da Alessandro Ceratti
Non riesco a capire se l’assessore alle Varie ed Eventuali di Roncofritto è la parodia di Bersani o il contrario.
da Giorgio Guiotto
Ho 44 anni, un diploma, voto a destra. Non leggo 60 libri, nemmeno 30, neanche 5, in compenso ho due figlie piccole. Leggo libri per bambini quindi. Sono di origine ebreo/cattolica (!). Adoro Jennings, Hornby. Non so se amo ancora mia moglie (dopo un po, due palle!!!), adoro Totò e inizio a conoscere e apprezzare Libero Di Rienzo. Ho amici, parecchi, posso ritenerli anch’io meravigliosi. Fini al governo. Adoro provocare, essere provocato. Non ha perso in dignità, però, mi sembra, che un po come Paperino lo è anche lei, oltre a CSF… suvvia, scriva!!!!! PS – CSF perchè non fai una cosa alla Hornby, una classifica di quello che vuoi, musica, libri, cucina, dei tuoi blogghisti? Basta intervistare VIPS!!
Spiegami la storia della classifica. Per quanto riguarda i VIPS, perché smettere di fare ciò che mi consente di vivere?(csf)
da Rita Glionna
Per il signor Della Sala, a proposito di scioperi ‘resta valida l’ipotesi che molte persone scioperano per non far vedere che non scioperano. Trattasi di intimidazione invisibile e involontaria’. Nella mia esperienza, capita molto più spesso di non poter scioperare pur volendolo fare. Penso per esempio alle piccole aziende a conduzione familiare, con due-tre dipendenti, o ai lavoratori atipici. Come mio marito, che non ha mai potuto fare un giorno di sciopero in vita sua, pur desiderandolo, dato che nessun’azienda gli ha mai offerto un contratto se non di collaborazione.
da Alberto Arienti
Quello che trovo scandaloso è che Cè prima gridi a Roma ladrona e poi voti la legge che ha suscitato lo sproloquio. Ed io non solidarizzo con uno in pieno tentativo di presa per i fondelli,anche se aveva il diritto di dire quel che voleva.
Infatti non si tratta di solidarizzare con Cè. Nessuno solidarizza con lui. Si tratta solo di stabilire se in Parlamento e quindi in Italia c’è il diritto di dire Roma ladrona. (csf)
da Gianluca Freda
Segnalo che su http://www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000679.htmlè possibile leggere un’intervista ad Assunta Battisti, sorella di Cesare, arrestata e sottoposta a sevizie psicologica, insieme ad altri membri della sua famiglia, dopo l’evasione del fratello. Non credo che sentirete Assunta parlare in TV, nè credo che verrà mai intervistata da giornali ad ampia tiratura. Si dirà: questo non hanulla a che vedere con la vicenda di Cesare. Sbagliato. Può dare un’idea del livello della repressione politica in quegli anni, dei motivi che hanno spinto Cesare all’evasione, del perchè un paese civile come la Francia conceda asilo agli italiani e si rifiuti, in certi casi, di concedere l’estradizione verso l’Italia.
Tutto questo non aumenterà di un grammo la mia simpatia per Cesare Battisti, uomo che secondo i giudici italiani ha ucciso e fatto uccidere delle persone che non corrispondevano al suo ideale di vita. Dell’intervista alla sorella Assunta mi ha colpito il racconto delle sevizie psicologiche che ha subito ma mi ha colpito anche la frase “Con tutto quello che la stampa continuamente riporta, stanno nuovamente facendo di Cesare un mostro” (csf)
Che cosa deve succedere ancora in Iraq, che cosa deve succedere di più, per farci capire che non ci vogliono, per farci capire che abbiamo perso? Non è negando un dato di fatto che miglioreremo la situazione. Non ci vorrebbe neppure un buon politico, basterebbe un buon generale, per decidere che è meglio ritirarsi da una posizione che non si è in grado di mantenere. Non comportiamoci come quei dittatori fanatici che non possono ammettere la sconfitta e per orgoglio ordinano di resistere“fino all’ultimo uomo” pregiudicando così le sorti anche delle future battaglie. Si potrebbe obbiettare: “Se le truppe americane l’Iraq sarebbe in preda al caos!”. E non è caos quello che regna ora?
da Stefano Callegari
E’ vero… quando ho sentito (e visto) la notizia ho pensato la stessa cosa: e la libertà di parola e di espressione? Se neanche un parlamentare, per quanto io possa pensarne male, non ha il diritto IN PARLAMENTO! di esprimere anche in maniera becera le sue opinioni, la mia libertà di espressione chi la può difendere? Spero di leggere altri pareri in tal senso anche sulla stampa.
Lasci perdere (csf)
da Massimiliano Melley, Milano
Giordano Bruno Guerri non è di Alleanza Nazionale (non solo perché non è iscritto, ma anche perché non ha sempre idee uguali a quelle di A.N.) e la sua storia personale è quella di un pensatore “anarchico”; di questo lui si vanta. Non credo quindi che farà un giornale appiattito. Comunque, vedremo. Perché pronunciarsi a priori?
da Feliciano Bechelli
Il centrosinistra, pure nei suoi peggiori momenti, ha sempre conservato un minimo di dignità nel litigare. Non ricordo – chessò – un Castagnetti che in Parlamento urla “vergognati” a un Calvi (l’equivalente di quello che successe qualche settimana fa tra La Russa e Taormina), né un Pecoraro Scanio che dà dello stalinista a Violante (vedi scontro tra Cé e Fiori) e poi si imbavaglia con un fazzolettone del sole che ride.Detto fra noi, anch’io ho un po’ goduto di quanto accaduto ieri, anche se, ragionandoci su, me ne vergogno.Per finire, continuo a chiedermi: ma cosa è peggio, una coalizione che litiga su tutto e si compatta sulle questioni più delicate (guerra, fecondazione assistita) oppure una coalizione che litiga sulle questioni più delicate e trova un accordo su tutto il resto?
da Massimo Puleo
Csf ha ragione sulla questione Ce’ & Co. alla Camera, però non posso scriverlo, o, meglio, non posso scrivere “Ce’ aveva ragione” perché per me è una contraddizione in termini. Alessandro Ce’ è una fra le figure esemplari della Lega Nord: incarna perfettamente tutte le pulsioni, gli egoismi, i sentimenti che animano le persone che egli rappresenta. E’ stato richiamato ingiustamente dal presidente di turno ma alla fine si è meritato l’espulsione assieme al collega Galli perché è uscito al “naturale”, e il naturale di certe persone è quello meritevole di espulsione da consessi civili. Spero si capisca.