da Silvia Palombi
Non guardo la tivvù: m’inquina, ma non riesco a difendermi da rassegne stampa e giornali. Sulla strumentalizzazione del dolore, quello degli altri, meno male che Bonolis s’era risentito con l’ex amico Ricci! Ricordate il “vergognati” lanciato con la faccia nella telecamera su un disconosciuto senso del dolore? Ma il dolore dei parenti delle vittime di Bilancia scivola sul Bonolis come l’acqua sulle piume delle papere? con tutto il rispetto per le papere, o siccome l’audience fa pecunia e pecunia non olet, specie sefinisce nelle tasche del conduttore chissenefrega?
Brava Silvia, non si poteva dire meglio (csf)
da Peter Freeman
caro Csf, sono un pivello del web e dei Blog. Pero’ mi sono dato da fare. Oggetto: chi e’ davvero l’Arena avvocato Lina? Alla fine ho trovato qualcosina. La posto in allegato, per chi interessa.
Caro Csf, cerchiamo di capirci. La galanteria non fa mai male purche’ non sia molesta. Ed io ho solo chiesto la foto, senza ulteriori impegni. Comunque niente foto, pazienza. Cio’ detto vorrei chiarire all’amico Castaldi che:– Non mi permetto in alcun modo di rinfacciare ad una signora di “avere le palle”. E’ lui ad avere l’ossessione delle “palle”. Si rilegga i post.– “Mascio spocchioso”, “malpartito”, “svicolare”, “femmina con palle”, “vittimismo”: da dove saltano fuori questi virgolettati? Io non parlo cosi’, io non scrivo cosi’ (cit. N. Moretti). E mai l’avv. ha minacciato carte bollate: al massimo mi brucia. Il che basta e avanza.
dall’avv. Lina Arena
Il proclama che viene dall’Irak è ridicolo e rivela il collegamento con la sinistra italica. Non rimane che fare scendere in piazza, secondo l’insegnamento di Violante,tutta la sinistra dell’ulivo e dare un segnale ai compagni irakeni.C’è un collegamento tra i Che guevara irakeni ed i sinistri comunisti italici.Ignorarlo è da ingenui .
da Gianni Guasto
Caro Freeman, CSF ha ragione: Lei deve proprio stare attento, perché quello dell’avv. Arena con la sinistra, è per davvero un rapporto erotico. Con quel pizzico di sadomaso che non guasta.
da Aldo Vincent
Bruciare le bandiere americane che ci hanno liberato dalla schiavitu’ fascista vuol dire confondere l’Amministrazione Bush, una delle piu’ supponenti, ignoranti e boriose di tutta la Storia degli USA, con l’ideale americano. E se oggi qualcuno storce il naso sospettando che gli americani siano in Iraq per il petrolio ( cosa in parte vera) vada alcimitero di Nettuno a guardarsi quelle settemila croci di giovani che arrossarono col sangue il litorale laziale. E vi giuro, in Italia, non c’era e non c’e’ una goccia di petrolio!!
da Serafino Brighenti, Sesto San Giovanni
Il povero Freeman è stato messo al posto sua dall’inviperita reazione di Lina Arena. Niente ritratto, quindi. Però sulla scorta delle indicazioni di un motore di ricerca (ottimo Google) può andare a leggersi o rileggersi tutte le tracce elettroniche lasciate in Internet nel corso del tempo dal personaggio che tanto l’attizza. Sono numerosissime e gli permetteranno di ottenerne un ritratto mediatico molto più vivido e gustoso che non una banale fotografia. E a quel punto o si infiammerà del tutto oppure si ammoscerà senza scampo.
da Primo Casalini, Monza
Trovo fasullo e noioso il Grande Fratello (e pure i succedanei), e quindi dedico il mio tempo ad altro. Ma ciò non vuol dire che io trovi noiosi e fasulli coloro che lo guardano, qualsiasi siano i loro motivi. Anzi, mi diverte molto ascoltarli, quando ne parlano. Al supermercato, nelle ore di stanca, ci sono dei veri e propri forum fra le cassiere, e qualche anima buona mi vorrebbe aggiornare. Sarà un racconto coinvolgente, perché personalizzato sui fatti, fattacci e fatterelli della persona che me lo affàbula. Succedeva anche nelle stalle dei bisnonni, in cui i termosifoni erano le vacche, ma appena veniva maggio le stalle si svuotavano dei giovani, ed i vecchi se la contavano fra di loro. Nihil sub sole novi, e maggio è vicino, anche in città.
di Luigi Castaldi
Gentile Sabelli Fioretti, confesso che non visito il suo sito quotidianamente. Così, alla piccatissima replica dell’avv. Lina Arena a Peter Freeman ho creduto che si trattasse d’un passaggio intermedio del noto schema: 1) un maschio spocchioso dice una cazzata; 2) una femmina con le palle lo mette a malpartito; 3) il maschio messo a malpartito svicola facendo il galante; 4) la femmina infuriata dallo scorretto svicolamento s’infuria ancora di più; 5) il maschio messo ancor più a malpartito fa la vittima, rinfacciando alla femmina di avere le palle. “Maschio spocchioso”, “femmina con le palle”, “malpartito”, “svicolare”, “galanteria” e “vittimismo” avrebbero tirato giù dallo scaffale tutta una pila di trattati, saggi, perfino romanzi. Avremmo potuto polemizzare per mesi e mesi, edificandoci a vicenda, non senza aspro ufficio, ma con certo utile confronto. Andando a ritroso nei post, invece, ho visto che si trattava semplicemente di cattiva ortografia, sadica pignoleria, immotivata permalosità, noccioline americane al posto degli zebedei e allusione di minacce con allegato bollo. Che delusione!
Caro Csf, leggo che la presidente Rai ha definito “terrificante” il siparietto Bonolis-Bilancia (o Bilancia-Bonolis, non mi era chiaro chi intervistasse chi). Roba forte, in effetti. Pero’ a me il Moige sta sulle scatole e diffido di tutte le associazioni utenti, o presunti tali, che entrano a piedi uniti sulla programmazione televisiva. Figuriamoci poi Gasparri. Nel caso, potendo esprimere un desiderio, eviterei la solita dichiarazione della corporazione (Usigrai o altro) con la quale si stigmatizza il fatto che l’intervista (?!?) sia stata realizzata non da un giornalista professionista ma da un conduttore uso all’intrattenimento. E non solo perche’ il confine e’ vieppiu’ labile, direi inconsistente. Ho visto (abbiamo visto) fior di professionisti taroccare servizi senza battere ciglio. Dunque niente retorica, SVP. Semmai parliamo del contenitore, che si chiama “Domenica In”. Ma se io dico quel che ne penso mi licenziano seduta stante. Facciamo una cosa: parlatene voi. Io poi chioso.