In questo momento c’è qualcuno collegato dal Belgio
In questo momento c’è qualcuno collegato dalla Germania e dalla Gran Bretagna
da Alberto Oldrini
Dall’intervista all’On.Prestigiacomo apprendo che il figlio viene allattato a Palazzo Chigi,dorme nello studio dell’On.Bonaiuti e quando vede i maxiposter con la faccia del ns.Primo Ministro grida “Bellucconi”. Ma il padre cosa dice? E i nonni? E l’On.Bondi non lo corregge?
Anche l’on. Bondi, quando vede i poster, urla “Bellucconi”. (csf)
da Fabrizio Grieco, Olanda
Vorrei segnalare una chicca dall’Olanda. Sui manifesti elettorali di un certo partito (non bolscevico) c’e’ il faccione del nano con il suo sorriso falso, con sotto la scritta: “Europa democratica? Non proprio direi”. Ah, quanto contiamo all’estero….
da Peter Freeman
Caro Csf, Antonio Amato faceva il cuoco, che e’ un bellissimo mestiere. Oggi sul “Manifesto”, sia pure con vis polemica, si chiedono per lui i funerali di stato, “che valgano, idealmente, per tutti quelli come lui, lavoratori ignoti”. Non sono un fan dei funerali di stato. Un funerale e’ un funerale e’ un funerale, civile, religioso o in pompa magna che sia. Pero’ capisco il senso della polemica. Antonio Amato e’ morto in modo balordo e crudele, come spesso accade. Probabilmente in punto di morte non ha dichiarato nulla di particolare, forse ha solo chiesto aiuto o pieta’. Non ha detto “ora vi faccio vedere come muore un italiano”, che detto tra noi e’ una frase cretina (si possono dire cose cretine anche prima di morire, senza nulla togliere alla tragicita’ del trapasso). Ho letto che qualche politico, forse un ministro dal sentire nostalgico e viriloide, ha visto in quella frase di Quatrocchi un valore eroico e meritevole delle piu’ alte esequie. E’ retorica da ventennio che in altri tempi avremmo tranquillamente cestinato. Oggi rischiamo di vedercela stampata sui sussidiari di scuola.
Io non la trovo una frase cretina. E’ talmente stupida l’idea di morire in guerra, e morire in quella maniera, per colpa di gente che vuole il petrolio, o vuole esportare la democrazia, o vuole far vestire in maniera diversa la gente, che dire qualcosa di memorabile la trovo una debolezza sopportabile, vista la situazione. Io direi: “Votate il Partito Popolare Populista”. Te l’immagini? Io sì che finirei sui libri di storia. (csf)
In questo momento c’è qualcuno collegato dall’Olanda
Ogni tanto, durante le “pulizie di primavera” ad esempio, da qualche cassetto di scrivanie reali e virtuali rispuntano interviste che chissà perchè non ho mai messo sul sito. Nei prossimi giorni vi aggiornerò sui miei ritrovamenti. Per oggi, eccovi quella a Filippo Mancuso, uscita l’11 aprile del 2002 e dove ancora descriveva Berlusconi come «Personalità, inventiva, energia». Appena 13 giorni dopo, il 24 di quello stesso mese, dopo la mancata elezione alla Consulta, l’avrebbe invece definito “un traditore”. (csf)
da Gianni Guasto
Schiumando e gufando, Ferrara si dice curioso di quello che Montezemolo farà da grande. La transizione in FIAT volta pagina, e il capitalismo fa le sue scelte, che sono diverse da quelle delle facce impresentabili sostenute da Ferrara. E’ vero, che, soltanto due anni fa, gli ex poteri forti avevano capitolato, sostenendo la campagna elettorale del Banana (“non è mica un Banana!” aveva detto l’Avvocato). Avevano scherzato.
dall’avv. Lina Arena
Se la sinistra comunista ha avuto la pazienza di seguire i discorsi di insediamento di Luca Cordero di Montezemolo avrà solo il tempo di rinchiudersi a riccio e piangere sulla propria tragica sorte. Ha sperato ancora una volta in un cambiamento di rotta: ha trovato solo un doppione di Silvio che parla e recita lo stesso copione. E’ solo l’eterno capitalismo che ha vinto e stravinto.Luca è più bravo di Damato perchè conosce meglio le regole di funzionamento del capitalismo e le sa esporre con più maestria. Forza “cavallino rampante”!
da Gianluca Freda
Anch’io, come Paciocco, ci andrei molto cauto nel cantare il de profundis del berlusconismo. Nonostante i proclami, il CS non se la passa granchè bene. I recenti sondaggi danno il triciclo attestato intorno al 31,8 %, rispetto al già misero 33 originariamente previsto, e in calo progressivo. Del resto una coalizione che ripesca dal cestino Marco Formentini non desta troppe speranze di alternativa. In Trentino si è votato in tre paesi, Ala, Avis e Mori, dove i tre sindaci di CS sono stati largamente sconfitti dalle coalizioni capitanate da FI. Non è un voto granchè indicativo della tendenza nazionale, ma ammetterete che è un pessimo presagio.