da Rita Guma
Spezzo una lancia in favore del dittatore. La regola della punteggiatura aderente alla parola che precede e non a quella che segue, non e’ arbitraria o meramente estetica, ma ha una logica (come la maggior parte delle leggi). Infatti, quando termina il rigo, il programma va a capo, trascinando con la parola anche la punteggiatura, che vede come un unicum. Se questa precede la parola, si ha un effetto assurdo che puo’ perfino alterare il significato dell’insieme.
Il subsegretario ha sempre ragione, virgola (csf)
Per chi ha venti anni forse non e’ nemmeno una notizia. Per chi ha l’età mia (o quella che aveva Gabriella) se ne va un pezzo di giovinezza. Gabriella (“fatece largo che passamo noi”) era una bellissima ragazza che ha fatto parte della colonna sonora della nostra gioventù di ribelli e di contestatori che scoprivamo la libertà e l’autonomia. Io la rividi qualche anno fa a “Tappeto Volonate ospite di Luciano Rispoli. Fu una cosa veramente triste. Gabriella stava male. Cantò una canzone e durante l’esecuzione cadde per terra. Io avrei voluto cancellare quella giornata. (csf)
da Walter Lanaro
I pensionati sono scesi in piazza contro il carovita e la riduzione del potere d’acquisto delle loro pensioni. Una battaglia sacrosanta che va appoggiata senza se e senza ma. Il problema delle pensioni da fame, credo sia un tema su cui la politica dovrebbe finalmente riflettere seriamente. Invece il Cavaliere, pensa a risanare l’economia del paese, tagliando i ponti festivi ai lavoratori e facendo pagare meno tasse ed imposte ai più ricchi. Ma dov’è la giustizia sociale? I poveri sono sempre di più e i pensionati sempre più abbandonati nella loro miseria. L’economia andrebbe aiutata diversamente, cominciando all’opposto a far pagare di più i ricchi e meno i poveri e quelli che non raggiungono una certa soglia di reddito. In questo modo i consumi potrebbero aumentare nuovamente e l’economia forse riprendersi. Se un pensionato prende un milione al mese o poco più, potrà spendere ben poco.
da Vittorio Grondona
Eccola qui di nuovo, col suo nuovo libro, nuovamente pubblicizzato sconsideratamente, per dirci le stesse cose d’amore… Mi viene in mente un giornalista sportivo che per commentare le partite di calcio paesane usava due tracce, una per chi vinceva ed una per chi perdeva. Variava nomi e risultati ed il gioco era fatto. Nessuno si accorgeva che le azioni erano sempre le stesse ogni domenica. Oriana Fallaci fa così, ogni anno ci ripete il suo odio. Sempre lo stesso.
Stavolta è diverso. Sai perfettamente che puoi ignorarlo del tutto. (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
1°) lo Stato sta svendendo parte del suo patrimonio a prezzi stracciati (30% del valore di mercato). E’ un affare sicuro per le banche, che rivenderanno almeno al 70% in più. I pochi che hanno potuto partecipare alle aste, é probabile che siano i soliti furbi, o raccomandati.2°) sui condoni edilizi chi ci perderà sicuramente sono i comuni: dovranno fornire dei servizi necessari (acqua, fognature, viabilità ecc.) a tutto quanto é stato costruito abusivamente e fuori dalle norme (e dai piani regolatori). E’ stato calcolato che per ogni mille euro incassati dallo stato i comuni dovranno spenderne parecchi di più (almeno dieci)
da Massimo Bocchia, Roma
L’articolo di fondo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera di ieri, intitolato “L’Italia e l’Onu: un paradosso”, mi suscita alcuni dubbi preoccupanti. Non posso credere infatti che un giornalista così attento non conosca il profondo significato che ha avuto e continua ad avere l’art.11 della Costituzione italiana (in particolare per quanto riguarda le limitazioni della sovranità nazionale), né quello dello Statuto delle Nazioni Unite (anche solo ricordando le finalità comuni indicate nel suo “Preambolo”). Ora, dato che così non può essere, l’unico paradosso non può che essere quel suo intero articolo e quella sua conclusione (“s’invoca l’Onu in realtà solo per mascherare la propria incapacità davanti alle sfide della storia cercando di salvare insieme la propria buona coscienza”), che è ben altra cosa dal sostenere la necessità di una profonda trasformazione delle Nazioni Unite. (…)
da Mario Finzi
I manifesti di AN dichiarano: Abbiamo un solo interesse da difendere.. gli italiani. Hanno avvertito la Lega? E il premier troverà il tempo, con tutti i suoi interessi da curare?
da Claudio Trezzani (http://claudiotrezzani.splinder.it)
Lo dico senza ironia: si dibatte se attribuire o no ostracismo alle parole (Roma Ladrona, Padania Altrettanto). E allora mi permetto di segnalare un caso. Sta tutto tra la pagina cinquantacinque e la cinquantotto del corrente numero dell’inserto Sette di Corsera. A pagina cinquantacinque opera la censura (testicoli non menzionati, forse perchè l’evidenza del grassetto rende tutto più imbarazzante). A pagina cinquantotto, invece, l’eloquio scorre liberamente. Per menzionare gli attributi con il loro nome: palle. Non so se nel frattempo ve ne siete accorti, ma sto scrivendo dell’intervista di CSF.
Servizio gratuito “sputtanarne uno per educarne cento”: i due punti non fanno eccezione alla regola, quindi NO allo spazio prima e SI’ allo spazio dopo.
da Giuseppe Mariani
Egregio CSF (non rida, p.f., la conosco solo di nome e “carissimo” non mi è parso adatto). 1°) cartolarizzazione: chi ci assicura che non sia un altro affare tipo bond Argentina, Cirio, Parmalat? 2°) condoni: conosce il modo per venire a sapere quanto ha perso lo stato? Sui giornali ho letto solo quanto ha incassato. Ma quanto avrebbe dovuto incassare? (N.B: solo su quelli che hanno chiesto il condono, che pare sianopochissimi). Penso che il popolo italiano lo dovrebbe sapere, perchè qualcuno dice che non ci sono i soldi per le pensioni, la sanità, la giustizia. E dovrebbe essere aiutato a capire perchè invece ci sarebbero (UE a parte) per spalmare nel tempo i debiti fiscali del calcio (…) e per ridurre le aliquote a chi già straguadagna.