità del suo programma e delle sue idee.
da Osvaldo Mascetti, Milano
Da molto tempo ascolto alla radio o leggo dai giornali, che si da il titolo di Governatore ai presidenti delle regioni, particolarmente quando parlano di quello di una delle regioni più grandi d’Italia che lo si vede, ci tiene tanto, con la sua bella barba curata. Volevo far presente a questo bel tomo, -che spesso se ne va a spasso per il mondo a spese mie-, che era un governatore anche quel signore che rifiutò la grazia a Sacco e Vanzetti e che un altro governatore 50 anni dopo ha dovuto chiedere scusa. Una nota di biasimo anche ai giornalisti che per piageria o per qualche permesso di accesso si prestano alla bisogna. I governatori in Italia per fortuna non esistono e spero proprio che se ne farà a meno nonostante la lega.
dall’avv. Lina Arena
Bravo Silvio, hai avuto una brillante idea! Hai coperto con il foulard della nonna la tua zucca pelata e l’hai fatta chiamare “BANDANA” dai piccoli borghesucci di provincia che ti invidiano perchè non hanno nè peli nè zucca.
da Vittorio Grondona
Ma carissima Avvocata, dovrebbero produrre ed essere pagati per quello che rendono anche coloro che mangiano per dieci e consumano per 80. Dopo di che la suddivisione del prodotto sarebbe automatica. Perfino il cane, anziché la coda, potrebbe mordere una succulenta salsiccia. Mi rendo conto però che in una società dove il mestiere di “Presidente” è pagato 12 milioni di euro all’anno il collettivismo è una meta molto lontana. Con l’occasione La ringrazio per l’eccelsa ironia.
da Mirco Pirini
La scelta dell’abito giusto è una delle decisioni più difficili che gli uomini politici devono prendere. Un abito troppo formale li rende rigidi, ma un abbigliamento più sportivo può risultare irriguardoso. È così che è nato lo stile “smart casual”, a dimostrazione che i politici di oggi sanno rilassarsi mantenendo intatta la loro autorità. Ma bastava vedere Silvio Berlusconi ieri per rendersi conto che alcuni l’hanno imparato meno bene di altri. Solo una cosa avrebbe potuto essere più imbarazzante della bandana che il Cavaliere aveva in testa: che anche Tony Blair ne avesse una.
“The Independent” da Italieni.it
da Cesare Bardaro
LO SCEICCO BIANCO
da Mirko Bedetti
Adesso tutti rincorrono il mito della bandana, ma vogliamo parlare dello zuccotto dell’ex subsegretario del Pa.Po.Po? Anch’esso ha una sua dignità di copricapo per leader.
da Gianni Guasto
Dopo le battute sulla bandana, urge una riflessione più seria: se un Capo di Governo cazzeggia abitualmente in occasioni pubbliche e davanti a milioni di spettatori (non è la prima volta: dal gesto delle corna, alle rivelazioni sugli amori della moglie, ma l’elenco potrebbe essere lungo), non vilipende le istituzioni? Se fa il deficiente in un’occasione in cui dovrebbe trattare delicatissimi problemi di politica internazionale, non danneggia gravemente la reputazione del popolo che rappresenta e dovrebbe guidare?
da Lorenzo Mazzucato
I paradisi fiscali? Indispensabili. Emerge dagli studi dei francesi Goderoy e Lascoumes del Centro nazionale per la ricerca scientifica. Per quanto Ocse, G8 e altre organizzazioni internazionali abbiano alzato la voce, i paradisi fiscali non solo si sono rafforzati ma anche specializzati. Le Bermuda nelle assicurazioni, isole Vergini e Bahamas nelle strutture aziendali opache, Barbados nei servizi alle imprese americane. Scardinare il sistema off-shore sembra non convenire a nessuno. Non alle banche in cerca di flessibilità, non alle aziende che vogliono alzare veli nei confronti del mercato se non, in qualche caso, fare perfino peggio. E se così è ancora oggi, evidentemente alla finanza internazionale continua a fare comodo. Con buona pace della tanto cercata e voluta (?) trasparenza.