da Paolo Antonuccio
Comunico al capitano CSF e a tutti i blogghisti che anche ieri sera non ho visto il comizio di Silvio I da Brunello suo e che non ho intenzione di vederne alcuno, almeno fino a quando non si sottoporrà ad un contraddittorio decente, Lo avevo già detto qualche tempo fa, quando si fece accompagnare dalla Moratti, lo ribadisco adesso che si è fatto accompagnare da Lunardi. Colgo l’occasione per ringraziare quel blogghista che fece altrettanto la volta passata. Lo so, sembra una fesseria ma è una questine di principio. Pensate se tutti facessero come me. Pura utopia?
da Gigi Forzese
“Dobbiamo restare in Iraq!”Sono d’accordo.
da Claudio Trezzani
Estrapolo dal Manifesto del venti marzo corrente anno. Scrive Stefano Benni. Enuclea un sacco di motivi d’insoddisfazione. Ne condivido non più di metà. Ma una cosa agita e m’agita : che fine ha fatto Saddam Hussein? Trasecolo al pensiero che ci siamo dimenticati ancora una volta del Giusto Processo. Lo spettro dell’oscurantismo? Nei fatti, se non nel pensiero. Possibile che nessuno più si ponga domande, al riguardo?
da Alessandro Ceratti
Sulla pena di morte per i colpevoli di orrendi crimini il problema è semplice. Non importa che cosa essi possano meritare, siamo noi che saggiamente eviteremo di infliggere a noi stessi una simile incombenza.
da Gianluca Freda
Da finto pacifista, ricordo a Paolo della Sala che l’Iraq non è cosparso di clan organizzati in bande armate. E’ strutturato in clan organizzati in bande, lo è sempre stato, e solo l’imprevidenza dei finti interventisti (quelli che la guerra la combattono da dietro una tastiera e col culo sulla poltrona) poteva credere che in un paese del genere si potessero esportare democrazia e modelli occidentali. Ora l’Iraq è un inferno, di democrazia neanche l’ombra, un sacco di iraqeni pagherebbe per riavere Saddam che garantiva almeno l’ordine pubblico, e il fuoco si sta avvicinando pericolosamente alle nostre poltrone. Che dice, della Sala, non sarebbe più che ora di togliere il disturbo?
Estratto dalle regolette del sito:
TITOLO (tutto in maiuscolo)da Nome Cognome, Città
Una riga di spazio (solo una riga di spazio, non due, non tre)Testo (massimo 500 battute, possibilmente in italiano. Con lo spazio dopo la virgola e il punto. Con la maiuscola dopo il punto. Senza parole tutte in maiuscolo. Mi vergogno a dirvi queste cose ma non avete idea di che cosa mi arriva. Non mettete neretti, corsivi, non mettete venti punti esclamativi di seguito o dieci puntini. Vorrei che questo rimanesse un sito di gente che almeno l’italiano lo conosce)
Coraggio, puoi farcela anche tu.
Tommaso Moro, quando vide un suo vecchio amico che lo aveva tradito e denunciato con l’onorificenza del procuratore del Galles che gli era stata attribuita in ricompensa gli disse: “Io non tradirei e non mentirei per tutte le ricchezze del mondo, ma tu! Per il Galles!”. Pannella ora è un po’ nella stessa situazione. Rischiare la vita per salvaguardare una prerogativa del Presidente della repubblica! Bah… E’ un po’ il problema dei radicali: come con i referendum finiranno per svilire anche questa nobilissima (e rischiosa) forma di protesta.
da Pino Granata
E’ la maniera migliore per far parlare di sé senza drammi e patemi d’animo ma strappando un sorriso e anche di più in questo momento così drammatico per lui e per….noi. Ma voi come pensate che ne esca il Berlusca da questo Pat Pat? Se lui avesse voluto questa sequenza non sarebbe apparsa sui teleschermi.
Da curatore di un blog a mia volta capisco questa attenzione per gli spazi, le virgole e in generale per una formattazione uniforme dei post. Infatti facendo dei semplici copy/paste/publish di cio’ che arriva via e-mail possono uscire fuori delle tragedie e ci vuole poi un lavoro pazzesco per ridurre quegli strani caratteri alla ragione. Tuttavia non sempre il mancato rispetto della punteggiatura e’ indice di sciatteria,a volte puo’ esserlo di distrazione,di fretta o anche di creativita’, in fondo siamo su internet e non all’ufficio del catasto e una certa licenziosita’ formale e’ tipica del mezzo. Detto cio’ decidi tu che fare di volta in volta.
da Flaviano Fillo
Lo avete notato anche voi? Sì, vero? E come si potrebbe, d’altro canto, riuscire ad ignorarlo? E’ lì, incombente, onnipresente, elefantiaco nelle proporzioni, esplicito nelle intenzioni. Un bel faccione liscio, lo sfondo di un azzurro che non c’è, e la scritta Grandi Opere per 93.000 miliardi di lire. Apprezzo la trasparenza, ma non trattengo un moto di stupore. Non immaginavo che fossero così costose, le operazioni di lifting.
da Michele Lo Chirco
Caro Sabelli Fioretti, mi permetta, con qualche giorno di anticipo causa ferie, di rivolgere a Lei e agli altri amici del blog un sincero augurio per una Pasqua serena, in compagnia dei propri cari. Nei tempi così bui in cui siamo condannati a vivere, è già tanto poter contare su chi ci sta vicino.
Anticipiamo. Auguri a tutti, lobbisti e visitatori.