da Giorgio Guiotto
Va bene, andiamocene dall’Iraq, lasciamo la popolazione in balia di bande selvagge e armate, lasciamo che si scannino tra di loro, i balcani qualcosa avranno insegnato, o no? Una delle ultime “partite” è stata Tutsi – Hutu, 800.000 morti. L’importante è che non ci vengano a mettere bombe, poi che si massacrino pure, con o senza l’avvallo dell’ONU e le bombe verranno a mettercele comunque.
da Vittorio Grondona
Ho tre cose da dire sfidando consapevolmente il cestino di CSF:(…) 3) – Irresistibile lo show del Cavaliere spendaccione. Sparare cifre come 50.000 miliardi di Euro (?) per viaggiare in treno più veloci della luce in un momento in cui non si trovano risorse per i più elementari servizi sociali, fa ridere anche i polli. La velocità dei treni non è tecnicamente un problema… Il problema è fermarli! Quanti treni, secondo voi, possono percorrere una linea alla pazzesca velocità di 300 Km/h? Quanto spazio libero bisogna garantire davanti a tali bolidi sferraglianti per mantenere quella velocità? La cosa è fattibile, ma solo dedicando loro l’intera linea, altrimenti gli altri treni meno veloci sarebbero sempre fermi o addirittura tolti in buona parte dalla circolazione. Conviene spendere tutti quei soldi in un contesto geografico come l’Italia per consentire a qualche fortunato e facoltoso turista di percorrere Napoli/Firenze in due ore? Non sarebbe meglio destinare quei soldi in cose più utili alla nostra società e limitarsi a rendere efficaci le linee ferroviarie rimaste ancora vergognosamente in stato fatiscente?
Tre? Facciamo una.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Signor Guasto, chi l’ha detto che Picasso è brutto? Destrutturare la forma è brutto? Qualcuno può dire che la scultura rinascimentale sia bella e le sculture di un artista contemporaneo siano brutte? A proposito di punteggiatura, il Finnegans Wake di Joyce e i Promessi Sposi, sono letteratura, che quando è ben fatta, non è bella o brutta ma è semplicemente felice espressione dell’intelligenza. Caro signor Guasto, lei può realizzare la sua opera prima, ma se non ha talento o genio sarà una cagata, come quella di chi scrive male pur rispettando la punteggiatura.
Roberto Rilletti ci invia la risposta dello IAP. Eccola:
Segnalazione affissioni “Grandi opere avviate per 93.000 miliardi di lire…..”Con riferimento alla Sua segnalazione, siamo spiacenti di informarLa che, stante la natura non pubblicitaria ma politica in senso ampio della comunicazione segnalata, il caso rappresenta una situazione per la quale non sussistono gli elementi che determinano la nostra legittimazione ad agire.
da Peter Freeman
Caro Csf, la Melotti Barbara mi ha fatto nero definendo la mia mail sulla punteggiatura “Molto maestrina dalla penna rossa”. Mi sa che ha ragione, ed io, leggendola, mi sono sentito un pirla o, per dirla alla Robecchi, “un pinguino nel deserto”. A questo punto che faccio? Mi dovrei autosospendere dal Blog, cosi’ imparo. Oppure no, tiro dritto e me ne fotto. Anche della punteggiatura.
da Paolo della Sala
Da sempre si sapeva che esiste una componente “iraniana” degli sciiti, impegnata a tutto fuorché alla pacificazione dell’Irak. Nonostante i lai degli estremi pacifinti, non si tratta di “rivolta di popolo”, né di “compagni della resistenza che hanno leggermente esagerato”, come scrisse Jena sul Manifesto dopo Falluja. Come tutte le ex dittature, compreso l’Afganistan, l’Irak è cosparso di clan organizzati in bande armate. Se l’Onu non interviene, occorre che intervenga la Nato o la U.E. con la lega araba, ma non si può dimenticare che prima della caduta di Saddam in Irak morivano ogni giorno 3/400 persone, né che l’Irak invase Iran e Kuwait, gasò Curdi, lanciò missili su Israele, pagò i terroristi che massacravano gli “ebrei”, si dotò di armi atomiche francesi. I fatti di questi giorni testimoniano che laggiù c’era una fogna, e non il paradiso evocato dai finti pacifisti.
«Dormo, mangio, lavoro, faccio sesso», «Ho delle tette bellissime», «Quando un uomo mi piace lo sbatto al muro», «Ho un ottimo rapporto con la masturbazione», «La mia prima canna me la sono fatta a tredici anni», «Mi ubriaco spesso», «Da ragazza rubavo», «Ho grande passione per le tette delle donne». Parla Jane Alexander, 31 anni, attrice. Il suo primo incontro con la visibilità fu quando fece Zengi, un programma demenziale di quiz notturni per La7. Oggi è approdata alle grandi masse di Elisa di Rivombrosa dopo essere passata per Prendimi l’anima di Roberto Faenza, dove faceva la moglie di Jung. La prima domanda sorge spontanea. Jane, c’è o ci fa? «Un po’ e un po’». Sul sito. (csf)
da Michele Lo Chirco
Non so voi, ma se quel tizio (pensate il suo stato d’animo se fosse realmente innocente) risultasse colpevole di aver seviziato a morte una bimbetta di neanche tre anni, non vedo altra condanna che la pena di morte. Una persona di questa fatta merita la damnatio memoriae degli antichi romani. Sarò il solito forcaiolo fascista giustizialista, sarà egli un poveretto vittima della società, ma non vedo altra strada che liberarcene per sempre. A NRS vorrei dire che avevo segnalato il caso Schulz, ma forse il mio intervento sforava.
da Pino Granata
Caro Claudio, dicci la verità se vuoi e puoi. Con tutto quello che sta succedendo non puoi pensare che si accetti di discutere solo sulla punteggiatura. Stai subendo pressioni politico-editoriali ? Ci siamo spinti troppo oltre e qualcuno ti, ci vuol far tacere?
La punteggiatura è una cosa seria. Ed è bipartisan, Lega esclusa.