da Mirco Pirini
Per la liberazione degli ostaggi in Iraq si ringrazia per la collaborazione: la Presidenza del Consiglio Italiana, la Casa Bianca, il SISMI, l’ FBI, la CIA, le scadenze elettorali!
da Gianluca Freda
Cari Ceratti e Melba: Berlusconi è stato inquisito sulla base di sole testimonianze di pentiti o c’erano anche riscontri concreti? Le testimonianze erano solide, o pazzesche e contraddittorie, tipo due omicidi compiuti col dono dell’ubiquità? Gli avvocati di Berlusconi sono mai stati arrestati? I familiari di Berlusconi sono mai stati detenuti senza motivo e sottoposti a tortura psicologica? Le testimonianze contro Berlusconi sono mai state ottenute tramite tortura? Amnesty International ha mai condannato l’Italia per eccessi giudiziari legati ai processi di Berlusconi? Potrei continuare a lungo. Per cortesia, prima di fare altri paragoni azzardati, informatevi e vediamo di entrare nel merito.
da Lorenzo Barracco
Da ieri sera l’Unità, organo ufficiale dei sedicenti Democratici di sinistra, sottolinea come la liberazione degli ostaggi sia avvenuta grazie ad “americani e polacchi”. Ergo, Berlusconi non conta niente.Contemporaneamente però, ed è un fulgido esempio la vignetta sulla prima pagina di oggi, si insinua che Berlusconi abbia “deciso” la liberazione a quattro giorni dal voto per fini elettorali. Ergo, Berlusconi conta qualcosa. Perchè c’è chi continua a dar retta a persone che tengono in così poco conto l’intelligenza del(l’e)lettore?
da Franco Silvestri, Milano
Tratto da “Porta a porta” di ieri sera e di qualunque altra sera.Occhetto: “I contributi al Sud non sono stati dati.”.Miccichè: “I contributi al Sud sono aumentati col nostro governo.”.Diliberto: “A Palermo non c’è acqua.”.Miccichè: “A Palermo l’acqua c’è’.”.Sinistra: “Le grandi opere sono una promessa non mantenuta.”.Destra: “Le grandi opere sono in cantiere.”.…e avanti così per due ore…In un dibattito in cui la destra dice tutto, la sinistra dice il contrario di tutto e nessuno ci dice come stanno realmente le cose, come possiamo noi elettori capire chi dei due ci sta prendendo in giro?
di Fausta Maria Rigo
Scusi signor Barracco, non capisco cosa intende con: non posso inneggiare a milioni di morti che sta provocando. Chi? Cosa? Dove? E soprattutto chi sta inneggiando? Ripeto il concetto in parole povere, evitando licenze poetiche: in Italia una figura istituzionale non può dire di avere nostalgia del fascismo, lei se vuole può dirlo, nessuno glielo impedisce. Io, che per altro sono una cittadina comunissima, se volessi potrei dire: sono comunista, infatti lo faccio, non solo, se mi gira istituisco il partito delle donne comuniste italiane. E’ sufficientemente didascalico, oppure riesce a distorcere anche una simile affermazione?
da Silvia Palombi, Milano
Adesso manca solo che Lazzaro Bossi si mostri in pubblico articolando intelleggibilmente concetti anti Stato e poi non ci resta che emigrare altrove. Grazie per essere stati con noi fino ad oggi e non aver smesso di sperare in un’Italia col pollice opponibile. E’ stato bello.
Esattamente, signor Freda: l’espressione del proprio pensiero non è punibile, l’apologia e l’istigazione sì. Il riferimento della signora Rigo alla legittimità del “dirsi comunisti”, ancora una volta, ne è la conferma.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Non mi è piaciuto il modo con cui i fautori della lista unitaria dell’Ulivo hanno, anzi non hanno, trattato con Di Pietro-Occhetto. Non mi piacciono certe tendenze a rincorrere Berlusconi sul suo terreno. Non mi sono piaciuti i tentennamenti sulla guerra in Iraq. Non mi piacciono certe uscite di Rutelli. Quando voglio incazzarmi penso a D’Alema. La visione di Intini mi causa frequenti dermatiti. Non mi sono ancora ripreso dalla performance della Melandri in televisione, a Ballarò, con la Moratti. Tuttavia, se questi non otterranno il risultato auspicato, il progetto della sinistra unita intorno a Prodi, secondo me, andrà in malora e ci terremo questa destra pericolosa per molti anni ancora. Dunque, sigh, tocca votarli.
da Rocco Ciolfi, Arce
E no, caro signor Granata, qui non si pontifica ma si cerca, mediante la critica (analisi e giudizio), di essere propositivi. Certo non ci si spertica in inutili e truffaldine lodi in puro stile forzaitaliota, ma che ci vuole fare, noi non si riesce a delegare al nostro capo il controllo di quei quattro cinque neuroni che ci rimbalzano nel cranio.
da Christian Migliorati
Sono molto felice della liberazione dei tre ostaggi italiani, per loro stessi e le famiglie e perchè non si sono avuti altri lutti. Resta però l’amaro in bocca per la quantomeno strana (rectius, inquietante) loro presenza in quelle terre e per una sorta di beatificazione che li ha interessati, unitamente al povero Quattrocchi. Ho, poi, come l’impressione che l’assassinio del povero Amato sia passato in secondo piano e la cosa mi ferisce perchè, tra tutti, le uniche armi che abbia mai imbracciato sono gli attrezzi da cuoco. Posso capire la disperazione, ma io mi sento rappresentato da persone che portano la pace, anche attraverso il proprio lavoro quotidiano, specie se lontano dalla propria terra e dai propri affetti. Italiani o non Italiani.