da Gianluca Freda
Caro Beretta, non si ponga domande troppo difficili. Chi parla di “civiltà superiori” solitamente intende per “civiltà” se stesso, il proprio modo di vivere che reputa evidentemente esemplare, i propri hobby, il proprio modo di vestire, e così via. “Incivile” è l’epiteto con cui il vicino rompiscatole bolla chi non ha voglia di ridipingere la porta del garage. In questa gente non troverà la minima traccia non dico di superiorità, ma neppure di “civiltà” in senso storico, concetto che ha ed ha sempre avuto per cardine la presenza di una contaminazione e di un interscambio tra culture. Proprio ciò che i teorici della “superiorità occidentale” temono, esorcizzano e vorrebbero sostituire con il feticcio estetico dell’opera di noti artisti e scienziati, solitamente citati a casaccio.
da Ranieri Clerici
Grazie d’aver riconosciuto che la politica linguistica merita attenzione. Non Le pare frettolosa la sanzione di “insuccesso” per l’esperanto, se per il sistema metrico decimale – tanto piu’ agevole da accettare – non sono bastati due secoli? Per contenermi a 500 caratteri: www.esperanto.net. Perche’ non fare una capatina a Treviso durante il Congresso italiano (2004-09-04..06: http://www.esperanto.it/html/fei/programma72.htm)? C’e’ molto di che discutere (per il futuro, anche del Congresso mondiale d’esperanto di Firenze, nel 2006, con 2000 partecipanti previsti).
da Gianni Da Vià
Caro Claudio, concordo con quanto hai detto al Palawolkswagen a Cortina, che questo paese è l’unico dove a cadere è l’opposizione , laddove di norma a sfarinarsi è la maggioranza e non su temi vitali come la guerra in Iraq , ma su una dichiarazione di Rutelli contrario all’abrogazione delle riforme del polo da parte di un’eventuale sinistra vincente. D’altra parte tutti gli avvocati interpellati da me che avvocato non sono, non esitano a definire obbrobriosa,scandalosa, sudamericana ecc.ecc. la legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio.Quella vergogna almeno andrà spazzata via, marciando su Palazzzo Chigi in un tripudio di bandane rosse.
da Tino Sorbello
Sono stato in ferie, per fortuna, durante la Sua settimana a “Prima Pagina”. Le faccio i complimenti, finalmente un pò di cose dette semplicemente e in modo chiaro. Ha contribuito a rendermi le mattinate più serene. Tanti auguri e spero di risentirLa presto, anche se per motivi di lavoro, non sempre posso essere in ascolto.
da Vittorio Grondona
Prima i bambini e le donne… E’ una decisione accettata da tutti di fronte ad un pericolo grave. Per le pensioni però diverso. Il problema non è pensionare prima le donne, ma è profondamente sbagliato pensionare chiunque a 65 anni. La favola della vita più lunga è una droga micidiale somministrata ignobilmente alla povera gente. Non è un buon traguardo sociale lavorare controvoglia fino alla morte. Stiamo attenti infine a parlare di disuguaglianza fra i sessi… Col governo che ci troviamo è probabile che sortisca con la decisione: tutti uguali, tutti in pensione a 65 anni!
da Vincenzo Rocchino, Genova
E bravo Claudio! Ti ho seguito a prima pagina per l’intera settimana e mi sono molto divertito. Complimenti per per le numerose “adesioni” che sapientemente hai saputo dirottare su questo sito. Gli spunti su cui discutere sono già numerosi e tutti interessanti. Un solo appunto: c’è stato un ascoltatore che ha posto il problema della proliferazione dei partiti politici nata con l’avvento del maggioritario (che avrebbe dovuto, si supponeva, ridurre). All’ascoltatore in questione, a mio parere, hai risposto solo in parte dimenticando di dire che il fenomeno discende dalla necessità dei partitini che, per sopravvivere, ora si alleano in coalizioni.
da Luigi Esposito
Incredibile la telefonata lagnosa del penultimo ascoltatore intervenuto oggi a Prima Pagina di Radio 3, che lamenta il presunto danno che gli immigrati fanno alla povera gente… L’unico (e vergognoso) costo che la società sostiene in materia è quello che si spreca per cercare di impedire l’immigrazione, e magari di “sparare” sugli scafi”, costo cresciuto a dismisura con l’ultimo governo e la sua demagogia, senza peraltro alcun risultato di contenimento: è difficile fermare le valanghe, figuriamoci la disperazione umana. Gli immigrati portano ricchezza (specialmente ai già benestanti che li sfruttano e magari, come è successo (mi pare proprio nella regione del lagnoso ascoltatore), li bruciano con la benzina se dopo aver lavorato vorrebbero pure essere pagati) : portano ricchezza in quanto lavorano a tariffe a cui nessun italiano lavorerebbe più, o per lavori che nessun italiano è più disponibile a fare, e spesso lavorano senza un minimo di sicurezza sociale (contributi previdenziali non pagati) o fisica (norme antinfortunistiche non rispettate). Molti di loro che lavorano regolarmente lasceranno il nostro paese lasciandoci in eredità i contributi versati ma che non daranno luogo ad alcuna prestazione previdenziale. (…)
da Nazzareno
Caro Claudio dopo la tua simpatica settimana a prima pagina vorrei dirti che dovresti essere più zelante nei confronti dell’esperanto che in realtà non fallisce se noi in qualche modo ne parliamo e potrebbe essere un utile strumento per una migliore intesa nel mondo, io l’ho riscoperto da poco e ora nella mia radio locale gli ho dato una rubrica settimanale. Per finire una domanda sugli Stati uniti perchè volevo sapere se nella loro costituzione c’è qualche riferimento al rifiuto della guerra per dirimere le controversie internazionali, se sai qualcosa in proposito fammelo sapere.
di Paolo Beretta
(…) La tanto denigrata aurispicina (la pratica divinatoria attraverso la lettura delle interiora) é stata praticata anche da Romani, Ebrei, Etruschi e Greci. Nessuno si scandalizza se oggi gli ebrei praticano la circoncisione, mutilazione sessuale essa stessa, ma tutti abbaiano contro l’infibulazione. Per i pellerossa scaricare rifiuti nell’ambiente era una bestemmia, per noi é pratica corrente. Gli africani rispettano gli animali selvaggi della savana, noi li estinguiamo. I guerrieri arabi alle crociate trattavano i prigionieri con rispetto, i crociati massacravano e violentavano donne e bambini. Con la benedizione della chiesa del tempo, gli spagnoli massacrarono milioni di persone in Sudamerica nel nome della Vera Fede. La nostra civilissima cultura ha obbligato Galileo all’abiura, Giordano Bruno al rogo, Oscar Wilde ed Alfred Dreyfus al carcere, anche se per motivi diversi. Nel frattempo, i Maya sapevano che la Terra era rotonda e conoscevano i meccanismi delle eclissi, mentre gli Arabi ci insegnavano a contare ed inventavano l’astrolabio.
da Silvio Manzati
Condivido il giudizio di altri ascoltatori. I giornalisti televisivi che seguono le Olimpiadi sono occupati più a chiacchierare (anche fra di loro) che a fare la cronaca di quanto appare sullo schermo. Occorrono meno giudizi ed aneddoti e più spiegazioni di quanto si vede. le interviste della giornalista non ci aiutano a capire quanto avviene.