da Peter Freeman
Caro Csf, a me piace buttarla in vacca. Il quesito da me posto sulla performance triciclista e quella calcistica funziona proprio perche’ non ha pretese di analisi del voto. O meglio, e’ analisi soft da bar sport, che e’ ancora uno dei luoghi (virtuali) migliori di questo paese. Cio’ detto, gli interventi di alcuni bloggisti mi chiamano in causa. Ne prendo ad esempio due. Pino Granata mi accusa niente meno di intelligence con il nemico: invece di gioire per la sconfitta personale del Cav. mi diletto ad infierire contro la sinistra riformista (con la minuscola, please), atteggiamento che Granata definisce addirittura equivoco ed ambiguo.Va bene, sono un disfattista della peggior genia, forse prezzolato. Pero’ Granata mi sembra uscito dal sottoscala di una sezione del PCI anni 50, con tutto il rispetto per il PCI e per quegli anni. Mentre leggevo il suo intervento percepivo un curioso odore di muffa e il mio Pc si e’ improvvisamente riempito di ragnatele. Nel merito Lo Chirco, ma anche Granata, dicono: il risultato e’ buono, la squadra e’ da rodare, dategli tempo. Alt! Il risultato non e’ buono, non solo non ha valore aggiunto ma sta ben al di sotto del risultato ottenuto dalla somma dei partiti che compongono il Triciclo, sia che si guardi al 1999 che al 2001, e parlo di due sonore sconfitte. Aggiungo che la neosquadra si e’ presentata con volti stranoti (gli stessi del 2001), col salvifico Prodi in prima fila e con il simbolo dell’Ulivo sulla scheda. Per me il risultato e’ pessimo.
da Santi Urso
Caspita! Quando ho definito il Suo blog un intelligente propagandista governativo (l’ala militare del Foglio, per dire) credevo di fare una innocente battuta, invece ci ho preso in pieno. “Ha perso anche l’ulivo” (non come frase ma come filosofia generale) e’ impagabile, mi vergogno persino di averla gratis sul video. Mi dica se c’e’ da pagare qualcosa e mi consenta di gridare: “Forza Pino!” (gli perdono persino di essere socialista). Applausi dalemiani ps. va bene, ho perso ma e’ sempre meglio piangere in rolrois che in tram
Si parla molto di adulazione nell’intervista del 2002 a Mattia Feltri che vi ripropongo oggi: “Stenio Solinas lo ha inserito in Giganti di carta, un libro che celebra i grandi del giornalismo, accanto a Eugenio Scalfari e ad Alberto Ronchey. Eppure lui, Mattia Feltri, figlio di Vittorio Feltri, è l’ultimo arrivato, uno degli ultimi, nell’affollato e narcisistico mondo della stampa italiana. Ma i complimenti arrivano da tutte le parti. Ferdinando Adornato, su Liberal, lo ha definito «una delle penne più felici del giornalismo italiano». «Mi piace molto pensare che sia vero», si schermisce Mattia. Qualche sospetto di adulazione? «No», dice, «Ma il giudizio mi è sembrato un po’ eccessivo».” Sul sito. (csf)
da Paolo Beretta
Di tutte le possibili analogie spuntate nel blog tra nazionale di calcio ed elezioni, la piu’ intelligente e puntuale e’ proprio l’ultima, a firma csf che sottoscrivo in pieno. Fare quattro goal quando il tuo avversario ne fa tre ti fa vincere, non si discute. Ma qualsiasi allenatore, presi tre goal, si preoccupa, cavolo se si preoccupa…
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.it)
Circa gli scrutatori volevo segnalare un caso che non penso sia unico in Italia: in un seggio a Ferrara presidente un mio amico, scrutatori suo fratello e sua mamma e segretario (scelto dal presidente) un suo amico. Adesso vuoi che ci sia buonafede e per il mio amico ci metterei la mano sul fuoco, ma una famiglia in malafede …Secondo me la composizione dei seggi dovrebbe essere fatta per estrazione e tutti gli anni si cambia: almeno per gli scrutatori, perchè il presidente ha una certa responsabilità e deve essere preparato.
da Rita Rosati
Siccome mi ritengo veramente di sinistra vorrei che Pino Granata riflettesse un po’. Dalla nostra parte Pomicino ha ottenuto un seggio al parlamento europeo mentre Pardi no; certo Pomicino è un politico di carriera (sono almeno 30 anni che è sulla scena a fare cose non proprio splendide e senza molta coerenza) e Pardi è un pulito professore che probabilmente di politica e di giochi ne sa poco ma che poteva portare un’aria nuova. E poi Di Pietro e Occhetto no e Boselli si? Confesso se pur contenta per questo minimo risultato (le amministrative sono un’altra cosa perchè entrano in gioco lavori e problemi sul territorio) ho abbassato gli occhi quando in televisione ho visto Fassino Rutelli e Boselli sorridere insieme, abbracciati.
da Pino Granata
Caro Claudio la tua domanda è legittima, ma la risposta non può essere allleanza a tutti costi con Bertinotti e C. che con il loro pugno di voti vorrebbe dettare le regole dell’alleanza. Bertinotti vive nel passato ed ignora completamente i problemi della società di oggi. Stessa cosa per Diliberto e Cossutta. Io penso con terrore ai continui ricatti che Bertinotti faceva quotidianamente ai tempi del governo Prodi e a tutto quello che è successo dopo compresa la sconfitta elettorale del 2001 proprio per colpa di Bertinotti e Di Pietro. Bisogna poi considerare che se si sta con Bertinotti ci si preclude i voti degli elettori di Centro che sono poi la maggioranza del Paese. Se io dovessi scegliere tra Casini e Bertinotti, forse sbaglierò, ma sceglierei il primo.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Da non crederci. Sono le 01,47 di mercoledì 16, e secondo l’ Ansa, in alcuni comuni non si avrebbero ancora i risultati definitivi. A Bologna, uno dei primi Comuni informatizzati, é successo di tutto: lo spoglio che era seguito in piazza in diretta sul megaschermo, si è visto per più di un’ora, la schermata che dava in vantaggio Guazzaloga su Cofferati per 63 – 36%. A Firenze, per il sindaco uscente Domenici, c’è stato un continuo susseguirsi di conferme e smentite sulla necessità di ricorrere al ballottaggio risolto solo in serata. A San Saverino Marche, al momento di conteggiare le schede elettorali avanzate, la presidente di sezione e’ andata in crisi e si e’ barricata nel seggio chiudendosi a chiave fino alle 4 del mattino. Uno psicologo giunto con un’ambulanza ed i carabinieri, l’ha convinta ad uscire. Pare che già durante le prime operazioni di voto, nel pomeriggio di sabato, la donna avesse dato qualche motivo di preoccupazione ai colleghi scrutatori. Infine a Napoli il mercato del voto è ancora attivo: il polo di centrodestra ha a comprato i voti a 30€ l’uno. Lo dice il Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino.
da Vittorio Grondona
Per quanto mi riguarda considero delirante il comportamento di chi non accetta per principio il ragionamento altrui… “E che ci facciamo col 30 per cento?”, osserva giustamente csf… Per fortuna la maggioranza si ottiene ancora con il 51% dei consensi… Signori Arienti e Granata, secondo voi il “Listone”, centro-sinistra moderato per definizione e potenziale liberista per manifesta vocazione di alcuni iscritti, anziché con la “vera” sinistra, dovrebbe forse mettersi d’accordo con FI?… 30+21 fa giustappunto 51! Così facendo, oltre a quello della maggioranza risolverebbe definitivamente anche il problema del leader e, dulcis in fundo, si metterebbe al sicuro per sempre dal contagio della “peste” comunista.
da Cesare Bardaro, http://bardarossanews.splinder.it
Caro Claudio, mi è assai piaciuta la tua risposta a Granata. Anche perchè, se la sinistra alle europee è avanzata dell’ 1,5%, lo deve quasi esclusivamente (1.3%) agli inaffidabili Bertinotti e Di Liberto più i verdi (Di Pietro ha perso l’ 1,8%). Invece di fare da solo, il Triciclo dovrebbe riflettere sul fatto che inciuci e ambiguità non portano da nessuna parte.