da Peter Freeman
Caro Csf, ieri a Nassirya, durante gli scontri con i rivoltosi, 15 nostri ragazzi sono rimasti feriti. Il bilancio e’ provvisorio. Sempre nel corso degli scontri, i nostri ragazzi, impegnati in missione di pace, hanno fatto secchi 15 iracheni tra cui una donna e un bambino. Lo riferisce una fonte ufficiale dell’Amministrazione provvisoria delle forze “alleate”. Il ministero della difesa italiano riferisce di scontri tra i nostri soldati e “gruppi di facinorosi”. Ha detto proprio cosi’, “facinorosi”, roba da “Processo di Biscardi”. Il giudice sportivo propone la squalifica per tre giornate del campo di Nassirya.
Da Paolo Antonuccio
CSF ha assolutamente ragione,la sua campagna per la punteggiatura e’ ASSOLUTAMENTE sacro-santa mi impeGnEro’ perche tutti i blogghisti rispettino il punto e la VIRGOLA …………………….
Fa minga l stupid (csf)
da Paco (http://ilmegliocinema.splinder.it)
Domenica sera Report ha chiarito come vengono usati i soldi dello Stato dal Ministro Urbani. Urbani prontamente ha querelato Report e la sua autrice (Milena Gabanelli) per le falsità diffuse con la puntata, ma le presunte falsità non le ha diffuse la Gabanelli, bensì Sgarbi e Carlucci, ex e attuali collaboratori del ministro. A voi la sentenza!
da Michele Lo Chirco
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, credo che ora possa rinunciarvi con tranquillità: la nostra è una missione di guerra a tutti gli effetti, se si combatte per liberare le infrastrutture dai ribelli, si spara, si ferisce, si uccide. Resta il legittimo dubbio se abbia ancora un senso permanere in quella regione, dove si aspettava la caduta del dittatore perchè nuovi capetti dotati di propri eserciti potessero mettersi in mostra e dove, chiaramente, non hanno nemmeno idea del confronto civile, democratico, dialettico. Alla faccia di chi vuole aiutarli.
da Massimo Sileoni, Corridonia MC
Tanti anni fa, agli inizi dell’era televisiva Berlusconiana, all’interno di un programma di successo di Italia 1, Drive In, venivano proposte delle gags del comico inglese Benny Hill. Il tormentone di questi spezzoncini era rappresentato dal protagonista Benny Hill, nella veste del dritto, che faceva “pat pat” sulla testa calva di un vecchietto alto un sughero e mezzo che, nel gioco delle parti, impersonava lo scemo. In questi giorni in televisione impazza il “pat pat” del Primo Ministro lussemburghese Jean Claude Junker sulla pelata del nostro Presidente del Consiglio. Il distruttivo gesto, secondo me, segna l’inizio della fine della parabola del Grande Timoniere, personaggio nato della televisione e da essa fagocitato.
Bastasse il pat pat! (csf)
da Alberto Arienti
Adesso si parla solo di punteggiatura, sul resto è calato il silenzio. Tempo fa si parlava del blogger inesistente, adesso non se ne parla più e nessuno ci ha svelato il mistero. Questo blog, nel suo piccolo, è come l’Italia.
da Mirko Bedetti
Io vi leggo da un annetto scarso, non sono a conoscenza delle informazioni distribuite finora sul blog di csf relativamente alla Signora Fallaci, ma ho avuto il privilegio di assistere “dal vivo” alla narrazione da parte dello stesso Sabelli di un esilarante episodio che lega il nostro e la sublime Oriana. Credo che tutti i lobbisti abbiano il diritto di sapere. Al Subsegretario l’ultima parola.
Io ho due vite. Nella prima scrivo. Nella seconda faccio il buffone nelle piazze di paese. L’episodio di Oriana Fallaci fa parte del repertorio comico. Dovete seguirmi se volete vedere il guitto. (csf)
da Pino Granata
So la verità su questa ossessione di Sabelli Fioretti per la punteggiatura. L’ha ereditata da Lamberto Sechi !
Pino, scrivere in italiano non è un’ossessione, è un dovere. (csf)
da Giorgio Trono
Voi vi disperate per la punteggiatura, io mi dispero per aver constatato che lo stesso modello di scarpe che ante euro costava 130.000 lire adesso costa 135 euro. Qualcuno sa spiegarmi perché sono aumentate di prezzo così tanto proprio le scarpe e non, chessò, i parrucchini?
da Claudio Trezzani (http://claudiotrezzani.splinder.it)
Il paragone picassiano sulla punteggiatura di Pier Francesco Schiavone è bellissimo. E l’osservazione sul carattere funzionale fatta da Giselda Papitto ben pertinente. Ma non trascurerei l’istanza estetica. Perchè le pause corrispondono ai silenzi, e la grafica ne può constellare l’insostituibilità. E Poi Qualche Licenza Di Scrittura Rompe La Monotonia Della Vita Quotidiana: Perchè Usare Grassetto, Virgolette O Sottolineature Quando Una Frase Può Essere Evidenziata Anche In Questo Modo Qui ?