“Antonio Pennacchi pone dei problemi di deontologia. È uno scrittore operaio. Quello che allo Stenditoio, in mezzo al fior fiore dell’intellettualità di sinistra, ha dato una scossa a un sonnacchioso dibattito. Ha cominciato presentandosi come «leninista-marxista-stalinista». Ha proseguito dicendo che «i giudici so’ ‘na massa de fiji de ‘na mignotta». Alle rimostranze del filosofo Vattimo, ha detto: «Ah Vattimo, vedi d’annattela a pijà ‘n der culo». Quindi, dopo avere difeso D’Alema «perché è er mejo che ci avemo», ha concluso: «Tanto lo so che fate come cazzo ve pare». Immaginate il parapiglia. Fratello di Gianni (ex Servire il popolo, giornalista prima della Stampa e adesso del Giornale), fratello anche di Laura (ex sottosegretario al Tesoro con Prodi, diessina così dura da essere considerata la Thatcher Ds), Antonio usa un italiano piuttosto colorito. Che fare? Come tradurre il suo linguaggio in maniera da eliminare rischi di querele e non disturbare i lettori sensibili? Innanzitutto l’ho tradotto quasi tutto in italiano. Poi ho cassato il 99 per cento delle parolacce sostituendole con BIP, capirete perché. Quell’uno per cento che rimane, vi prego, sopportatelo.”
Sul sito l’intervista del 2002. (csf)
da Matteo Tassinari
Quello che scrive, signor Freda, è falso. Battisti è stato condannato da due procure prima di darsi alla latitanza proprio perchè le prove su di lui erano schiaccianti e si profilava una condanna sicura. Non sono i giornalisti ad inventarsi le cose (ormai è diventato uno sport nazionale quello di dare la colpa al solito complotto mediatico di turno). (…) Eppoi, mi scusi, ma se è così sicuro della sua innocenza perchè si è dato alla latitanza? C’è già uno molto “importante” che sbraita contro giudici e giornalisti e stravolge l’ordinamento giuridico solo perchè ha il potere dalla sua parte, non ci si metta anche lei, comune cittadino come me a buttarla sempre sulle tesi complottistica. Non avrebbe senso. Ha proprio ragione, la calunnia è un venticello.
Anche quest’anno è iniziato e anche quest’anno è finito. Meno male che ci sono rimaste delle certezze. A Sant’Arcangelo sono state scattate migliaia di foto digitali. Alcune belle altre decisamente schifose. Io sono un grande appassionato di foto schifose. Chi tra voi era là dove si è consumato lo psicodramma dello scioglimento del Paritto Popolare Populista e ha scattato foto orrende me le mandi. Potremmo aprire un blogghino apposito e parcheggiarci schegge di memoria collettiva. (csf)
da Gianni Guasto
A Granata che invoca imparzialità di giudizio sul conflitto israelo-palestinese, bisognerebbe chiedere se pensa che esistano soluzioni accettabili da entambe le parti: i due popoli hanno diritto a vivere in due stati distinti e sovrani, e se così non sarà, nessuna pace sarà possibile. Troppi sono i Palestinesi che rifiutano in toto lo Stato di Israele, ma quanti Israeliani non sono disposti a rinunciare a un solo metro quadrato di terra? Le recenti vicende di Gaza dimostrano che per tanti Israeliani l’unica patria possibile per i Palestinesi si chiama Giordania. Nessun Governo, di destra o di sinistra, riuscirà a far evacuare gli insediamenti per poter garantire ai Palestinesi uno fazzoletto di terra vivibile e indipendente. Nessun Governo restituirà mai la Cisgiordania ai Palestinesi. Se non ci sono soluzioni, allora quella dei kamikaze può essere chiamata soltanto disperazione.
lettera firmata
L’anno scorso, in pieno sventolar di bandiere iridate, anch’io mi sono lasciato trasportare ed ho appeso (nota bene con tre spaghini) fuori dal mio laboratorio (sono artigiano) un cartello con la scritta “PACE” , di cui allego fotografia. Il Comune di Genova, questa è la mia città, mi ha,dopo vari mesi, multato per pubblicità abusiva! Ora , io non mi chiamo Pace,la mia ditta non è intestata Pace e nel mio lavoro non produco o vendo Pace più di quanti lavorino onestamentein Italia e nel mondo. Mi sono quindi rivolto al Giudice di “PACE” per presentare ricorso: non l’avessi mai fatto…: il mio è un reato non ricorribile in quanto non ancora sanzionato (all’atto della notifica potrò ricorrere)ma non mi è concessodi ritirare il ricorso perché il GDP vuole andare a sentenza.Se “perdo” la multa , che era di Euro 47,82 (spese di notifica comprese), triplicherà.
Che dire? Al Comune di Genova si sono bevuti il cervello. Mi raccomando, ci faccia sapere come è andata a finire. (csf)
L’ascesa al potere di Berlusconi fu espressione di una diffusa insofferenza alle regole; da allora, furono coniati parecchi epiteti contro chi voleva difenderle: da “moralista bigotto”, a “giustizialista”, a “forcaiolo”, per concludere con “comunista”. Oggi, che lo sport regala ai propri supporters tante delusioni, si vede ricomparire la virile protesta di chi definisce “moraliste” le sanzioni contro un giocatore maleducato. Ma senza regole, dello sport che cosa resta? Alla lunga, nemmeno i soldi.
dall’avv. Lina Arena
Il giudizio di Sergio Romano sugli adulatori calza alla perfezione per una categoria di professionisti che vive quotidianamente a contatto con i giudici. Mi riferisco agli avvocati. Sono ignobili adulatori dei magistrati ed anche per questo comportamento danneggiano e mortificano il proprio assistito.
da Pino Granata
Devo dire che sono soorpreso dalle affermazioni di Paolo Beretta. Come si può affermare queste cose? I palestinesi non buttano solo sassi che se così fosse nessuno gli sparerebbe addosso. Ma le miglia di persone morte a causa di questi uomini bomba, cosa sono un invenzione propagandistica sionista? Ma quando riusciremo ad essere imparziali sul conflitto palestinese? Credo mai. Purtroppo..
da Franco Barone, Milano
Sul Riformista di ieri c’era una proposta per l’Iraq, che condivido e che provo a riassumere. Kofi Annan ha dichiarato che in Iraq non sono garantite le condizioni di sicurezza minime affinchè l’ONU possa inviare una sua delegazione. Il Riformista propone che sia l’Italia ad offrire protezione militare all’ONU, che così potrà finalmente applicare la sua ultima risoluzione. Quindi non il ritiro, ma l’aumento delle truppe italiane, per una missione sicuramente rischiosa, ma sicuramente di pace. Nello stesso tempo avremo lo sganciamento dell’Italia dal comando militare degli USA, e l’avvio di un reale coinvolgimento dell’ONU in Iraq, che è quello che si voleva soprattutto a sinistra, o no? O è più di sinistra dire “Andiamocene tutti a casa e che si ammazzino tra di loro”?.