da Gianluca Freda
Caro Tassinari, il suo intervento esemplifica perfettamente gli effetti del linciaggio mediatico, fondato su notizie false o distorte, a cui Battisti è stato sottoposto. Battisti non è mai stato accusato da nessuno, eccetto i giornalisti italiani, di aver ferito e reso invalido il figlio di Torregiani. Lo stesso Alberto Torregiani, quando l’intervistatore non gli strappa il microfono, ammette che a ferirlo fu suo padre durante lo scontro a fuoco con gli attentatori. Battisti non era presente alla sparatoria, è accusato dai magistrati (su riscontri inattendibili) di essere un mandante di quell’omicidio, non l’esecutore. Per non parlare degli omicidi Santoro, Sabbadin e Campagna, di cui è accusato sulla sola testimonianza di un pentito. Visto il ritardo, poteva trovare il tempo di informarsi un pò meglio.
da Ezio Avaldi
Sono d’accordo con Lei, Grondona, per quanto riguarda la coerenza e l’eleganza ma, se passiamo dal piano estetico a quello concettuale, sorgono alcune perplessità: un leader che nel 2004 incita, a spada tratta, ad aumentare le tasse, o ci considera un branco di sprovveduti o prende atto del fatto che siamo effettivamente tali.
da Pino Granata
Caro Claudio complimenti per l’importante traguardo raggiunto dal tuo Blog. (…) Vedrai che il futuro ti riserva grandi sorprese e che i frequentatori del tuo blog aumenteranno in progressione geometrica. Di questo successo devi anche ringraziare l’avv. Lina Arena (sto scherzando, ma non troppo). E’ stato un piacere averti visto dopo circa ventanni (?) al party di Oggi. Però non immaginavo che fossi così vicino ai potenti. Alludo alla persona con la quale sei stato tutta la serata. Stavi sicuramente tramando…A proposito perchè non festeggiare questo successo con un meeting dei blogghisti?
Si parla, tanto per cambiare, di adulazione e adulatori nell’intervista a Sergio Romano del marzo 2002.
“Adulare, lusingare, sviolinare, incensare. Gli italiani lo fanno. E lo fanno bene. Il leccapiedi è una professione, talvolta un hobby. Senza distinzione di censo, di ceto, di posizione sociale. Stare vicino al potente, scodinzolargli attorno, fa godere della luce riflessa. Il potente è il sole, l’adulatore è la luna. Compresi gli intellettuali? Sì, compresi gli intellettuali. Anche loro hanno un buon rapporto con la piaggeria. «È stato più volte detto che l’intellettuale italiano vuole essere sempre alla corte del principe. Ma io credo che ci sia qualcosa di diverso. Gli intellettuali hanno bisogno di sentirsi portatori di un messaggio generale, pensano che la loro sia una missione sacerdotale», spiega Sergio Romano, una volta ambasciatore, oggi editorialista, polemista, saggista.”
Sul sito. (csf)
da Paolo Beretta
Drinn. Sveglia, Sig. Goldoni, l’intifada non e’ morta, vivra’ finche’ vivranno i palestinesi, ed avranno modo di accorgersene gli israeliani, nel modo piu’ doloroso. Visto che si parla tanto di posizioni equilibrate, invece di continuare a lapidare poveri cristi che combattono a sassate, vediamo fino in fondo l’atrocita’ di chi usa i missili per eliminare i criminali, con l’aggiunta di qualche “danno collaterale”. Adesso hanno imparato anche gli americani. E la differenza tra Bush, Sharon e Bin Laden sfuma sempre di piu’.
da Matteo Tassinari
Non so cosa dice la legge, signor Lorenzo Baracco, ma so che Cesare Battisti è un assassino impunito. E’ stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’assise e d’appello di Milano per aver ucciso il gioielliere Torreggiani, ferito suo figlio oggi paraplegico, per l’omicidio di un maresciallo e di un agente della Digos. Faceva parte inoltre del commando che fece irruzione nella sede del Msi a Mestre, uccidendo un membro del partito. Finito in carcere a Frosinone per l’omicidio Torreggiani, poi si dileguò nel nulla. Se questo è un uomo io mi chiamo Peeter Freeman, quello che poi dice che per lui due più due fa quattro.
da Rocco Ciolfi, Arce
Può cambiare il contesto ma, puntualmente, ogni volta che dibatto su Faustino arrivo sempre alla stessa conclusione: nessun animale politico che si affaccenda sul proscenio nazionale riesce ad incarnare il pensiero del suo elettore medio meglio di lui. In verità colgo anche dell’altro, tipo: una certa difficoltà nel saper passare dall’ideale al reale, un uso sommario di se e di ma, un certo fondamentalismo ideologico, il sentirsi gli unici portatori sani del mancino verbo, ma poi mi rendo conto che sto esagerando e la chiudo lì.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro Schiavone, purtroppo politici come Bersani, di questi tempi se ne trovano pochi. Tra l’altro é persona talmente intelligente e bene educata, che come avrai notato, allo stupido dileggio degli avversari, risponde sempre con intelligente ironia, il che, li mette elegantemente nel ridicolo. Ecco, credo che una maggiore onestà mentale, e tanta sicumera in meno, é quello che farebbe al caso di certi “nostri” dirigenti politici. Allora sì che sarebbe possibile l’emersione delle intelligenze dal nero. Conosci qualche dirigente, seppure di “professione intelligente”, disposto a lasciare un pò di spazio a qualche giovane dotato di talento? Stai tranquillo che il poverino, se esiste, (e non ho motivo di dubitare che ne esistano e tanti), resterà allo scuro ancora per un bel pezzo…
Orsù, ammettiamolo: se la sinistra non è stata sconfitta alle elezioni europee, ci ha perlomeno rimediato una gran brutta figura. Abbiamo pareggiato a fatica con una squadretta reduce da tre anni di scandali, disastri economici e sociali, orribili gaffes nazionali e internazionali e prossima al disfacimento strutturale. Con un risultato così un CT con un minimo di coscienza inizierebbe a preoccuparsi sul serio. Il 31% dell’Ulivo non è il risultato di un gradimento elettorale, semmai il segno della disperazione di alcuni elettori, che votano con tre mollette sul naso pur di disfarsi di Berlusconi. Ci serve una squadra completamente nuova. Nessuna nazionale ha mai vinto un campionato grazie alla sola stanchezza dei supporter.
da Gianni Guasto
Scusandomi con Erri De Luca per gli a capo di fantasia, e le virgole “a naso”: il testo l’ho ricostruito ascoltando il CD “Sputi” di Marco Paolini con i Mercanti di Liquore.
SPUTIdi Erri DE LUCA Lo sputo sulla mano si ascuga sul picconelo sputo in terra, poi, diventa fango,e Dio ci impasta Adamo.Lo sputo contro il muro diventa rosa, e sanguelo sputo per la fame è duro, e bestemmia.Lo spunto contro il viso io non l’ho mai saputo faree neanche dentro un piattolo sputo controvento, molte volte, assolo, senza amore.Lo sputo.Lo sputo tiene insiemetutto quello che ho scritto.
SPUTIdi Erri DE LUCA
Lo sputo sulla mano si ascuga sul picconelo sputo in terra, poi, diventa fango,e Dio ci impasta Adamo.Lo sputo contro il muro diventa rosa, e sanguelo sputo per la fame è duro, e bestemmia.Lo spunto contro il viso io non l’ho mai saputo faree neanche dentro un piattolo sputo controvento, molte volte, assolo, senza amore.Lo sputo.Lo sputo tiene insiemetutto quello che ho scritto.