da Francesco Caputi, Bari
Se “ur”, in luogo di “your”, è assai utilizzato nello slang giovanile odierno, anche l’inglese di Fenoglio da qualcuno è stato definito Fenglese (cioè tutto suo), in parte elisabettiano, in parte popolare, dialettale. Un precursore? Tuttavia, a monte: quel titolo non era stato inventato da Einaudi nel 1968?
da Luca Sofri
Su una cosa ha ragione Freda: “Esiste un intero popolo di innocenti dietro le sbarre”. Per non parlare dei colpevoli. Fuori, invece, esistono quelli che si pongono il problema e che con i mezzi a loro disposizione cercano di affrontarlo, e di fare qualcosa per chi sta in galera, e quelli che no. Chi parla di privilegi e di favoritismi (poveri noi), è pregato almeno di appartenere ai primi, per decenza.
da Alberto Oldrini
Apprendo, dal gentile Marco Pirini, che la costruzione del tunnel supersegreto nella villa dell’on. Berlusconi non prevede controlli dalle autorità competenti. Tutto deve essere “top secret”. Architetti, ingegneri ed operai addetti alla costruzione verranno, al termine dell’impresa, gettati in mare e dati in pasto alle aragoste.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Mi ha molto incuriosito il quesito della professoressa Maria Antonietta Panizza, circa il significato della sillaba ‘UR’ , che precede partigiano Johnny. Potrebbe essere utile sapere se l’autore è vicino all’ambiente dei radioamatori anglosassoni, che usano un vero e proprio “prontuario”, basato su abbreviazioni di vocaboli inglesi, che rendono più veloce lo scambio dei messaggi in radiotelegrafia. Ritornado a bomba, nel caso che interessa la Prof. ur starebbe per vostro, tuo (dall’nglese your = ur). Mi auguro di essere stato di qualche aiuto.
E’ la volta di Renato Schifani. Era il 2002 e ancora poteva essere definito un “uomo nuovo”. “Oggi è presidente del gruppo dei senatori di Forza Italia. Ma fino a ieri era un avvocato siciliano, poco conosciuto nel resto d’Italia, tanto che Filippo Mancuso, la scheggia impazzita del mondo berlusconiano, lo definì «il principe del recupero crediti».” (csf)
da Barbara Melotti
Non voglio entrare in alcun dibattito su innocenti e colpevoli, che oltre a richiedere esatta conoscenza delle cose che in genere non abbiamo (e sicuramente io non ho), sono pure categorie che hanno molto a che fare con la Giustizia, ma poco con la giustizia dispensata in tribunale come ben sanno coloro che ci lavorano o che la subiscono, né, intendiamoci, potrebbe essere diversamente.Tuttavia l’intervento di Freda, che ancora assimila Battisti a Sofri, mi stimola una riflessione. Il primo non ha ritenuto di “legittimare” lo Stato che voleva processarlo riconoscendogli l’autorità per farlo. Non solo è stato latitante, ma non si è nemmeno difeso, come se avesse dall’altra parte un privato “nemico”. Affari suoi. Nessuno Stato può farsi carico anche di posizioni come queste. Se vent’anni dopo se n’è pentito è un problema del tutto suo. Altri (penso per esempio a Carlotto, anche se in quel caso l’accusa non era “politica”) pur restando latitanti, si sono efficacemente difesi, hanno magari perso, ma in un contesto nel quale, poi, lo Stato ha potuto o potrà mitigare il suo giudizio. Mi pare che a occuparsi dei Battisti, veramente, non ci sia sugo. E che qualsiasi parallelo con Sofri sia stridente.
dall’avv. Lina Arena
Le segnalo che la Feltrinelli editore ha pubblicato un testo dal titolo ” Critical Mass. L’uso sovversivo della bicicletta”..Sono istruzioni per realizzare una forma di sovversione indolore del sistema grazie ai pedalatori di professione. Inviti i suoi fans ad usare la bici per usi sovversivi. E’ bene che comincino loro a fare la rivoluzione. Non conosco i Suoi gusti, ma stando alle notizie che la vogliono sempre su isolotti, Lei farà una rivoluzione marina a colpi di motoscafo o di barche a remi? Scriva un libro sull’argomento. passerà alla Storia.Il titolo potrebbe essere ” L’uso sovversivo dei remi”. Il colmo sarebbe ricevere un colpo di remo in testa.
da Mirco Pirini
Il titolo de “La Padania” del 03/06/04: “BOSSI TORNA, TREMANO I NEMICI DELLE RIFORME Il ritorno sulle scene pubbliche di Umberto Bossi ha, da una parte, funzionato da “ricostituente” per la Lega e dall’altra ha iniziato ad intimorire i nemici delle riforme.”
da Alessandro Ceratti
Non mi risulta che Benni voterà un partito diverso dalla lista unitaria. Se qualcuno di voi ha delle sue dichiarazioni in proposito mi metta al corrente delle sue diverse intenzioni e cestini tranquillamente il seguito di questa mail. Allora proprio non capisco come qualcuno che scrive (e pensa, immagino) quanto ha scritto Benni a proposito di Berlusconi possa poi aderire a quel partito che ostentatamente affronta il caso Berlusconi come un semplice caso di confronto politico e non di emergenza nazionale democratica. Non è possibile un giorno gridare all'”allarme nucleare” e il giorno dopo sedersi tranquillamente ad un tavolo per fare un dibattito costruttivo con l’attuale maggioranza per il bene del paese. Non va bene, la gente non capisce. Io, non capisco.