da Marco Foraggi
Casalini parla di “suocerismo” a proposito di alcuni bloggisti, di Salvi e Folena. Io invece elogerei la pazienza con la quale la sinistra DS ha sopportato finora. Ma, come diceva qualcuno, ogni limite ha la sua pazienza. Noto che molti bloggisti ragionano di politica in termini di percentuali, alleanze, somme di voti. Io credo che la politica si faccia con le idee: sono certo che intorno a un’idea di sinistra seria, credibile, diversa dai discorsi che ho sentito in campagna elettorale da Fassino o da Rutelli, si potrebbe costruire una forza elettorale enorme. Poi è chiaro anche a me che si dovrebbe pensare a un’alleanza con forze di centrosinistra per governare. Prima però questa sinistra va fatta, e credo che l’unica strada sia l’uscita della Sinistra DS dal partito.
da Mirco Pirini
I risultati delle elezioni li riassumerei così: “Siam di destra e votiamo a destra, ma Berlusconi ci ha sfranto anche a noi”.
da Alberto Arienti
Me l’aspettavo. Essendo stato citato da Granata, Grondona nella sua risposta mi associa a lui, come se avessi le sue stesse idee. Invece io ritengo sbagliate sia quelle di Granata, sia quelle di Foraggi-Grondona. Sbagliate e perisolose perchè hanno alla base una totale sfiducia nell’alleato e una sopravvalutazione delle proprie forze. Siamo costretti ad una coabitazione forzata tra Bertinotti, Prodi, D’Alema ecc, se questo non entra nella testa di tutti, Berlusconi ha già vinto.
da Antonella Servili
Sono stata infastidita e rattristata dagli effetti collaterali di queste benedette elezioni. Infastidita dall’urgenza di dare i risultati 12 secondi dopo la chiusura dei seggi, dal tono dei giornalisti sui ritardi (ooohh… ma è scandalosoooo.. ma siamo nel duemilaaaa…). Perchè, se si sanno i risultati dopo il tempo che sanamente ci vuole per scrutinare che cambia? Le borse crollano e i nervi cedono? Mah. Grande tristezza per la vicenda della mia compaesana presidente di seggio. E’ una ragazza emotiva, con qualche problema di salute, ma una persona in gamba. Ha aperto da poco un’attività in proprio e ora, grazie ai rappresentanti di lista che l’hanno fatta letteralmente sclerare, grazie ai colleghi scrutatori che non l’hanno certo aiutata, grazie al paese piccolo dove la gente mormora, ora non so come andrà a finire la sua storia. Ah, dimenticavo, grazie anche ai giornalisti locali che, da bravi squali, hanno dato in pratica più rilevanza a questa “buffa vicenda” che ai risultati.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Tra le nozioni condivise c’è quella dei numeri che dicono: la sinistra, nel suo complesso, ha stravinto le amministrative, ha affiancato la destra alle europee, il Tartarino d’Arcore ha perso. Per quanto riguarda Uniti nell’Ulivo, se il “genio della politica” non avesse pronosticato il 38%, oggi potremmo festeggiare un buon risultato, considerando che si trattava del primo esperimento. Non vedo problemi futuri con Bertinotti (che non è Bossi e soprattutto il suo elettorato non è quello leghista) se ci si accorda su un programma di Governo. Una cosa i numeri non spiegano e su cui bisognerebbe dibattere, perché gli italiani che danno più del 50% ad un candidato di sinistra alle amministrative, poi faticano a votare a sinistra alle politiche o alle europee?
da Barbara Melotti
Non so se per tutti la nostalgia ha un suono. Per me sì: è quello del pedale della Singer che mia nonna, sarta autodidatta e superba, spingeva velocissima senza apparente fatica, mentre io stavo seduta su un panchetto proprio accanto e ascoltavo i suoi racconti (la storia come la si imparava una volta) e le sue conversazioni con le clienti. Quel suono mi è tornato alle orecchie e alla mente leggendo l’intervento del Signor Antonelli, il quale, dice lui, avrebbe fatto votare sua moglie per Berlusconi. A parte l’odor di polvere, anch’esso quasi nostalgico, di una tale convinzione, evidentemente il signore non ha avuto la fortuna di frequentare posti così esclusivamente femminili come i laboratori delle sarte, altrimenti saprebbe che la cabina elettorale è uno dei primi, e dei preferiti, luoghi in cui mogli e figlie senza la possibilità o la forza di ribellioni esplicite si sono vendicate della propria coindizione.
da Michele Lo Chirco
Eh, caro CSF, visto come è effimero il successo? Neanche il tempo di festeggiare per un discreto risultato che vi trovate subito a chiedervi: allearci? Con chi, Bertinotti o Di Pietro? Ci apriamo alla società civile? Facciamo capire che siamo cambiati? Facciamo una Costituente? Ah, sì, bene, prima però decidiamo cosa deve decidere questa Costituente, poi stabiliamo chi deve nominare i membri che ne faranno parte, quanti saranno per ogni partito, quanti vicepresidenti o portavoce sia meglio avere per non scontentare nessuno… E poi vi lamentate che vince sempre Lui!
DE MICHELIS. Ma Gianni De Michelis è di destra o di sinistra? L’Italia deve sapere. Perché a molti sembrava che stesse con Berlusconi. Invece adesso dice di no, che deve vagliare, deve pensare, deve studiare. Lo faccia, ma presto. Berlusconi è nervoso.
SERGE DI JUGOSLAVIA. Il figlio di Maria Pia di Savoia dice che le salme dei reali devono tornare in Italia ed essere sepolte al Pantheon. Ma proprio non finisce mai questa storia? Dai, fate tornare queste salme. Però che si impegnino a restare in Italia. Perché i salmoni, cioè i Savoia vivi, non ci hanno fatto una gran bella figura. Piagni, piagni, piagni e poi hanno lasciato residenza e tasse in Svizzera.
BERTINOTTI. Ha una bella grana. Tocca a lui scegliere tra Vendola e D’Erme. Ma facciamo una riflessione. Nel maggioritario è cosa ormai risaputa che in barba alla democrazia, non sono gli elettori a scegliere gli eletti, ma i partiti. Nel maggioritario. Ma, in verità, anche nel proporzionale, alla faccia dei voti di preferenza. Perché se si diffonde il sistema delle candidature plurime, è il plurieletto che, novello principe, sceglie chi mandare in Parlamento.
CIRINO POMICINO. Usando il noto sistema Berlusconi, continua a ripetere una bugia finché non diventa verità. La bugia è che è sempre stato assolto. Non è vero. Ma una verità ieri l’ha detta. Chi è più voltagabbana di Cossiga? Si è fatto eleggere da Berlusconi il figlio, il nipote e l’assistente e poi gli ha votato contro. Perché Cossiga ha votato Sgarbi-La Malfa. In verità non ha portato una grande fortuna alla strana coppia. Mai guadagnarsi l’appoggio del picconatore.
da Massimo Bocchia, Roma Caro Freeman, mi tolga una piccola curiosità, se crede: ma davvero secondo Lei in politica 1+1 fa almeno 2?
da Pino Granata
Certamente sì a Boselli e no a Di Pietro ed ad Occhetto! Se Rita Rosati considera Di Pietro di Sinistra è ovvio che è disinformata. Quando mai Di Pietro è mai stato di Sinistra. Io per principio non considero di Sinistra chi è antisocialista e dalle parole della Rosati così aprioristicamente contro Boselli questo fatto è più che chiaro. Boselli è un galantuomo e non capisco perchè ci si debba scandalizzare se lo si vede festeggiare con Prodi e Fassino. Vorrei poi ricordare ai Comunisti e ai Vetero comunisti che la Storia li ha sconfitti e che oggi i programmi del Triciclo sono su basi socialdemocratiche e non può essere che così .