..da Vincenzo Rocchino, Genova
Se tanto acume, attenzione, ricerca della perfezione, venisse usato per criticare, denunciare, magari salvare in qualche modo, dallo scempio cui é sottoposta la nostra Costituzione, benché sia stata scritta correttamente, con la punteggiatura, gli spazi e le interlinee, tutti nei punti giusti, bè, credo che sarebbe assai più meritorio tanto impegno e interesse. Sicuramente più utile per i nostri figli. Sarò sputtanato/educato?
E’ la malattia del secolo, il benaltrismo. Perché parli di questo? C’è ben altro di cui parlare. Vuoi salvare un cane? Ma perché non salvi un bambino? Ti scandalizzi per quelli che buttano la cartaccia per strada? E allora quelli che rubano? C’è sempre qualcos’altro di cui parlare. La tecnica è quella che usa molto bene Natalino. E la lascerei usare a lui. Io dico solo che in attesa che qualcuno ci consegni un mondo migliore non possiamo sospendere le nostre attività. La situazione in Iraq è drammatica. Ma sbagliare la punteggiatura aiuta a risolverla? La nostra Costituzione subisce continui attacchi. Vogliamo risolvere il problema togliendo punti e virgole? Facciamo così, Vittorio, dividiamoci i compiti. Un mese io penso alle virgole e tu alla Costituzione. Il mese dopo alla Costituzione ci penso io. E tu fai quello che vuoi. (csf)
da Vittorio Grondona
(…) Trovo bello, per esempio, che dopo il punto, la virgola o il punto e virgola ci sia un attimo di pausa, graficamente configurata con un piccolo spazio. Quando proprio desiderio un pausa di riflessione più lunga, alla Celentano per capirci, ma più intelligente, allora apprezzo la presenza di un a capo dopo il punto. E’ solo una questione di estetica che però ha il grosso pregio di aiutare molto chi vuole imparare a leggere e capire il significato di quello che legge.
Da Pier Franco Schiavone, Milano
La punteggiatura è tanto necessaria quanto autoritaria. È una regola inserita in un sistema. Violarla significa destrutturare, permettere il libero defluire del pensiero. La punteggiatura ingabbia, costringe, limita. Punteggiare è comporre musica sinfonica, violarla è fare Rock. La punteggiatura è una Madonna Rinascimentale, violarla è Guernica. Punteggiare è costrizione alla pausa, non punteggiare è libertà di correre. Tuttavia la punteggiatura è necessaria quanto la polizia. Ma sarebbe bello un mondosenza esclamativi! A proposito, qualcuno ha detto che il punto esclamativo è un punto interrogativo sicuro di se.
da Claudio Urbani
Visto l’unica cosa funzionante di questo governo -a proposito, è vero che il progetto originale della legge della patente a punti è dell’on. Di Pietro?- introduciamo il blog a punti. Due punti per gli spazi, due per la mancate virgole, ecc.Venti ad ogni blogghista, esauriti i quali obbligo di lettura dei Promessi Sposi.
da Massimo Bocchia, Roma
Estetica? E cosa dire allora del termine “sputtanare”? Inoltre, io mi unirei volentieri ad una battaglia tipo: “correggerne uno per educarne uno”. Sì, lo so, ho obbiettivi modesti, io. 😉PS: se mi permetto di lanciare queste piccole provocazioni è, ovviamente, solo perché so che se ne comprende lo spirito essenzialmente costruttivo.
Ma sì, qua la mano, vecchio puttaniere! (csf)
da Cesare Bardaro, http://bardarossanews.splinder.it
Alla convention confindustriale SB, rispondendo a Maroni, ha detto: “Mai, in nessuna sede, abbiamo promesso la completa abolizione dell’ IRAP” .Ha ragione! Lui si è sempre impegnato, scodinzolando dietro Bush, per la completa abolizione dell’ IRAQ!
da Peter Freeman
Caro Csf, consentimi alcune considerazioni sulla tua “III Campagna nazionale contro la punteggiatura sbagliata” che molto mi ricorda le campagne condotte a suo tempo dal compagno Mao Ze Dong (contro lo spreco, contro le mosche, ecc…).1. Ho l’impressione che da quando la campagna e’ stata avviata la quantita’ di errori nelle mail pubblicate sia aumentato invece che diminuito. O forse e’ il rifiuto (sputtanarne uno per educarne cento) da parte tua di effettuare l’editing. Attendo delucidazioni.2. Mettere la punteggiatura (e gli spazi) al giusto posto non richiede sforzi colossali, e neppure appartenenza all’Accademia della crusca. E’ sufficiente leggere un po’, e con un po’ di attenzione, gli articoli, i saggi e i libri altrui. Personalmente sono dell’idea che leggere molto aiuti a scrivere meglio: si guarda, si impara, ci si corregge. Per me e’ stato cosi’. Se uno non ha ancora imparato a mettere uno spazio dopo un punto, o una virgola, o due punti, e’ perche’ o non legge o legge in maniera disattenta. Il che ne fa un cattivo lettore prima ancora che un pessimo scrittore. Insomma, chi legge male scrive male. Aggiungo che l’abuso della punteggiatura non aiuta. Luigi Pintor, che nella scrittura fu semplicemente insuperabile, non metteva mai una virgola in piu’ del dovuto. Chi ha voglia si compri “I luoghi del delitto” e ne legga le prime tre pagine: e’ un esempio di scuola di scrittura asciutta. La perfezione.
Delucidazione: è così. (csf)
da Michele Lo Chirco, Palermo
Carissimo CSF, in qualità di presidente della Libera Associazione Segni di Punteggiatura, La ringrazio, a nome di tutti gli iscritti e le iscritte, per la battaglia di civiltà e di cultura che combatte al nostro fianco.
Oggi su Condor Luca Sofri ha spiegato al pubblico di Radio 2 la nostra campagna “sputtanarne uno per educarne cento”. Speriamo che si unisca alla nostra lotta. Comunque grazie.PS. Io lo so che voi adesso leggete i miei pezzulli sperando che commetta degli errori. E’ il rischio che sapevo di correre. Comunque, scusa preventiva: il problema non è fare degli errori, è non considerarli errori. (csf)
da Aldo Vincent
Avete visto? Tre settimane dopo le bombe sulla ferrovia, i primi arresti e forse addirittura la decapitazione dell’organizzazione. Uguale e preciso alla nostra polizia, con le bombe alla stazione di Bologna…
da Giselda Papitto, Roma
Non ha un senso estetico, bensì funzionale. Mi stupisce Barbara, che, pur usando bene la punteggiatura, ne coglie solo il senso estetico. Potremmo adornare i nostri scritti con cornicette di fiorellini variopinti, anziché mettere la punteggiatura, ma non aiuteremmo la comprensibilità dei testi.
Io sono d’accordo con Barbara nel senso che la punteggiatura ha anche un valore estetico. O meglio: il fatto che ci sia una punteggiatura uguale per tutti rende una pagina scritta più riconoscibile, più elegante, più facile. Se uno mette tre puntini … e un’altro ne mette dieci, come capita ………. è il caos. Poi c’è anche chi ama il caos. Io no. (csf)