da Milli Martinelli
Al conduttore di primapagina. Credo che un settore di grande evasione fiscale sia quello degli artigiani. D’altronde è quasi donchisciottesco per una persona che le tasse le paga sul proprio stipendio esigere dall’idraulico o dal muratore una ricevuta fiscale su un conto già salato presentato su un foglietto, per vederselo aumentare del 20%. Ma perché su lavori non voluttuari ( non su un guadagno) un cittadino deve pagare l’IVA ? Né servirebbe molto che questa imposta potesse essere detratta dalle tasse come ha proposto un ascoltatore, perché è comunque duro, per chi non maneggia molto denaro, tirare fuori soldi in più di quanto ti viene addebitato che, sull’entità del lavoro, è spesso una ruberia. Inoltre se l’artigiano fosse tenuto a presentare la ricevuta fiscale per l’intero importo e senza aumenti fiscali i prezzi degli interventi si calmierebbero automaticamente, e il fisco recupererebbe milioni di euro. O sbaglio? Cordiali saluti.
da Cesare Bardaro, http://bardarossanews.splinder.com/
La famiglia del ragazzo senegalese annegato è stata adottata dalla Provincia di Livorno (da Repubblica). Comunque, oltre alla giustissima medaglia presidenziale, proporrei di assegnare il premio “Pezzo di M…. 2004” a colui che è stato salvato, per essersi allontanato alla chetichella, senza ringraziare e – soprattutto – senza nemmeno preoccuparsi della sorte di uno dei suoi salvatori. Forse gli bruciava il fatto di dovere la vita ad un extracomunitario?
da Renato Martelloni
Gent.mo dr. Sabelli, in tempi di bandane e trapianti domande futili. Seondo Lei il ‘padan de Berghem” che il tricolore lo mette al cesso come insegnano Bossi & co. tifa per gli atleti italiani (sic!) alle Olimpiadi ? Cosa prova il celtico sportivo a vederli gioire per la vittoria avvolti nella bandiera addirittura baciandola? Le auguro buon lavoro e spero mi perdoni per questi angosciosi interrogativi.
da Sergio, Trieste
La mia domanda non riguarda temi di stretta attualità, ma penso interessi gran parte della popolazione italiana. Che fine hanno fatto i dati dell’ultimo censimento generale, costato piuttosto caro al contribuente? Solo per fare un esempio, nella mia città il censimento precedente aveva fornito dati piuttosto significativi. uno per tutti: soltanto nel centro cittadino risultavano sfitti all’apoca più di dodicimila appartamenti. Oggi, con il decremento demografico che avanza inesorabile, la città perde ogni anno quasi duemila residenti, si continuano a cementificare i luoghi più belli della città. Naturalmente la lobby dei costruttori è una delle più potenti e delle più ascoltate dagli amministratori locali, come del resto succede in tutto questo disgraziato paese strozzato dal cemento. Inoltre mi sembra strano che i giornalisti, che con le informazioni dovrebbero lavorare, non affrontino questo argomento sulle pagine dei loro giornali. Saluti e buon lavoro
da Donatella Tagliata
In questo periodo di medaglie d’oro non fa poi così spicco la medaglia d’oro data al senegalese che è annegato! A parte l’approvazione per il gesto di Ciampi, che mi pare doveroso, qualcuno si è posto il problema del fatto che il senegalese aveva moglie e figlia piccola che, mancando il capo famiglia, avranno comunque necessità di mangiare e che forse, con i suoi introiti, manteneva anche qualche parente al paese di origine?
da Stefano Brocco
Egregio Dott. Fioretti, complimenti per l’aggettivo “druidico” riferito ad un nostro noto ministro. Mi è piaciuto molto.
da Sara, Bologna
Mi è capitato di sentirla, oggi, e mi piace quello che dice… scrivo a proposito delle carceri, ma considerando che le scrivono in molti e con argomentazioni più importanti, non c’è bisogno di leggere questa mia per radio, è solo una piccola copnsiderazione… io conosco una guardia carceraria; non ha nessuna laurea (a proposito, mentre alludeva a una laurea obbligatoria in psicologia stavo pensando la stessa cosa!), ma è lo stesso una persona splendida e ogni tanto mi ha raccontato di come è una delle poche persone a comportarsi in modo molto umano con chi deve sorvegliare, tanto che le capita di essere salutata per la strada da ex detenuti! Ma la sua fortuna è che lavora in una piccola prigione, perché – su sua stessa ammissione – in un carcere “serio” probabilmente verrebbe “massacrata”; e questo la dice lunga sul tipo di personalità comune tra chi lavora come poliziotto in prigione! Noto comunque che effettivamente deve essere un lavoro un po’ alienante, che rende prigioniero un po’ anche te, insieme con i tuoi detenuti; questo forse provoca una classica reazione umana (anche se non giustificabile): chi sta sopra si sfoga su chi sta sotto. Beh, questa guardia non lo fa, e infatti mi dice che è abbastanza isolata tra i colleghi… Credo che la V elementare non c’entri niente, c’entra un interno senso di giustizia e la sensibilità della persona.ps. ho visto la foto, non la immaginavo con la barba!
da Giovanni Gualtiero
Gentile sig. Claudio Sabelli Fioretti, riprendendo il signore che ricercava negli scontrini fiscali un metodo per migliorare le informazioni in possesso del fisco per i controlli fiscali, vorrei ricordare che oggi esistono tecnologie incredibili per superare il problema. Il sistema “postepay”, un pezzo di plastica che posso caricare di denaro come un borsellino, ma che lascia una traccia indelebile nei computer di questo mondo. Forse sbaglierò ma se eliminassimo la carta moneta e la sostituissimo con la plastica sarebbe un passo decisivo contro l’evasione fiscale. Incredibilmente poi è utilissimo anche per i trasferimenti di fondi all’estero per gli immigrati. Postepay costa al massimo due euro e 58 centesimi più uno contro percentuali intorno al 10% chiesti dalle banche che normalmente oggi servono il settore.
da Luigi
Mi permetta di dissentire profondamente: noi non siamo “collusi” con chi evade l’iva perche’ non chiediamo lo scontrino!! Se non possso scaricare nulla, per quale motivo dovrei pagare il 20% in più per la stessa cosa? A me, non deve costare nulla chiedere la fattura. Ecco l’inghippo.
da Donatella Giacomelli
Vorrei rispondere alla domanda dell’ascoltatore: perchè le donne devono andare in pensione 5 anni prima degli uomini? A parte la stucchevole affermazione “hanno voluto la parità, quindi devono avere gli stessi doveri degli uomini”: sinceramente non se ne può più di questi luoghi comuni. Le donne non hanno assolutamente raggiunto la parità, perchè le donne continuano a lavorare fuori casa e a ritornarvi per tirare su i figli (spesso sole anche se con un marito a fianco), passare le notti in bianco quando questi stanno male (e al mattino al lavoro, come se niente fosse), pulire, fare la spesa, andare alle udienze scolastiche… qualsiasi lavoro, svolto in queste condizioni è estremamente logorante. ma non basta: vorrei ricordare che la maggior parte delle “splendide quarantacinquenni-cinquantenni-cinquantacinquenni” riscopre perentoriamente di essere, oltre che madre, moglie, compagna, amante (se va bene), insegnante (o impiegata, infermiera ecc), FIGLIA, generalmente di una madre che, grazie al fatto che “le donne vivono di più perchè sono più riposate avendo lavorato meno” (questa uscita di Sabelli Fioretti non mi è piaciuta molto), si ritrovano piene di acciacchi, magari a letto, o “solo” non autonome, o, se il fisico tiene, fuori di testa. Qui la parità è già andata a farsi benedire: i figli (inteso come “figli maschi”) latitano alla grande; e le figlie, che già si sobbarcavano tutto il resto, si sobbarcano anche questo ruolo. (…)