da Roberto Serpi, Guspini (CA)
Dato che si sta parlando di slogan elettorali divertenti, ho pensato di dare anch’io il mio contributo. In questo caso, non è lo slogan a essere divertente, ma il cognome del candidato è tutto un programma: si chiama Fuoco e nel simbolo del suo partito c’è la fiamma tricolore. Questo candidato sicuramente surriscalderà il clima politico isolano che diventerà rovente, o meglio infuocato! Dato che in questo periodo, in Sardegna si ripresenta il solito problema degli incendi, credo che questo esponente di AN sia molto pericoloso!
da Vittorio Grondona
La nomina alla presidenza della FIAT di Montezemolo, elogiata (per ora) dalle tre maggiori organizzazioni sindacali, mi ricorda il tempo in cui i grandi imprenditori che avevano fatto il “grano” col fascismo, dopo la caduta di quel regime giravano fra gli operai con l’Unità in tasca, bene in vista.
da Alessandro Ceratti
Ieri mi sono accorto che scrivendo la parola “Berlusconi” in Word (almeno, la mia versione) il programma non dà il segnale di errore, come accade invece per tutti gli altri nomi di persona e anche per parecchi parole assolutamente corrette. Qualche anima buona deve aver pensato che tutto sommato non stava bene che il concetto di “errore” fosse in qualche modo associato a Berlusconi, seppure in una maniera così innocente. Io ho la sensazione che, in un mondo come quello di 1984 di George Orwell, abbiamo già il piede dentro.
da Giacomo Negri
Vorrei segnalare un fatto spiacevole che mi è capitato non più di un’ora fa. Chiedo quindi un Vostro parere. Verso le ore 19:15 ho ricevuto una telefonata con un messaggio registrato che chiedeva di digitare il numero “1” se si intendeva ricevere materiale pubblicitario di “Forza Italia e di S. Berlusconi”, in occasione delle prossime elezioni di giugno. Non avendo digitato il numero “1”, la telefonata si è interrotta ma, ovviamente la privacy è venuta meno! E’ la prima volta (ho 50 anni) che mi capita una cosa simile e devo dire che non mi sembra corretto questo modo di agire, o no?Io non sono un cultore della privacy ma, per chi lo è, capisco che questo possa essere un segnale inquietante. Mi immagino già la possibilità di realizzare un database con tutti coloro che non vogliono ricevere materiale pubblicitario di Forza Italia. L’anno scorso avevo posto un quesito a Stefano Rodotà, il quale non mi aveva risposto. Il quesito era il seguente: mandare a tutti gli italiani un libro sulle proprie prodezze è spamming? Lo stesso quesito vale ora che il premier ci manderà la sua letterina. Perché se è spamming, è vietato. Oppure lo spamming vale solo per posta elettronica? (csf)
da Giorgio Trono
Potrei dire al gentile Ceratti che la mia fonte non è stata direttamente il Financial Times del 27 maggio ma il Foglio del giorno dopo; immagino però avrebbe qualcosa da ridire. Si fida almeno del Sole 24 ore? Oppure di Google?