domani alle 10 su radio due
Da una parte Gino e Michele, dall’altra io. Uno scontro epocale arbitrato da Giovanna Zucconi. Tema: i libri dei comici. Loro a difenderli, io ad accusarli. Li ho fatti a fettine. Piangevano alla fine e Giovanna me li ha dovuti togliere dalle mani. Il pubblico in delirio, tutto passato dalla mia parte dopo un inizio titubante. Gino e Michele, stremati, alla fine, hanno invocato pietà. Ho concesso loro la grazia. Dietro l’impegno a farmi stampare un libro comico nella loro casa editrice Kowalsky. Il tutto sarà in onda domani 19 su Radio Due alle 10 di mattina. La trasmissione si chiama Sumo. (csf)
“Il contestatissimo libro di Asor Rosa che ha turbato la comunità ebraica italiana, lei, Andrée Ruth Shammah, ebrea, regista, lo ha presentato nel suo teatro milanese, il Parenti, ex Pierlombardo. Spiega: «Il libro non l’avevo letto e non lo leggo. Non mi piace la visione, che una gran parte della sinistra comincia a dare per scontata, che Israele sia la punta avanzata della macchina da guerra occidentale. Adoro il pensiero ebraico che ad ogni domanda risponde con un’altra domanda. Sono pericolosi quelli che hanno certezze, quelli che hanno le letture globali. E siccome odio le semplificazioni mi sono detta: non facciamo lo stesso errore. Sentiamo che cosa ha da dire Asor Rosa che è uomo intelligente e colto».”
Tutta l’intervista del marzo 2003 sul sito.
da Alberto Arienti
Non amo le puntalizzazioni che si rincorrono, ma in questi giorni vengo tirato da tutte le parti. Vittorio Grondona, ad esempio mi accosta maliziosamente a Berlusconi nell’ansia di un partito unico col 51% dei voti. Io mi accontento di una coalizione che faccia questo risultato. Il percorso per realizzarlo può anche essere quello indicato da Grondona, purchè sia anche chiaro l’obbiettivo. Le elezioni servono per scegliere chi ci governerà e farà le scelte per il paese, non per fare il censimento delle belle anime. Per questo basta un sonaggio, costa meno e fa meno danni.
da Sabato Ruocco, Roma
Sto ascoltando fahrenheit ( radio3 ), il programma parla di rifugiati politici, di mediterraneo, di libri. La musica tra i vari interventi è stupenda. Potrei inebriarmi di più se a ciò si accompagnasse la degustazione di qualche bianco secco e una ricezione normale per una trasmissione che va in onda sulle frequenze di una radio pubblica. Ma il bianco secco lo abbino alla frittura di pesce stasera ed il fruscio dovuto alla pessima ricezione di radio3 lo lascio dov’è, sullo sfondo. Quindi mi accontento. Godo anche, per completare il modo di dire. Ma poi mi viene lo schiribicchio di maneggiare sulla radio per tentare una migliore ricezione. Con un lieve tocco la voce esce dagli auricolari molto più forte, chiara e pulita; purtroppo non è più quella di radio3. L’incubo è che la voce è quella di Gasparri: ” chiamate l’istallatore se non funziona come dovrebbe…”. Inizio ad imprecare contro il ……… ( riempire con offesa a piacere ) che mi parla del suo maledetto decoder digitale quando io non riesco nemmeno ad ascoltare la radio in maniera decente. Finale: era un’allucinazione. Non era Gasparri, sempre che non si sia messo a vendere condizionatori d’aria clima center. L’incubo si è dissolto. La voce era uguale però, quindi non era proprio un’allucinazione e l’incubo non si è proprio dissolto.
da Giorgio Trono
Non mi è mai piaciuta la Gazzetta dello sport sotto la direzione di Calabrese. Oggi ho deciso di comprarla dopo chissà quanto tempo e cosa trovo in prima pagina? Un editoriale di Maurizio Costanzo. Una ragione in più per continuare a non comprarla.
da Santi Urso
La bellissima settimana dalemiana sta avendo qualche effetto che affonda nella nostalgia: appare padre Pio, per esempio, pallida eco della Vergine delle lacrime. E’ pur vero che questi sono solo ballottaggi. Inoltre Pino Granata, impegnato sul fronte della politica, ha dimenticato Sandro Mayer. Colgo l’occasione per ricordargli che c’e’ sempre piu’ gente che si accalca alle edicole per lui (e lo dico contro il mio interesse, perche’ e’ l’unico difetto che ha D’Alema: di quei giornali non capisce niente). Inoltre la splendida trovata del ministro Sirchia (Fragilita’, il tuo nome e’ nonna) sta gia’ mobilitando pattuglie di furbacchioni, che, spingendo i fragili fuori i casa verso refrigeranti oasi, alleggeriranno le loro case meglio che col tesserino del gasista.
da Alessandro Ceratti
Dopo gli elogi sperticati di Freda (in parte -larga- condivisibili) diciamoci finalmente l’orrenda verità su Bertinotti e Rifondazione. Questo partito sussiste e, tutto sommato, prospera, grazie alla magnanima benevolenza di Lui, ovvero il Silvio nazionale. Non c’è chi non veda come il buon Bertinotti goda di un’esposizione mediatica invidiabile e, soprattutto per un partito piccolo, l’esposizione mediatica è tutto. E’ la differenza tra il successo e l’insuccesso, tra la vita e la morte. E perché può goderne? Perchè Bertinotti crea problemi al centrosinistra (che faccia bene a crearne è un altro discorso del quale a Silvio comunque non importa nulla) e perché Bertinotti è comunista. Visto che una bella parte dei voti FI li prende grazie alle invettive contro i comunisti bisognerà ben farne vedere qualcuno vero, no? A questo punto che dire? Buon per Bertinotti. Di Pietro invece i problemi li creerebbe a Berlusconi. E’ tutta qua la differenza.
da Mirco Pirini
Il caldo infiamma le polemiche. La proposta del ministro italiano della salute Girolamo Sirchia di stilare una lista delle persone anziane “a rischio” per il caldo eccessivo fa discutere: secondo alcuni sarebbe un insulto alla dignità di milioni di pensionati che si mantengono attivi e indipendenti. Qualche giorno fa il ministro aveva consigliato ai soggetti a rischio di rifugiarsi nei supermercati o in altri luoghi pubblici con l’aria condizionata. La popolazione italiana è una delle più anziane d’Europa. L’estate scorsa oltre 7.500 persone sono morte a causa di un’eccezionale ondata di caldo. (The Independent – Dalla NL di italieni.it) “…E riportatelo a casa nell’ apposito sacchetto termico salva-freschezza!“
da Maurizio Capri
Il signor Goldoni evidentemente ha la memoria corta: il rave party ai Giardini Margherita era forse organizzato dai gruppi parrocchiali? Cosa crede che siamo, tutti sordi e ciechi?
L’elezione, per usare un termine riduttivo, di Cofferati ha istigato i lobbisti bolognesi di entrambe le “tifoserie”. Capiamo. Però voi cercate di far capire anche noi.
da Silvia Palombi
Intimando di star tranquillo a Floris, Alemanno ha solo rivelato il suo dna. Direte che sono lombrosiana, antiquata e prevenuta ma basta osservare gli onnipresenti e stucchevoli dibattiti tivvù per rendersi conto che l’irrisione dell’avversario è un’atteggiamento tipico ed esclusivo della destra: non vedremo mai un politico di ambito sinistra schernire l’interlocutore e disturbarlo con sottofondo di giaculatorie (Vito, Schifani e Bondi sono maestri fulgidi di questa tecnica). Anche per questo la sinistra perde, perché concreta e rispettosa non si rassegna a raccontare palle. Infatti quando prova a esprimersi in slogan frana: “arrivi alla fine del mese” ha provocato piu’ corna e tastamenti di palle di qualsiasi jettatore del secolo! E siamo un popolo mammone che premia chi sta male:l’esposizione del Bossi-Sindone e la conseguente crescita della Lega ne è la riprova. Che fatica!